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Freak Out!: electronic space invaders

Vincitori assoluti del settore emergente di UnPalcoPerTutti del MArteLive, siamo riusciti ad ospitarli tra le pagine elettroniche del nostro magazine. Loro sono i 4 componenti del progetto FreakOut!:Bacco (substrati urbani e voce&basso), Gor (sintesi proteica e voce&synth), Flinky Madness (distorsione mentale e chitarra) e Macca (impulsi biomeccanici e batteria). Sentiamo cosa ci hanno raccontato della loro lontana Galassia…


Buongiorno Freak Out! men, innanzitutto complimenti per la vittoria nella kermesse di MArteLive! Ve l’aspettavate di spopolare così?
Flinky & Macca: Ho sempre creduto nelle potenzialità del mio gruppo…ma non pensavo assolutamente che vincessimo un concorso nella Capitale. E’ stata davvero una grandissima soddisfazione!
Gor: Assolutamente no, tutti i nostri avversari erano temibilissimi… e noi siamo sempre un pochino pessimisti (forse anche per scaramanzia…)!
Bacco: MMMH ..in realtà quando una persona vince dice sempre “cavolo, non me l’aspettavo!” o roba così…In realtà un pensierino ce l’avevo fatto: sapevo che quantomeno tra i primi tre ci saremmo piazzati, quello che mi ha sorpreso è stata la risposta “umana” ovvero tutte le persone che ci hanno fermato per avere contatti o anche solo per farci i complimenti…

Una sintesi di Punk anni ’70, Elektro anni ’80 e Rock di tutte le stagioni: da quale galassia sperduta viene la vostra musica e da dove prende origine, influenze e contaminazioni comprese?
Flinky: Sicuramente il Krautrock e la New Wave. In particolar modo l’elektropop. Gruppi come i Duran Duran, D:E.V.O., Depeche Mode, Kraftwerk (ma anche tanti altri…) hanno influito in maniera preponderante sul nostro sound, in particolare null’uso dell’elettronica.
Amiamo profondamente anche quegli artisti italiani che hanno saputo reinterpretare quelle sonorità in chiave del tutto nostrana (e a volte un po’ trash…ma è questo il bello!). Sto parlando di Jo Squillo, Camerini, la Rettore, Ivan Cattaneo, Garbo, i Rockets e David Zed (chi se lo ricorda?!?)
Fondamentali per la nostra formazione anche gli 883, quelli con Mauro Repetto però!
(P.S.: Bacco e Macca sono due fan sfegatati dei Pooh, non si perdono un concerto quando vengono dalle nostre parti).
Gor: Ognuno di noi in passato ha avuto infatuazioni musicali che anche oggi ricompaiono nelle nostre sonorità e nella nostra immagine. La cattiveria e l’irriverenza del punk (quello vero), l’eccentricità della progressive anni 70 e le esagerazioni del Glam Rock anni ’80, per esempio.
Macca: La pianura padana è una galassia sperduta!
Bacco: Bè in parte hai già risposto…la nostra è un’unione di influenze di gruppo: dalla Dark Wave fino al Trash italiano, siamo molto attenti anche alla tradizione italiana, ma ammetto che questa ondata di INDIE britannico ci ha molto aiutati a “confezionare” il nostro sound. Se mi chiedi come definiremmo il nostro genere, potrei citarti un anonimo che ha scritto di noi:”ROCK’ N ROLL E TASTIERINE”…mi piace molto…

Grandi capacità di fare spettacolo, riempiendo la scena di pose irriverenti, comiche, spregiudicate e sensazionali: è una scelta fatta a tavolino con una tribù di marziani, un innato senso del gusto estetico o la voglia di fracassare tutte le convenzioni del mondo musicalpop?
Flinky: Apprezzo molto il “comique”, perché anche se crediamo molto in quello che facciamo, cerchiamo di non prenderci mai troppo sul serio e viviamo tutto in una maniera molto naturale.
Gor: E’ Bacco, semplicemente. Lui è così come lo vedete sul palco. Se nella vita reale si contiene è solo una questione di regole comportamentali imposte dalla società.
Macca: Un po’ tutte queste cose, in particolare l’ultima.
Bacco: E’ quello che siamo veramente. La teatralità ti fa trascendere in qualcosa che hai dentro, ma che nella vita quotidiana non puoi essere. Non ci siamo mai imposti nulla di quello che facciamo sul palco, è così e basta, chi ci ha visto può confermare quanto siamo naturali nel farlo…oppure no??!

Un plauso per la scelta del look: misticanza di stagioni modaiole di tutti i tempi dagli anni ’80 in poi…quanto conta il look e l’immagine quando si vuole sfondare, secondo voi?
Flinky: Conta molto, per lo meno nella musica Pop, ma deve essere anche un qualcosa che va a sostegno della musica e non un modo per colmare una carenza di contenuti. Bisogna curare un lavoro cercando di dargli una coerenza in ogni sua parte. E’ sempre stato così, dagli anni 50’ a questa parte! (Ho preso 30 nell’esame di marketing!)
Gor: Beh moltissimo. Secondo me è più che giusto offrire al pubblico uno spettacolo sia sonoro che visivo, trovare l’alchimia giusta tra questi due elementi è fondamentale. Il resto è tutta fortuna.
Macca: Vorrei dire che conta il 50 %, ma in realtà conta molto di più. Non mi lamento però…va tutto a nostro favore!
Bacco: Il look conta quanto la musica, lo stile è come confezioni la tua opera, è il puntino sulle “i” : ti da credibilità oppure No. Non salirei mai sul palco vestito come quando sono in officina…

 Due parole sui testi delle vostre canzoni: da dove prendono spunto? Porzioni di vita o illuminazione fotonica?
Flinky: Spesso nascono dei discorsi su situazioni improbabili, ci ridiamo sopra, poi alla fine qualcuno dice “facciamoci una canzone!” e così iniziamo a lavorarci, però non ci sforziamo mai di scrivere nulla se manca l’ispirazione.
Gor: Per i testi gioca un ruolo fondamentale la parte folle radicata in ognuno di noi. Ma spesso plagiamo i testi di band aliene che voi umani non avete mai sentito…
Macca: Il vortice VIDEOGAMES ha intrappolato la nostra generazione, e i nostri testi (e le musiche) ne risentono continuamente. Il resto è un misto tra trash, decadenza, horror, robot, mostri. Insomma, tutto quello di cui solitamente non si parla nella musica moderna perché considerato “indegno”, cioè…FREAK!
Bacco: MMMH, bella domanda! Porzioni di vita, decisamente. Proprio quelle di cui non parla mai nessuno. Volevamo essere accattivanti ed uscire dal coro, divertire nel bizzarro ma senza cadere nel demenziale, non nascondo che c’è anche una punta di malinconia.

Chi ci (ri)mette la faccia? Il front man del gruppo, Emanuele “Bacco”, o tutti quanti voi?
Flinky: Un po’ tutti. Ma col tempo non ti accorgi nemmeno più che stai salendo sul palco truccato e vestito in una maniera anomala, anzi, provi un certo senso di piacere e di sfida. Bacco poi lo fa in una maniera talmente naturale (lui è così per davvero!), mentre io prima dei concerti finisco per esasperare le bariste dei locali, anche quella dell’Alpheus (le devo 4 euro!)…
Gor: Tutti, ma il magnetismo del viso di Bacco attira la maggior parte degli sguardi…e anche degli schiaffi però!
Macca: La faccia ce la rimettiamo tutti, siamo tutti e quattro uomini truccati!
Bacco: Su e giù dal palco (senza citare il Liga…) chi ci rimette la faccia siamo noi quattro indistintamente. Se qualcuno di noi fa un “passo falso” è il gruppo intero a rimetterci, e non il singolo individuo, poco c’entra se io sono quello che prende contatto col pubblico.

Parliamo di cose serie: vi è arrivata già qualche proposta interessante o siete in attesa che la Terra cada ai vostri piedi di “conquistadores” galattici?
Flinky: Abbiamo ricevuto varie proposte, ma non è facile capire se una persona ha davvero delle buone intenzioni o se sono solo parole. Spesso lo scopriamo solo a fine lavoro, e se riteniamo che non sia stata abbastanza “brava” con noi, la smaterializziamo con i nostri potenti raggi laser. Diciamo che speriamo in MArteLive, mal che vada l’anno prossimo sarete tutti un mucchio di cenere!
Gor: Per ora molte parole, ma pochi fatti. Attendiamo, poi quando saremo stanchi faremo esplodere il pianeta!
Macca: Non si sono fatte attendere le proposte e ne stiamo considerando alcune. Non escludo però anche la seconda possibilità…
Bacco: Mai vista una proposta che si possa definire seria….ti sembriamo persone serie noi?!?

Raccontateci qualcosa di simpatico che vi è accaduto durante la trasferta sul pianeta MArteLive…
Flinky: Quale preferisci? La mia caduta imbarazzante sul palco durante la finale, la bottiglia di birra esplosa nel camerino o la borsa con i cavi pedalini che ho lasciato all’Alpheus???
Gor: Simpatico? Il colloquio con un buttafuori: sosteneva che le donne modenesi sono facili. Non è vero.
Bacco: Ben due episodi: nei bagni la prima sera c’era un tipo che si dava parecchio da fare con una donzella, e la sera della finale penso che la caduta di Flinky sia stata davvero rocambolesca (lui si scorda sempre che su questo pianeta la gravità è diversa…).

Tra Alberto Camerini e i Bee Hive?
Flinky: Camerini! Pieno rispetto anche per i Bee Hive, che sono stati i primi New Romantics italiani, però nelle canzoni mancavano i synth: Satomi non faceva bene il suo lavoro!
Gor: Bee Hive, ma solo perchè rappresentano di più la mia infanzia.
Macca: Camerini.
Bacco: Molto combattuto…ALBERTO CAMERINI!!!

E tra la Playstation, il Nintendo e il Commodore 64?
Flinky: Senza dubbio il Commodore 64, lo possedeva il mio vicino di casa e nutrivo una invidia pazzesca (allora possedere una consolle non era roba per tutti). Ricordo bene anche le lunghe partite col SEGA MEGA DRIVE, con quella voce robotica quando l’accendevi che diceva: “SIIIIIIIIIIIGAAAAAAAAAAA…!!!”.
Gor: Io sono per qualunque cosa sia fatta di pixel.
Macca: Commodore 64.
Bacco: Li posseggio tutti, ma il Commodore in proporzione ai tempi era il più all’avanguardia, lo custodisco gelosamente!

Bacchetta intergalattica alla mano: potete realizzare un sogno, quale?
Flinky: Suonare nella galassia X-34!
Gor: L’eterna giovinezza!
Macca: Spazzare via i Negramaro…
Bacco: Far sparire tutta la carta igienica del mondo in un sol colpo… sai che ridere?!

Un saluto ed un ringraziamento (ohhhhhh quando esce il vostro primo Cd ne voglio una copia autografata omaggio!!! N.d.r.) per la vostra disponibilità. Ancora tanti in bocca al lupo per la vostra carriera che speriamo lunga, ricca di dischi, di pubblico e di Live. Ma…potete lasciare una traccia spaziale per i nostri lettori?
Flinky: Personalmente vorrei ringraziare Sonia, responsabile MArteLive Bologna, che ci ha sostenuti, accompagnati, ma soprattutto sopportati in questo lungo viaggio (a stare con noi si rischia l’esaurimento nervoso dopo pochi minuti e lei lo sa bene!). Poi anche un grande ringraziamento allo staff di MArteLive che ha organizzato questo stupendo evento, emozionante e diverso da tutte le nostre esperienze precedenti: è fantastico poter interagire con così tanti artisti in un’unica serata, condividendo il camerino con ballerini, mimi, teatranti e musicisti!
Gor: Attenti: un giorno quando saremo padroni incontrastati dell’Universo sarete tutti obbligati a vestirvi come noi! Tremate…
Macca: Ringraziamo tutti quanti hanno partecipato all’evento MArteLive (compresa la Multipla di Bacco che non si ferma mai).
Bacco: Omaggio?!? No la paghi, sono tempi duri questi, discograficamente parlando, e una copia fa la differenza (ride n.d.r.).Un saluto a tutti i lettori: benvenuti nella nostra Galassia!

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