Futurismo o futuro?
[ARTI VISIVE]
Si lo so! Più di qualcuno mi troverà certamente inopportuna perchè dovrei trattare questa tematica in chiave artistico- culturale e invece…mi ritrovo ad uscir fuori dagli schemi. Ma in questo momento c’è qualcosa, forse la stessa associazione di parole, che mi spinge a pensare, a riflettere ad una tematica più profonda: il futuro.
Queste due parole in realtà non si distanziano molto.
Hanno la stessa radice, lo stesso senso, guardano entrambe lontano; solo che il futurismo è una corrente artistico- letteraria orientata al dinamismo,si integra con la velocità, la tecnologia, il distacco dal passato; il futuro non è una corrente, non è un flusso, non è un percorso definito. E’ solo una proiezione nel tempo, un’astrazione, un orizzonte irraggiungibile, perchè non ha una linea di traguardo, perchè ci sarà sempre un futuro dal momento in cui cominciamo a pensarci, dal momento in cui si parte col rombo del motore al massimo.
Ovviamente non è una gara, avremmo perso in partenza! Ma questo futuro per me, è certamente una Ferrari Testarossa fiammante, che ha una ripresa micidiale e in dieci secondi raggiunge i 300km/h.
Bella vero?! Ma poi si fanno i conti con il fatidico pit-stop!
Comunque, questa Testarossa che si infuoca all’alta velocità, è solo uno dei traguardi della tecnologia!
E il dilemma o quesito nasce proprio da qui.
Il futuro ti fa guardare avanti. Si sono raggiunti moltissimi risultati e tanti se ne raggiungeranno, ma siamo certi che anche il più” futurista dei futuristi” possa prescindere completamente dal passato? E la Ferrari?
Proviamo a guardarci intorno e capiremo che tutto ciò che ci circonda è frutto di una lunga storia.
Di sbagli, di prove, di correzioni, di repressioni, di tumulti. E poi, proviamo a guardare noi stessi, a pensare alla nostra storia, alle nostre storie, e noteremo la stessa ed identica cosa.
O siete tutti così distaccatamente svincolati dal vostro passato?
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