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Street Art: Scala Mercalli

[ARTI VISIVE]

Arriva la più grande mostra mai realizzata in Italia sul fenomenodella Street Art: Scala Mercalli. Un viaggio nella creatività italiana tra mondo underground e cultura overground.
Il terremoto creativo scuoterà per due mesi l’Auditorium di Roma con un progetto unico nel suo genere. Oltre cinquanta artisti, centinaia di opere, decine di quadri dai formati giganti, sculture di notevole impatto scenografico, tanti progetti realizzati per l’occasione.


Fino al 29 giugno sarà attivo il Progetto Underground nel Garage Auditorium. Qui gli artisti hanno lavorato appositamente per lo spazio, creando la più incredibile tra le recenti installazioni museali italiane. Dal 17 giugno al 31 luglio sarà invece di scena il Progetto Overground in tre zone del Parco della Musica: Foyer, AuditoriumArte e Giardini.

Scala Mercalli ha le sue radici nella mostra “Street Art Sweet Art”, curata lo scorso anno da Alessandro Riva al PAC di Milano. Da quell’esperienza ha preso il via un progetto più ampio e articolato, un viaggio creativo per indagare le relazioni tra cultura urbana ed espressività artistica avanzata. Uno speciale ed avvincente resoconto sui migliori autori italiani che sono emersi dagli anni Novanta ad oggi. Per realizzare il progetto gli artisti sono partiti da una domanda: cosa è accaduto dopo le esperienze del graffitismo? Quali fatti hanno evoluto il writing metropolitano in una vicenda dalle molteplici articolazioni figurative? La mostra intende ragionare sui vari linguaggi che stanno diversificando l’incursione urbana negli spazi che una città contemporanea mette a (volontaria e involontaria) disposizione.

Una mostra che guarda alle grandi installazioni ma che parla anche di disegno, pittura, fotografia, scultura… Interventi dove al gigantismo si affianca la cultura metodica del quadro pittorico, del disegno maniacale, delle raffinatezze concettuali con un’estetica sintetica e comunicativa. Oltre cinquanta artisti per evidenziare cosa è accaduto dopo la vecchia scuola del graffitismo. Come dice Gianluca Marziani, curatore della mostra: “il progetto punta a fornire una scossa progressiva dal cuore creativo. L’obiettivo è ribadire il valore storico di un movimento spontaneo, creando una comunità ideale in cui le differenze avvicinano e danno omogeneità generazionale”. La street culture non produce soltanto immagini ma anche suoni, stili e generi musicali che si evolvono nel tempo. Scala Mercalli racconta l’insieme delle esperienze artistiche che si sono succedute al writing ed al graffitismo metropolitano. Parallelamente, in ambito musicale, essa si ambienta in territori sonori derivati dalla primigenia scintilla dell’hip hop. Da questi spunti nasce l’idea di dare vita a Scala Mercalli Sound (SMS), una sonorizzazione ad hoc dell’ambiente espositivo, e commissionare la realizzazione di un tracciato musicale che rappresenti la colonna sonora ideale per i lavori degli artisti di SM.

Eva Kent, il terremoto creativo della Street Art ItalianaStreet Art, martelive, martemagazine, Rubriche, SCALA MERCALLI

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