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I primi soli e le prime sole

[LE PROUDERIE]

Era tutto così perfetto. Magico. Il telo da mare disteso sulla sabbia. Rivolto verso il sole ma al contempo perfettamente parallelo rispetto alla battigia. Intonso. Lindo. Morbido. Accanto a me c’era lei. Profumava di crema solare, ma era un odore delicato di vaniglia.Da par mio, avevo già provveduto ad applicare opportuna protezione fin da casa, proprio per valorizzare l’efficacia del prodotto. Ho soffiato nel mio cuscinetto gonfiabile fino a raggiungere la consistenza di mio gradimento.

Si tratta di un prodotto professionale, tengo ad evidenziarlo. Per me, infatti, il comfort è tutto. Ho preso la radio tascabile acquistata al Summer Jamboree Festival 2007 di Senigallia. Un piccolo elettrodomestico dalle caratteristiche interessanti, devo confessare. In particolare, pur trattandosi di strumento analogico e non digitale, è stato perfezionato un rudimentale ma efficace sistema di ricerca automatica delle stazioni radiofoniche. Ad ogni buon conto, per garantire una migliore ricezione, ho allungato l’antenna alla massima estensione.

L’ho posata accanto al cuscino gonfiabile, sul quale ho delicatamente appoggiato la nuca, mentre mi sistemavo prono sul telo. Tutto era perfetto. Magico. Lei sfogliava Vanity Fair, io riflettevo, non senza un sorriso compiaciuto appena accennato, sui miei successi. In Italia e all’Estero. Frattanto, erano giunte le 14.59. Un minuto al momento fatale. Ho allungato la mano verso la radio, mi sono sintonizzato sul primo canale. Ho inspirato profondamente. Inter-Siena poteva avere inizio.

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Eva Kent, I primi soli e le prime soleMArteLive, martemagazine, Rubriche

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