[PER QUEL CHE VALE]
Il più incredibile, straordinario seduttore in formato canzone è senza dubbio Paolo Conte. Colui che, tra l’altro, ha dato il titolo alla mia rubrica.
Le sue canzoni profumano di sensualità. Sensualità mascolina, intendiamoci, buia e feroce, elegante e impetuosa. E in un certo senso anche la sua figura misteriosa e silente, sorniona, è pura sensualità.
Voglio dire, c’è chi ha bisogno di dimenare il sederino, tipo Justin Timberlake, e a chi basta dire “zazzarazzaz”, beato lui!
C’è una canzone in particolare, Gelato al limon, in cui il Paolino nazionale si trasforma in un vero maestro di seduzione, pensate solo a questa offerta di merce d’amore:
“ti offro una doccia ai bagni diurni
che sono degli abissi di tiepidità,
dove, come oceani notturni,
rimbombano le voci della tua città
e ti offro la luna del pomeriggio
per il sogno arabo che ami tu
e una stretta forte della mia mano
per te, donna, che non mi scappi più
e un gelato al limon”.
Per non parlare di Via con me, che fin dagli inizi-strofa “Via, via, vieni via con me”, esprime benissimo il nostro tema della settimana. Famosa è la frase esortativa:
“entra in questo amore buio,
non perderti per niente al mondo,
via, via,
non perderti per niente al mondo
lo spettacolo d’arte varia di uno innamorato di te”.
Nella terza strofa si rincara la dose, sempre più sensualità, cifra esposta spesso da Conte attraverso parole acquatiche. Ecco:
“entra in questo amore buio, pieno di uomini,
via, via, entra e fatti un bagno caldo,
c’è un accappatoio azzurro,
fuori piove un mondo freddo…”
Che meraviglia.
Tutto ciò è wonderful!