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Tag: Recensioni

Una notte al museo 2 – la fuga, regia di S. Levy

museo1CINEMA- Squadra vincente non si cambia! È così che Ben Stiller, dopo appena due anni, riveste i panni del bislacco custode del Museo di Storia Naturale nel sequel Una notte al museo 2 – la fuga.  Cambia il museo, questa volta a Washington, ma restano la magica tavola egizia, i personaggi storici che si rianimano al calar del sole e Larry, il protagonista, non è più uno spiantato, ma un ricco e affermato imprenditore.

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Star Trek, regia di J.J. Abrams

img1_star_trekCINEMA- “Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima“, era Leonard Nimoy, alias il vulcaniano Spock, ad iniziare il solito prologo che accompagnava tutte le puntate della serie più famosa degli anni ’60.

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Die Welle, regia di Dennis Gansel

CINEMA- Presentato con successo al Sundance 2008 e al Festival del Cinema di Torino, ha sbancato i botteghini tedeschi ed è pronto a farsi strada tra quelli italiani dal 27 Febbraio. La ragione cardine dell’esito positivo sta nel fatto che il film trae spunto da una vicenda realmente vissuta e dal conseguente impatto emotivo sul pubblico. Torniamo quindi al 1967 presso un liceo californiano: alcuni studenti non riuscivano a concepire come fascismo e nazismo avessero potuto prendere piede in Europa ed il professore Ron Jones decise di far capire loro, tramite la pratica, quanto l’uomo fosse portato alla sopraffazione.

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Tilde Capomazza- Marisa Ombra, 8 marzo: una storia lunga un secolo

DVD+ LIBRO- Dall’inizio del secolo scorso la ricorrenza dell’8 marzo ha assunto un interessante e simbolico valore soprattutto sociale ma anche storiografico: la conquista di alcune libertà e la lotta per ottenerne altre, che sono di fondamentale importanza per la crescita di un Paese democratico, sono state il leit motiv che ha spinto le donne ad unirsi e festeggiarsi, anche quando, come negli ultimi anni una data storica come questa è stata banalizzata dai media, dalle donne stesse e dalle commercializzazioni a tappeto di fiori e cioccolatini.
Il Dvd ed il volume di Tilde Capomazza, programmista- regista RAI che ha realizzato come free- lance una serie di documentari per l’AIDOS ed altre associazioni femminili nazionali, e Marisa Ombra, partigiana che ha fatto parte dell’UDI (Unione Donne Italiane), 8 marzo: una storia lunga un secolo delle Edizioni Iacobelli è un utile strumento per rinfrescarci la memoria.

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Erica Mou _ Bacio ancora le ferite

CD MUSICA- Ho avuto una certa titubanza nello scartare la confezione del disco, purtroppo il mio approccio alla musica pecca spesso di un pregiudiziale fastidio nei confronti di certe copertine eccessivamente autoreferenziali. Ecco, in questo caso l’immagine della ragazza munita di chitarra e il piedino-con-calzetta-bianca in primo piano non mi hanno fatto subito un piacevole effetto. “Il solito zuccheroso disco tutto ammmore e cuore e non a caso si fa chiamare Mou”, mi son detta. Sbagliando. La ragazza ha talento, non c’è che dire.

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Patrizia AZ, Il bosco della bella addormentata, ARPAnet

LIBRI- Una bella addormentata alla vita quella di cui ci racconta Patrizia AZ, nella sua opera prima, un romanzo autobiografico dal titolo emblematico. Ne Il bosco della Bella Addormentata, il lettore si ritrova a camminare come sospeso nel tempo, attraversando un ventennio di storia (dagli anni ’70 agli anni ’90 del secolo appena trascorso), in un viaggio che è catarsi personale, scoperta di sé e delle proprie paure, dei buchi neri esistenziali che limitano la coscienza, ma che amplificano il dolore, tutto al femminile.

L’opera di Patrizia AZ mette a nudo il dolore e le vicissitudini di una donna che nasce donna sin da quando è bambina o che è bambina fino a quando deve diventare sorella grande, madre, infermiera e padre persino. L’amore incondizionato rivolto e passato alla nonna, donna ferma anche troppo, ma non fredda, il dolore ancora una volta che lede il tessuto d’un rapporto di sangue con un fratello che per tanto tempo è quasi un peso. L’autrice, che è anche l’io narrante del volume, è costretta a ricordarsi dei suoi genitori grazie a residui di memorie e a pizzichi di fotografie fratturate. La sua esperienza cresce nei viaggi, brevi, all’estero, negli amori sbagliati, che consumano, distruggono, accecano e ancorano a quell’universo di drogati, dannati della Terra, che sono riserve spaziose di donne e uomini che fin dalla tenera età vengono a contatto o scelgono non casualmente d’incontrare i sentieri della droga, arrivando a perforarsi tutte le vene che hanno in corpo.

Leggere questo libro è come essere davanti a tutte quelle vite che fanno la fila presso i SerT e che a volte sono state rinchiuse nelle tristi celle dei collegi per l’infanzia, passando per l’esperienza reiterata dell’abbandono. La storia di Patrizia, in fondo, è esemplare: è il racconto di un’esperienza di morte e rinascita lunga trent’anni, vissuta tra spaccio, droga, AIDS, precarietà lavorativa, ma soprattutto sentimentale, e l’Amore, sarà proprio il filo conduttore di tutta la narrazione, un immenso desiderio di amore e accettazione, quasi sempre tradito e disatteso.
Forte di una scrittura semplice, vera, meticolosa, ma sempre emozionante, Patrizia AZ ci mette di fronte alla sua redenzione, che però scivola sottile tra le pagine del libro, sfiorando morti attese e lente agonie, con una leggera punta ironica che ci accompagna inesorabilmente fino alla fine. Ironia verso se stessa e la propria sorte: ironia della sorte quindi.

Patrizia AZ ci dimostra che vivere è difficile, ma al contempo possibile, nonostante tutto e tutti, e la sensazione di non poter fare a meno di sapere che cosa succederà alla fine della storia di tutti quei meta- personaggi, zeppi di passione marcia, è il prezzo che pagheranno tutti i lettori, in attesa che arrivi il tanto sospirato principe che ci sveglierà dall’incubo.
Da leggere…perché imparare ad essere consapevoli di sé e degli altri è un dovere mai abbastanza preso sul serio.

Patrizia AZ, Il bosco della bella addormentata, ARPAnet, pag 231, € 10.00

Paolo Jachia e Francesco Paracchini, Nonostante Sanremo, Coniglio Editore

LIBRI- Anche quest’anno Sanremo è finito. Tra le provocazioni, le novità (sempre troppo poche), ma soprattutto tra la musica, gli ospiti e loro, i cantanti.
Ottima idea quella della Coniglio di far uscire questo splendido libro di saggistica sulla musica (P. Jachia e F. Paracchini, Nonostante Sanremo) proprio nel periodo dell’anno dedicato alla rassegna musicale sanremese, in fondo il legame c’è, si vede e ci lascia un aiuto in più per capire, apprezzare o anche solo ricordare il Festival della musica italiana più atteso di tutto l’anno.

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Il curioso caso di Benjamin Button, regia di David Fincher

CINEMA- “Ho fatto sì che l’orologio andasse indietro. Forse così i nostri figli caduti in guerra potranno rialzarsi e camminare, a coltivare, a lavorare, a fare bambini, a vivere a lungo pienamente. Forse anche mio figlio potrebbe tornare. Se ho offeso qualcuno chiedo scusa, spero vi piaccia il mio orologio”, Mr. Gateau (il signor Torta) era completamente cieco e nel 1918 creò per la stazione ferroviaria di New Orleans un fantastico orologio.

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Overlook Hotel _ Il sustain sinusoidale non e’ passato

CD MUSICA- Un incipit di forte impatto quello del nuovo lavoro degli Overlook Hotel, band di kubrickiana ispirazione che unisce il forte sapore musicale nostrano a una dichiarata vicinanza ai modelli anglosassoni.
Pianoforte in primo piano che sfuma lentamente per poi accendersi su ritmi ossessivi e di nuovo svanire nel buio. Il movimento è sinusoidale, in effetti: le sonorità si aprono e si chiudono, si alzano e si abbassano senza una vera e propria concatenazione interna, quando tutto sembra svanire ecco che i tasti e le corde vibrano ancora, scuotendo l’aria e l’orecchio.

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Antonio Tabucchi, Sogni di sogni, letto da Marco Baliani

AUDIOLIBRI- Sospesi tra sogno e realtà, grazie all’estro interpretativo della voce narrante, i racconti di Tabucchi diventano in questo audiolibro edito dalla FullColorSound (www.fullcolorsound.it), atmosfere surreali di suggestioni immaginifiche che, come tali, vengono raccontate con passione.
Pregevole connubio di ingegno e passione, queste avventure oniriche sono una sorta di omaggio a venti personaggi dell’arte, del teatro e della letteratura, alla loro vita e alla storia che ha dato loro i natali: Dedalo, Cecco Angiolieri, Rabelais, Caravaggio, Goya, Carlo Collodi, Cechov, Henry de Toulouse – Lautrec, Majakovskij, Federico Garcia Lorca, Sigmund Freud sono i personaggi che sentiamo parlare per voce di Marco Baliani, che con rigore teatrale e partecipazione quasi magica ci racconta i loro sogni.

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