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Ex Mattatoio. La nuova ”Città delle Arti”

[ATTUALITA’]

Luogo di ritrovo di giovani, dove l’arte trova la sua massima espressione, considerato una sorta di Meeting point, punto di riunione per la cittadinanza romana, l’ex Mattatoio situato a Testaccio zona molto suggestiva di Roma, è il quartiere del divertimento dove si radunano tutti i locali notturni alla moda della capitale ed è il Regno assoluto dei giovani romani. Per diversi anni l’ex Mattatoio è stato considerato fra i più importanti edifici industriali per la modernità e la semplicità della sua architettura.

 

Oggi rappresenta una vivace area di fermento artistico, dove trovano espressione le avanguardie dell’arte.
Possiamo definirlo allora, una grande Officina dell’Arte.
L’ex Mattatoio è un meraviglioso esempio di archeologia industriale e per l’epoca in cui è stato costruito (tra il 1888 e il 1891 da Gioacchino Esorch) era una struttura estremamente all’avanguardia. L’ex “Pelanda”, il luogo dove venivano uccisi e lavorati i maiali, con la sua alta ciminiera, è diventato, grazie ad un progetto di riqualificazione promosso dalla Giunta capitolina, uno spazio multimediale, con teatri di prosa, sale prove per gruppi teatrali, studi fotografici e stage per gruppi artistici.

Le mura di cinta dell’edificio oggi racchiudono diverse realtà sociali, culturali e istituzionali.
Antistante al Monte dei Cocci, all’uscita che affaccia sul Lungotevere Testaccio, troviamo: il campo nomadi, una comunità Kurda, uno spazio espositivo dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, le stalle dei cavalli dei vetturini romani e il centro sociale autogestito “Villaggio Globale”. A sinistra dell’ingresso principale (su via Galvani), c’è invece il centro anziani, la scuola di ballo, la galleria di arte contemporanea MACRO, la Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre.
Quello che rende tra i giovani così famoso e frequentato il posto è il cosiddetto “Spazio Boario”, un grande tendone che può contenere qualche migliaio di persone, dove dentro è sistemato il palco per i concerti.

E’ possibile ascoltare musica di vario genere, dall’underground italiana, a gruppi stranieri affermati sulla scena internazionale. Dopo la fine di ogni concerto tutto il tendone si trasforma in una mega dance hall dove si può ballare fino al mattino senza il problema di infastidire i vicini, date le dimensione e la posizione dell’edificio sotto la collina di Testaccio.
In sintonia con la dinamicità che caratterizza il quartiere e la forte presenza dei giovani nelle ore serali, l’ex Mattatoio è ormai considerato centro di innovazione e di notevole importanza culturale, proprio per questo è stato scelto come luogo ideale della sperimentazione culturale ospitando così la seconda sede di MACRO Future, esempio splendido di riqualificazione di uno spazio pubblico.

MACRO Future, (Museo di Arte Contemporanea di Roma) prevede due sedi,una aperta a via Reggio Emilia (ex Birreria Peroni) e propone un programma più museale, mentre l’altra in due padiglioni nell’ex Mattatoio ed è lo spazio delle grandi collettive internazionali, della sperimentazione dell’arte giovane e dell’interelazione fra linguaggi e creatività.
Per Roma l’apertura di un Museo di arte contemporanea rappresenta l’aprirsi alla contemporaneità e soprattutto rafforzare il suo ruolo culturale nel mondo, traendo dalla propria storia e dal proprio patrimonio artistico gli elementi necessari per non fermarsi al passato ma proiettarsi nel futuro.

In questo modo l’ex Mattatoio diventa un luogo di incontro, un punto di riferimento e di dialogo per l’arte contemporanea, con la creazione di una vera e propria officina-laboratorio, per le ultime generazioni di artisti.

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