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Il MACRO, la tana del futurismo

[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

shibaAchille Bonito Oliva spiega cosa è rimasto, dopo un secolo, del Futurismo: un movimento che sconvolse il concetto di estetica, in Italia, ma non solo. Il Futurismo Manifesto 100 x 100 è spiegato esteticamente e scenograficamente da uno dei più importanti curatori italiani che sceglie la sede più ad hoc nella capitale per trattare quella che fu l’idea di futuro, il MACRO Future. Fino al 27 maggio 2009 il MACRO ci racconterà il futuro come lo volevano all’inizio del secolo scorso.

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La cura

[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraSe solo avesse avuto davvero il becco come un piccione, sarebbe stato semplice accogliere a cuor leggero le dichiarazioni rilasciate da Povia prima, durante e dopo il Festival e soprattutto la canzone cattiva presentata in concorso, e giudicare tutto ciò per quello che è: guano.
Trattandosi invece di un bipede, abbiamo dovuto concedergli libertà d’espressione e un palco sul quale manifestarla.

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Nel signorile palazzo di Rue de Grenelle…

[L’ILLETTERATA]

evakentMuriel Barbery, in Italia, è stata resa famosa dal tam tam dei lettori che hanno osannato il suo romanzo: L’Eleganza del riccio, edito dalla E/O, vincitore di diversi premi, tra i quali il Premio Georges Brassens 2006, il Premio Rotary International e il Prix des Libraires assegnato dalle librerie francesi. L’Elegance du Hèrisson è stato una delle sorprese editoriali del 2006 in Francia: ha infatti avuto ben 50 ristampe ed ha venduto oltre 600.000 copie, occupando il primo posto nella classifica delle vendite per trenta settimane.

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Quattro salti a Knockemstiff la domenica

[IL_7 SU…]

il7Quando uno non sa più con chi prendersela, dovrebbe prender su dalla dispensa un due-tre scatolette di tonno in vista dell’ora di pranzo e tornarsene a Knockemstiff una domenica per restarci fino a sera bighellonando a vacca e ripensando a come mai si ritrova così, a come è iniziato tutto quel rotolarsi giù lungo il pendìo brullo delle giornate. Non ci sarebbe granché da divertirsi, ma almeno il ping-pong nel cervello si potrebbe condurre con una certa calma, giusto un po’ affranta.

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Izmir (TURCHIA): Smirne l’infedele

[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggiIn bilico tra Oriente e Occidente, come molte delle città della costa occidentale della Turchia, İzmir è probabilmente la città più europea del Paese. Con i riflettori puntati su Ankara e Istanbul, si gode con tranquillità uno stile di vita laico, spensierato, tra quartieri alla moda, locali notturni, ristoranti tipici e hammam. E’ pur sempre la terza città della Turchia, con ben 3 milioni e mezzo di abitanti ufficiali (pare che siano molti, ma molti di più, solo non censiti).

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Quis custodiet ipsos custodes?

[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraLa sua mossa più sfrontata è stata impossessarsi dello Smiley, la faccina gialla sorridente, simbolo di una spensieratezza tutta giovanile degli anni’80, ed operare un rovesciamento del suo significato simbolico: l’ha sporcato di sangue, o forse di ketchup, e l’ha trasformato in una critica amareggiata alle miserie del Novecento, secolo che ha condotto l’uomo sulla Luna ma che lo ha anche consegnato al dolore di guerre ed olocausti.

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Eravamo tutte innamorate di Terence…

[L’ILLETTERATA]

evakentHo passato tre quarti della mia infanzia a parlare, pensare e sognare su di lei. Il legame che avevo allora con il mezzo mediatico televisivo era sicuramente migliore di quello che ho adesso, però parlare di un fenomeno di costume come è stato quello di Candy Candy è per me un salto all’indietro davvero fenomenale, quasi un bisogno.

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Quando anche il Cinema ricorda

[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiOggi si fa la storia. Questo giorno verrà ricordato. Tra molti anni i giovani chiederanno, meravigliandosi, di questo giorno. Oggi si fa la storia e voi ne fate parte. Seicento anni fa, quando altrove fu addossata loro la colpa della Peste Nera, Casimiro cosiddetto il Grande disse agli ebrei che potevano venire a Cracovia. Essi vennero, trascinarono i loro averi in città, si sistemarono, misero radici, prosperarono.

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Dove va a finire il mio fumetto…

[STRIP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraLe petit dessein: il piccolo disegno, ma anche il piccolo progetto. Ed è quasi un ossimoro se si pensa che quest’espressione è il titolo adottato dai responsabili del Louvre per la mostra in programma dal 22 gennaio al 13 aprile 2009 negli opulenti saloni del museo parigino. Sarà l’occasione per vedere esposte le tavole realizzate da quattro grandi disegnatori d’oltralpe per uno specifico progetto nato dalla collaborazione tra il Louvre e la casa editrice Futuropolis.

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