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Autore: Redazione

FUNDER35. L’IMPRESA CULTURALE CHE CRESCE

E’ stato presentato il nuovo triennio di Funder35, promosso da 19 fondazioni aderenti ad Acri. Una community di oltre 300 imprese culturali non profit composte da giovani, dunque, beneficerà di servizi di accompagnamento e opportunità. In questa nuova edizione, si supera la logica del bando e dei progetti per giungere ad una dimensione comunitaria, che rappresenta la nuova sfida di Funder35 e più in generale del modo di fare impresa culturale. Il nuovo triennio rappresenta la logica conseguenza di quanto avvenuto finora. Una rigorosa selezione, attraverso 6 bandi annuali, ha permesso di individuare nel tempo le imprese culturali giovanili più promettenti del Paese, sul piano dell’innovazione e soprattutto dal punto di vista gestionale e organizzativo.
L’obiettivo per i prossimi anni di Funder35, promosso da 18 fondazioni di origine bancaria e dalla Fondazione CON IL SUD, è di rafforzare non più e non solo le singole organizzazioni ma, in un’ottica di rete, l’intera community. Le oltre 300 imprese, differenti tra loro per ambito (arti visive, musica, teatro, danza, archeologia, turismo, arte circense, ecc.) e mercato di riferimento (dalla produzione artistica e creativa ai servizi di tutela e valorizzazione culturale), con determinate caratteristiche organizzative e gestionali, rappresentano una vasta e significativa comunità di buone pratiche. Si supera la logica del bando e dei progetti, per giungere ad una dimensione comunitaria, che rappresenta la nuova sfida di Funder35 e più in generale del modo di fare impresa culturale.

«Con questa nuova fase di Funder35 vogliamo consegnare il modus operandi delle Fondazioni di origine bancaria ai giovani imprenditori della “comunità di Funder” – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri. – Quello che ricevono in dote dalle Fondazioni non sono soltanto risorse economiche, ma soprattutto una pratica consolidata, fondata sul lavorare insieme, mettendosi costantemente in discussione, arricchendosi reciprocamente nel confronto e nella messa in comune delle migliori pratiche. Perché quando l’impresa culturale cresce è tutto il territorio a trarne giovamento. La cultura contribuisce a dare forma alla nostra identità – ha aggiunto Guzzetti – fa crescere il senso di appartenenza e lo spirito di comunità. La cultura ci fa aprire agli altri, con la certezza delle nostre radici e la speranza verso il futuro. Di tutto questo abbiamo un gran bisogno».

Il Presidente del Comitato di Gestione Funder35 Antonio Cabras ha specificato che «l’obiettivo implicito è quello di “creare valore”, sociale, culturale ed economico, non solo a beneficio delle organizzazioni che fanno parte di Funder35 o che vorrebbero farne parte, ma in generale alle organizzazioni di giovani che intendono utilizzare l’impresa culturale come forma ideale e concreta di cambiamento».

Funder35 si rivolge più in generale a imprese giovanili tendenzialmente di piccole dimensioni, caratterizzate spesso da una forte fragilità strutturale e operativa e dalla dipendenza delle sovvenzioni saltuarie di finanziatori pubblici e privati. Imprese culturali a volte legate al ciclo di vita di progetti occasionali, che non innescano processi in grado di garantire un’attività consolidata e costante. Un contesto sfavorevole aggravato anche dalle difficoltà legate ai bilanci pubblici e che impone l’adozione di nuove strategie per migliorare le capacità di affrontare il mercato. L’obiettivo di Funder35 è superare queste criticità, rafforzando le imprese sul piano organizzativo e gestionale.

Grazie alla partecipazione crescente delle Fondazioni promotrici (dalle 10 del primo triennio alle 18 del secondo, fino alle 19 attuali), Funder35 ha rappresentato e rappresenta un’opportunità concreta per tantissimi giovani e organizzazioni culturali a livello nazionale. La community sarà arricchita negli anni da nuovi ingressi. In questi giorni sono state inserite circa 30 nuove imprese culturali individuate dalle singole Fondazioni promotrici secondo i principi di selezione che caratterizzano l’iniziativa. Così come il bando ha permesso alle imprese di proporre diverse possibili strategie di sviluppo, lo stesso principio ispira l’insieme dei servizi che verranno messi a disposizione della comunità. L’offerta formativa, curata da Fondazione Fitzcarraldo, prevede un menù di servizi, flessibili e personalizzabili, con una programmazione di formazione on line, l’avvio di gruppi di lavoro con percorsi di empowerment e accompagnamento mirato, la realizzazione di eventi in presenza per garantire occasioni di networking. Il primo di questi seminari nazionali con la community si terrà l’8 aprile a Napoli all’interno degli spazi di Fondazione FOQUS nei Quartieri Spagnoli, simbolo di rinnovamento e cambiamento attraverso la cultura e l’innovazione sociale.

Sarà sviluppato inoltre il programma CrowdFunder35, sperimentato con successo già lo scorso triennio e curato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, che prevede un percorso di accompagnamento nella realizzazione di campagne di crowdfunding e il cofinanziamento delle donazioni raccolte secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le donazioni saranno raddoppiate da Funder35 fino al tetto massimo complessivo di 100 mila euro. La prima call rivolta alle imprese della community sarà lanciata a maggio su Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based (basato sul sistema delle ricompense).
Il sito internet, in fase di implementazione, sarà dunque una vera e propria piattaforma di servizi. Saranno rafforzate le attività di comunicazione, curate dalla Fondazione CON IL SUD, all’interno della community, con l’obiettivo di favorire una maggiore interazione tra le imprese e per promuovere Funder35 come comunità di buone pratiche, prevedendo anche delle originali social competition.

 Il triennio 2018-2020 di Funder35 è promosso da: Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione CON IL SUD, Fondazione CR Firenze, Fondazione CRC, Fondazione CRT, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Sardegna, Fondazione di Venezia, Fondazione Friuli, Fondazione Livorno, Fondazione Sicilia. Il progetto Funder35 è nato nel 2012 nell’ambito della Commissione per le Attività e i Beni Culturali di Acri, l’Associazione delle Fondazioni.

www.funder35.it

CINEMENTE al Palazzo delle Esposizioni

Palaexpo

CINEMENTE

festival di psicoanalisi e cinema – 8a edizione
UMANO / DISUMANO
un progetto ideato e curato da
Società Psicoanalitica Italiana, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Azienda Speciale Palaexpo
presenta e coordina gli incontri Fabio Castriota

Un’occasione unica per guardare dentro di noi mescolando cinema e psicoanalisi: Cinemente trasforma la sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni in un laboratorio aperto alla discussione e alla comprensione dell’agire umano.
La visione di film che affrontano punti focali dell’esperienza, seguita dal dialogo tra psicoanalisti, registi e pubblico, costituisce ormai da otto anni un appuntamento irrinunciabile e salutare, una palestra della consapevolezza. Un barometro che registra periodicamente la nostra relazione con il mondo e che ultimamente ci fa avvertire segnali sempre più allarmanti di disagio. Vuoto morale e indifferenza diffusa a ogni livello della società ci portano quest’anno verso il confine labile e fragile tra comportamento umano e disumano. Il rovesciamento di punti di riferimento rassicuranti ci rende sempre più incapaci di capire le nostre emozioni e sentimenti e, conseguentemente, di sintonizzarci con quelli degli altri. La mancanza di empatia è la radice della disumanità apatica che ci minaccia, e il male, come sapeva Simone Weil, è ciò che trasforma gli uomini in cose. Perlustrando il cinema d’autore, non solo quello drammatico ma anche quello sapientemente comico, abbiamo selezionato storie di rifiuto: immigrati, emarginati, senzatetto, giovani sbandati, disoccupati, sono gli “scarti” che la nostra società produce, in un vuoto di umanità senza più misericordia o senso della dignità. Una perdita di valore che minaccia anche la nostra identità e integrità psichica, rendendoci estranei a noi stessi, al nostro corpo, alla nostra storia personale e in sostanza alla vita.

giovedì 28 marzo, ore 20.00
L’inhumaine
di Marcel l’Herbier. Francia, 1924, 135’, did. in francese e italiano
segue incontro con Lucio Russo e Maria Assunta Pimpinelli
In un vortice di marchingegni misteriosi, auto in corsa, fantasie architettoniche si giostra la seduzione fatale di una diva-cantante senza cuore. Film d’arte per eccellenza, ipnotico “assenzio visivo”, summa dei maggiori esponenti dell’avanguardia parigina radunati da uno dei registi più colti e innovativi del suo tempo. 

venerdì 29 marzo, ore 20.00
La vita oscena
di Renato De Maria. Italia, 2013, 85’
segue incontro con Gabriella Giustino, il regista, Isabella Ferrari, Gianluca De Marchi
La vita che un dolore incontenibile rende oscena è quella del giovane Andrea, stroncato dalla perdita dei genitori: la sua anima docile e inadeguata smette di funzionare e si lancia in una corsa febbrile verso la distruzione. Dal romanzo autobiografico di Aldo Nove, sconvolgente traiettoria esistenziale, tra rifiuto di vivere e disperata ricerca di salvezza.

sabato 30 marzo, ore 20.00
Sette opere di misericordia
di Gianluca e Massimiliano De Serio. Italia, Romania, 2011, 103’
segue incontro con Anna Ferruta e i registi
La parabola di una giovane clandestina moldava, costretta al borseggio in ospedale per sopravvivere, e di un anziano, malato e solitario, è scandita dalle sette opere di misericordia, indicate dal Vangelo per il perdono dei peccati. Racconto toccante e crudo di due anime che la miseria ha portato al deserto dei sentimenti.

domenica 31 marzo, ore 18.00
Sole Cuore Amore
di Daniele Vicari. Italia, 2016, 113’
segue incontro con Giuseppe Riefolo e il regista
Sveglia all’alba, 4 figli e un marito da mantenere, 2 ore di mezzi pubblici romani per raggiungere il lavoro 7 giorni su 7, per 800 euro in nero. I numeri da incubo della vita di Eli, la straordinaria Isabella Ragonese, misurano la brutalità quotidiana degli ultimi in tempo di crisi economica, nella coraggiosa denuncia di Vicari.

mercoledì 3 aprile, ore 20.00
La cena per farli conoscere
di Pupi Avati. Italia, 2007, 99’
segue incontro con Manuela Fraire e il regista
Padre assente e ingombrante, il sorprendente Abatantuono incarna un attore deluso, sfigurato da un disastroso intervento di chirurgia plastica, che trova una svolta al suo caotico mondo affettivo nelle tre figlie. Il maestro emiliano ci regala una nuova commedia brillante e amara.

giovedì 4 aprile, ore 20.00
Che vuoi che sia
di Edoardo Leo. Italia, 2016, 105’
segue incontro con Ezio Maria Izzo e il regista
Un ingegnere informatico disoccupato lancia una sfida hard al popolo del web. Nell’epoca dei social e della tirannide influencer, che invade i nostri schermi con scampoli di vite esibite, questa commedia amara pone domande allarmanti sul senso di dignità che la vita autentica reclama.

venerdì 5 aprile, ore 20.00
Io sono Tempesta
di Daniele Luchetti. Italia, 2017, 97’
segue incontro con Domenico Chianese e il regista
Uno squalo della finanza, spregiudicato e insensibile, deve scontare una condanna prestando servizio in un centro di accoglienza. Una farsa sociale sul potere di corruzione del denaro, ritratto ironico e spietato di un’umanità qualunquista e arrivista, che non prova empatia per nessuno, neppure per se stessa.

sabato 6 aprile, ore 17.00
Lo zio di Brooklyn
di Daniele Ciprì, Franco Maresco. Italia, 1995, 98’
segue incontro con Fabrizio Rocchetto e Daniele Ciprì
Artefici di una rivoluzione televisiva geniale e senza precedenti, non solo in Italia, grottesca e cruda visione di un mondo sub-urbano emarginato, Ciprì e Maresco portano sul grande schermo il loro universo allucinato: in una Palermo desertificata, repellente di escrementi, amplessi con animali, nani mafiosi, si spegne definitivamente ogni rapporto umano.

sabato 6 aprile, ore 20.00
Ultimo tango a Parigi
di Bernardo Bertolucci. Italia, 1972, 129’
segue incontro con Loredana Micati e Barbara Alberti
Cinemente rende omaggio al grande maestro che ha indagato con lucidità i percorsi più complessi e profondi del nostro animo. Questo capolavoro, scandaloso per eccellenza, ci riporta al furore trasgressivo dell’epoca, al desiderio di libertà da una solitudine disperata, che neppure l’eros riesce a sconfiggere.

domenica 7 aprile, ore 18.00
PREMIO SPI – CINEMENTE 5a edizione
Manuel
di Dario Albertini. Italia, 2017, 98’
consegna il premio Paolo Boccara, sarà presente il regista
Conclude Cinemente l’opera prima della scorsa stagione che una giuria di psicoanalisti ha premiato per la particolare sincerità con cui riflette sull’esperienza umana. La lotta per reinserirsi nella società porta al giovane protagonista un carico di responsabilità e un traumatico passaggio all’età adulta.

 

Si ringraziano per i film: Bibi Film, Centre National du Cinéma et de l’image animée – Archives Françaises du Film, Fandango, Koch Media, Lobster Films, Rai Cinema

Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 A, Roma
www.palazzoesposizioni.it
tel. Palazzo delle Esposizioni 06 39967500, Società Psicoanalitica Italiana 06 8415016
Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale 06 72294301 – 06 72294389

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione. Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card. L’ingresso non sarà consentito a evento iniziato.

10_Manuel
1_LINHUMAINE
2_la vita oscena
3_Sette opere di misericordia
4_Sole Cuore Amore
5_La cena per farli conoscere
6_Che vuoi che sia
7_Io sono Tempesta
8_Lo zio di Brooklyn
9_Ultimo tango a Parigi

Il Sziget annuncia i The National come ultimo headliner dei 7 giorni di festival!

Il più grande festival d’Europa, in attesa di ospitare più di 550.000 spettatori dal 7 al 13 agosto 2019, continua a comunicare nomi in aggiunta alla già super line up di questa edizione. Tra gli artisti aggiunti oggi spiccano i The National, Mura Masa, Johnny Marr,Tom Odell, Khruangbin, Black Mountain!

Un comunicato che arriva poco prima del 7 marzo data in cui il prezzo dei ticket aumenterà passando allo scaglione successivo.

Il 10 agosto saranno i The National a chiudere la giornata sull’enorme Main Stage del festival ungherese che può ospitare oltre 80 mila spettatori. Una band ormai consacrata con i sui 7 album pubblicati di cui ben 4 inclusi nella Top 500 LP di tutti i tempi redatta da NME.

Nel comunicato di oggi tra gli altri, spiccano nomi come Mura Masa, polistrumentista britannico del Guernsey, di 21 anni ma già nominato aiGrammy Awards e collaboratore di Damon Albarn e ASAP Rocky; la talentuosaGrace CarterJohnny Marr (chitarrista dei The Smiths e dei Cribs) e la grande voce di Tom Odell.

Il Sziget Festival da oltre 25 anni è un punto fermo dell’estate festivaliera europea e il pubblico è senza dubbio tra i punti forti della enorme manifestazione ungherese. Da ogni dove giungono a Budapest e grande è anche la presenza australiana, statunitense, israeliana e asiatica.

Nella sua storia il palco del Sziget ha visto succedersi mostri sacri della musica come David Bowie, The Stone Roses, Radiohead, Arctic Monkeys, Sex Pistols, Oasis, Iron Maiden, Faith No More, Iggy Pop, R.E.M., Lou Reed, Korn, Robbie Williams, Prince, ma nonostante il grande peso specifico che la musica ha sempre fornito a questo grande evento, la forza rimane la meravigliosa location, i servizi sempre più premium e un pubblico pacifico e fraterno che invade Budapest per oltre una settimana.

L’ingresso al festival è possibile acquistando pass per 7 giorni, 5 giorni, 3 giorni o singole date tutti con il campeggio incluso. Sono disponibili viaggi in bus da 15 cittá italiane. Tutte le info sul sito ufficiale: szigetfestival.com.

LA LINE-UP DEL SZIGET 2019 – ANCORA NON COMPLETA:
 
#7AGOSTO
Ed Sheeran, Kodaline, The Blaze, Razorlight, Jain, Frank Turner & Sleeping Souls, Of Mice & Men, Fakear, Ocean Alley
#8AGOSTO
The 1975, Richard Ashcroft, Franz Ferdinand, Chvrches, Pale Waves, Tove Styrke, Elderbrook, Yungblund, Welshly Arms, Sonny Fodera
#9AGOSTO
Martin Garrix, Tove Lo, Yeasayer, Xavier Ruud, Gang of Youths, Hucci, Anna of the North, Grace Carter
#10AGOSTO
The National, James Blake, 
Mura Masa, Son Lux, Richie Hawtin, Wanda, W&W, Roosevelt, Tamino
#11AGOSTO
Post Malone, 
Years and Years, Jungle, Parcels, Masego, IAMDDB, Protoje & The Indiggnation, Vini Vici, Honne, Polo & Pan, Burak Yeter
#12AGOSTO
Florence + The Machine, 
Tom Odell, Catfish and the Bottlemen, Maribou State , Yellow Days, Big Thief, Superorganism, Boy Pablo, Carnage, Coheed and Cambria, Broken Social Scene
#13AGOSTO
Foo Fighters, Twenty One Pilots, 
Johnny Marr, Idles, Alma, Frank Carter & The Rattlesnakes, Sigala, Valeras, Jax Jones, Khruangbin , Black Mountain

ART G.A.P. Gallery – premio speciale per i finalisti MArtelive

E’ la prima edizione del Premio Daniela Semprebene ed è conferito ai vincitori delle sezioni di arti visive MArteLive Lazio 2018. Questo è un bel traguardo oltre che una meravigliosa vetrina per i giovani artisti che lo scorso dicembre 2018 hanno partecipato e vinto la selezione nelle arti visive del concorso MArteLive – Lazio. 
Alla ART G.A.P. Gallery di Roma, infatti, è stata allestita una mostra collettiva, cura di Federica Fabrizi, Marco Ardizzi e Nadia di Mastropietro, con tutte le opere vincitrici. Tale premio, appunto, è il frutto di una collaborazione nata dalla procult e la galleria, che ha voluto premiare con una mostra i migliori delle sezioni di arti visive MArteLive Lazio 2018. Durante la serata di apertura della mostra, il 2 marzo, sono stati presenti in galleria tutti gli artisti premiati, così come per il finissage del 16 marzo, sempre dalle ore 18, e con loro si avrà la possibilità di conoscere meglio i particolari delle loro opere e di poterli conoscere meglio.

Gli artisti a cui è stato assegnato il premio Daniela Semprebene sono: per la sezione pittura Tiziana Rinaldi Giacometti, Stefano Maria Girardi, Silvia Struglia e Darya Shojai Kaveh; per la sezione street art Stefano Maria Girardi e Ivo Cotani; per la sezione fotografia Silvia Sciarra e Federica Di Benedetto; per la sezione grafica Marta Porro; per la sezione illustrazione Eva Monaco e Teresa Santoro; per la sezione video-arte Rodrigo Mella, Giovanna Scozzese e Tiziana Rinaldi Giacometti.

La galleria ART G.A.P. è situata nel cuore di Trastevere, a pochi passi dal Ministero della Pubblica Istruzione. È al servizio di artisti (emergenti, contemporanei o consolidati nel tempo), collezionisti e curatori che hanno l’esigenza di uno spazio prestigioso ed adeguato per realizzare il proprio evento. Lo staff organizza mostre anche in spazi istituzionali e ha collaborato tra le varie istituzioni, con il Ministero dell’Interno, la Sovrintendenza di Roma, i Musei Capitolini, il Museo di Scultura di Villa Vecchia, il Museo Regionale di Torino.

MArteLive è il primo festival multidisciplinare italiano che dal 2001 seleziona e lancia i migliori talenti della scena contemporanea nazionale, assegnando ogni anno oltre 100 premi esclusivi e la partecipazione a festival ed eventi importanti. La finale regionale Lazio, che si è svolta a dicembre 2018, ha visto sfidarsi ed esibirsi in contemporanea più di 150 artisti in 14 discipline. I talenti che sono stati selezionati accedono di diritto alla Biennale MArteLive 2019 che si terrà in diverse location esclusive di Roma.

Procult e ART G.A.P., nella loro natura, hanno in comune l’attenzione e l’interesse a sostenere l’arte e gli artisti dandogli reali opportunità di crescita umana, artistica e professionale.

http://www.artgap.it/

ART G.A.P. 
Via di S. Francesco a Ripa, 105
Roma  –
16 Marzo 2019 – h. 18.

 

Torna ArteFiera con una nuova veste

Courtesy l'artista e Galleria Umberto Di Marino,Napoli, Italy

L’edizione 2019 ha alla guida la prima della direzione artistica di Simone Menegoi, Arte Fiera intraprende così un percorso di rinnovamento su molti fronti, dall’immagine grafica al public program. È una fiera che punta sulla propria italianità, ma tenendo presente uno standard di qualità internazionale; che sfrutta la propria forza sul moderno e l’arte postbellica, ma guardando alle tendenze contemporanee; che rafforza il suo legame con Bologna e la sua regione.

La fiera si articola in due sezioni, Main Section e Fotografia e Immagini in movimento.

La prima spazia dal Moderno e dall’arte postbellica, storici punti di forza di Arte Fiera, fino al contemporaneo di ricerca.

La sezione di fotografia, aperta al video e completamente rinnovata nei contenuti, è affidata alla direzione artistica di Fantom, piattaforma curatoriale nata tra Milano e New York nel 2009, rappresentata da Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot.

La novità più evidente è un criterio inedito di partecipazione: le gallerie sono state invitate a presentare una scelta ristretta di artisti (non più di tre per gli stand piccoli e medi, fino a un massimo di sei per gli stand più grandi). A ciò, si è aggiunto un forte incentivo per gli stand monografici. La risposta degli espositori è stata pienamente positiva, a cominciare dal fatto che circa un terzo delle gallerie partecipanti – una cinquantina – presenteranno dei solo show, che spaziano dal Moderno agli artisti emergenti.

Oltre a una selezione accurata di gallerie nella Main Section e nella sezione Fotografia e Immagini in movimento, la direzione artistica di Simone Menegoi porta ad Arte Fiera cinque grandi progetti: la mostra Solo figura e sfondo, a cura di Davide Ferri, che riunisce per la prima volta opere dalle collezioni istituzionali, pubbliche e private, di Bologna e dell’Emilia Romagna; Oplà. Performing activitiesa cura di Silvia Fanti, un programma di azioni di Alex Cecchetti, Cristian ChironiCesare PietroiustiNico Vascellari che si svolgono in fiera, ai suoi margini e nella città; i laboratori didattici della Fondazione Golinelli legati al tema “Arte e Scienza” , per la prima volta presenti in Fiera; un programma di talk affidato alla rivista Flash Art, che inaugura una collaborazione a tutto tondo con Arte Fiera come “content partner”; “Hic et Nunc”, una “no VIP lounge” creata dall’artista Flavio Favelli e dedicata a tutto il pubblico della fiera.

In questa edizione, Arte Fiera è lieta di presentare tre nuovi premi: il Premio Mediolanum per la Pittura, il Premio per la Fotografia Annamaria e Antonio Maccaferri, il Premio Arte e Progetto Jacobacci & Partners, che vanno ad aggiungersi ai già esistenti @ContemporaryYoung, ANGAMC alla carriera e Rotary Bologna Valle del Samoggia.

Grande cura e attenzione è stata dedicata alla composizione delle giurie, formate da figure di alto profilo: direttori di museo, curatori, critici e collezionisti.   
I premi:
Premio Mediolanum per la Pittura
Premio per la Fotografia Annamaria e Antonio Maccaferri
Premio Arte e Progetto, Jacobacci & Partners
Premio #ContemporaryYoung
Premio ANGAMC alla carriera
Premio Rotary Bologna Valle del Samoggia

In collaborazione con il Comune di Bologna, Arte Fiera promuove Art City, il programma della città dedicato all’arte contemporanea. Per il secondo anno consecutivo, Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo, cura un programma diffuso con alcuni progetti speciali e una selezione mirata di mostre, eventi, presentazioni in gallerie, musei, luoghi istituzionali e non. Presto online il programma.

Sabato 2 febbraio è la volta della Art City White Night: una diffusione/invasione dell’arte contemporanea in città che dura tutta la notte.

Ricco programma al MArteLive 2018

courtesy dell'artista  - a press Martelive

PRIMA FINALE REGIONALE LAZIO
Al Planet Live Club di Roma, dal 12 al 14 Dicembre appuntamento con il MArteLive 2018.

Il 13 e 14 dicembre torna a Roma MArteLive – lo spettacolo totale: nelle sale del Planet Live Club (ex Alpheus – via del Commercio 36) la grande kermesse con oltre 250 artisti emergenti che si sfideranno nelle 16 discipline artistiche tra musica, teatro, danza, circo contemporaneo, pittura, fotografia, artigianato artistico, graficart, live painting e street-art, proiezioni, installazioni, reading e video-arte. 

Il 12 dicembre, assolutamente da non mancare è l’anteprima con i Leoni d’Oro alla carriera Antonio Rezza e Flavia Mastrella e il loro celebre spettacolo “Pitecus”, geni della scena artistica che in campo teatrale hanno vinto numerosi premi e ricevuto importanti riconoscimenti sia all’estero che dal grande pubblico italiano che da anni li segue e li apprezza.
Il 13 e 14 dicembre tra gli ospiti John De Leo feat. Rita Marcotulli, Gio Evan, The Winstons special guest Morgan, Bunna (Africa Unite), Istituto Italiano di Cumbia oltre a circa 250 artisti e 16 disclipline artistiche tra musica, teatro, danza, arte visiva, reading, artigianato artistico, cinema.

Il 13 dicembre sul palco del Planet, attesissimo dopo il clamore mediatico delle ultime settimane che ha scatenato la stampa nazionale e richiestissimo dalle maggiori emittenti televisive, sarà il poeta e performer Gio Evan – reduce dal successo del doppio disco MArteLabel “Biglietto di solo ritorno” e con un milione e mezzo di ascolti su Spotify del singolo “A piedi il mondo”. Ribattezzato “Gio Evan” in Argentina da un Hopi, Giovanni Giancaspro è un artista poliedrico, scrittore e poeta, filosofo, umorista, cantautore e artista di strada. Con la performance al MArteLive conclude una grande stagione di successi, per tornare live sul palco dalla primavera 2019.  Dopo il suo live, salirà sul palco la band The Winstons ft. Rodrigo D’Erasmo e special guest Morgan con “Pictures at a Christmas Exibition”. Power trio basso, batteria, tastiere e voci, la band è composta da tre grandi musicisti della scena italiana: Enrico Gabrielli (Calibro 35/Pj Harvey), Lino Gitto (Ufovalvola) e Roberto Dell’Era (Afterhours), che per il loro concerto al MArteLive dal titolo “Pictures at a Christmas Exhibition” avranno come special guest d’eccezione Morgan e Rodrigo D’Erasmo (violinista degli Afterhours e tutor in compagnia di Agnelli a X Factor). Sul palco suoneranno brani dall’album “Pictures in Exhibition” oltre a nuovi pezzi in esclusiva tratti dal prossimo disco in uscita nella primavera 2019.  

Il 14 dicembre grande ospite sarà John De Leo, considerato una delle voci più interessanti del panorama italiano. Artista eclettico, ha partecipato e promosso innumerevoli progetti non strettamente a carattere musicale, collaborando con molti artisti tra cui la pianista Rita Marcotulli che sarà special guest nel suo live sul palco di MArteLive, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu Quintet, Danilo Rea, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Ivano Fossati, Antonello Salis, Alessandro Bergonzoni, Fabrizio Bosso, Trilok Gurtu, Stewart Copeland e Uri Caine. Co-fondatore dell’ensemble Quintorigo, con cui ha vinto il Premio Tenco nel 1999, ne ha fatto parte dal 1992 al 2004. Sul palco principale del MArtelive si esibirà con un live looping sampler, un karaoke giocattolo e un laringofono insieme al chitarrista Fabrizio Tarroni: uno dei suoi primi connubi musicali, capace di interpretare la sua Gibson semi-acustica anche come una vera e propria percussione, fondendo la sua tecnica originale con le idee e la voce eclettica di De Leo.
Sul palco del 14 dicembre, il ritmo sarà scandito anche dallo spettacolo del noto collettivo cumbiero Istituto Italiano di Cumbia, che ha aggregato Malagiunta (Filo Q e Paquiano) le canzoni di Cacao Mental e Los3Saltos, Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti e alcuni nuovi interpreti. 
Il dj set sarà nelle mani di Bunna, fondatore insieme a Madaski degli Africa Unite, una delle realtà più importanti del panorama raggae italiano, e non solo. Nel suo set esplorerà le varie evoluzioni e sfaccettature della cultura musicale giamaicana. Il set di Bunna cade nell’anno in cui il reggae è stato riconosciuto “patrimonio Unesco” ed è organizzato in collaborazione con RUM (Rome Underground Movement).
Tra i protagonisti dell’ultima giornata di MArteLive anche Giancluca Secco, perla nel panorama della musica d’autore italiana e vincitore nel 2016 del Premio Tenco-NuovoImaie per la miglior interpretazione. 

https://www.martelive.it/

 

FOO FIGHTERS, FLORENCE + THE MACHINE, TWENTY ONE PILOTS, THE 1975, MARTIN GARRIX TRA GLI HEADLINER DEL SZIGET 2019

Il Sziget Festival per il 2019 fa sul serio e come mai nella sua storia scopre le carte molto presto in vista della prossima edizione (7-13 Agosto, Budapest, Isola di Óbuda)! Importantissimi nomi si uniscono ad Ed Sheeran già comunicato il primo ottobre scorso.
 

Dal rock all’elettronica con grandissimi artisti che si avvicenderanno sul Main Stage e sui svariati palchi sparsi per l’isola. Florence + The Machine, Foo Fighters, Twenty One Pilots, The 1975 e Martin Garrix si aggiungono quindi ad Ed Sheeran nella lista degli headliner, ma questo comunicato include anche tanto altro come: Richard Ashcroft, Catfish & The Bottlemen, Chvrches, Jungle, Kodaline, IDLES, Superorganism, Frank Carter & The Rattlesnakes, Pale Waves, Maribou State, Frank Turner & The Sleeping Souls, Of Mice & Men, Boy Pablo, Parcels, Yungblud, Alma, Tamino, Gang Of Youths, The Blaze.

Per il momento i fan del festival potranno certamente essere felici ma non è ancora tutto perchè nelle prossime settimane ancora molti nomi saranno aggiunti alla line-up! 

Lo staff del Festival è felice di poter già condividere una buona fetta della line-up con i Szitizen:  “Questo annuncio é emozionante anche perché segna una nuova era del Sziget. Abbiamo lanciato una rinnovata  strategia nel 2018 che ci ha permesso di alzare l’asticella e dare ai Szitizen quello che desiderano: un festival straordinario che unisce l’originale ed inimitabile format Sziget ad una line-up sugli standard dei piú grandi eventi internazionali” – afferma il CEO del festival, Tamás Kádár. 

Parte oggi la vendita anche degli abbonamenti da 3 giorni, di tuttii ticket giornalieri e dei vari tipi di alloggio previsti sull’isola. I pass da 7 e 5 giorni erano già stati messi in vendita il primo ottobre. Per le info complete rimandiamo al sito ufficiale: szigetfestival.com

E’ importante ricordare che il Sziget è molto più che una lista di nomi più o meno famosi, l’isola che accoglie il festival ogni anno ospita una quantità enorme di differenti spettacoli rivolti alla world music, teatro, circo, installazioni, performance e arte in tutte le sue espressione. Un mondo parallelo che raggiunge in media 500.000 spettatori provenienti da tutto il mondo. Un luogo che prevede aree attrezzate per il campeggio ma che offre anche soluzioni più comode come wooden house, comfort tent, triangle house e altre tipolgie glamping.

Nel 2019 quindi l’appuntamento è dal 7 al 13 agosto (il 14 agosto mattina bisogna lasciare l’isola) e il prezzo dei ticket varia da 75€ per quanto riguarda il ticket giornaliero fino a 299€ per il 7 day pass comprensivo di campeggio. Questi sono prezzi Early Bird che aumenteranno in base alla disponibilità.  Ricordiamo che i ticket per la giornata di Ed Sheeran sono quasi Sold Out! 

E’ possibile seguire gli aggiornamenti sul festival direttamente dal sitoszigetfestival.com/it oppure sulla pagina Facebook ufficiale: Sziget Festival.

#4women4earth. Al via la campagna di sensibilizzazione

Ufficio stampa Earth Day Italia

In occasione del 25 Novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – Earth Day Italia ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #4women4earth strettamente legata all’Obiettivo 5 sulla parità di genere che le Nazioni Unite hanno inserito tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030. Quest’anno, in prima fila, con il sostegno dello sport e della cultura con testimonial come la pluri-campionessa Valentina Vezzali, il poeta Gio Evan e D. i. Re – Donne in Rete Contro la Violenza.
 
Per questo Earth Day Italia, sede italiana dell’Earth Day Network di Washington, ha inserito il tema tra i contenuti principali delle prossime celebrazioni della 49ma Giornata Mondiale della Terra, dal 22 al 29 aprile 2019, in occasione del Villaggio per la Terra, manifestazione che nella sua ultima edizione ha raggiunto oltre 150mila visitatori e 170 milioni di contatti media grazie all’organizzazione di 600 eventi che hanno coinvolto oltre 250 organizzazioni.

“La violenza di genere è innanzitutto una questione culturale e coinvolge la società nei suoi livelli più diversi – dichiara Giulia Morello, direttore artistico di Earth Day Italia – Per questo è fondamentale il sostegno dei testimonial provenienti dal mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo per sostenere in prima persona questa sfida lanciata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Siamo felici di avere tra i primi testimonial della campagna #4women4earth il poeta Gio Evan e la pluri-campionessa Valentina Vezzali”.
 
“La terra
senza te
è solo rra
e la parola rra
da noi
non ha alcun significato”.
 
Gio Evan per la campagna #4women4earth

 
“Quello della violenza di genere è un problema che ha radici culturali molto profonde.”  – dichiara Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – “Evidentemente l’essere umano tende a sostituire il piacere che si prova nel custodire con cura la bellezza di una relazione e la ricchezza della natura con un compulsivo desiderio di possesso che finisce per distruggere ogni cosa. Non è un caso che la violenza sulle donne sia quasi sempre perpetrata dal partner o addirittura dai familiari. Anche con la Terra ci comportiamo in questo modo, dovremmo custodirla con amore, ma preferiamo pensarla come una nostra proprietà.
Riteniamo che la relazione tra il rispetto per la Terra e il rispetto per la donna sia molto stretta. Sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali e violenza sulle donne hanno la stessa radice: il desiderio di possesso che si sostituisce al piacere della cura. È per questo che per noi questa attenzione sulla violenza di genere assume un senso speciale che concretizzeremo con moltissime iniziative nel corso del prossimo Villaggio per la Terra, cui invitiamo a partecipare tutte le organizzazioni impegnate in questa difficile battaglia per unire le forze in una grande testimonianza.”

La violenza di genere si manifesta spesso tra le mura domestiche, come confermano i dati provenienti dalla Rete dei Centri antiviolenza D. i. Re Donne in rete contro la violenza, che per prima ha voluto sostenere il progetto #4women4earth.
 
“Siamo davvero felici della proposta di Earth Day Italia di portare al Villaggio per la Terra il tema della violenza contro le donne, un fenomeno pervasivo, che colpisce in forme diverse milioni di donne in Italia. La rete D. i. Re  – ricorda la presidente Lella Palladino – comprende 80 organizzazioni che gestiscono 85 centri antiviolenza e 55 case rifugio in 18 regioni. In oltre 30 anni, centinaia di migliaia di donne, spesso mamme con i loro figli e figlie, hanno potuto trasformare l’esperienza traumatica della violenza in resilienza e rinascita grazie al lavoro di centinaia di operatrici e attiviste.
La violenza contro le donne ha un parallelo – simbolico e pratico – terribile nelle violazioni perpetrate quotidianamente contro la Terra attraverso l’inquinamento, la deforestazione, il consumo di suolo, espressione di una medesima cultura patriarcale che tratta gli esseri umani e la natura come proprietà di cui disporre illimitatamente. D. i. Re lavora incessantemente per costruire società in cui la cultura del rispetto – per le donne e i loro diritti – possa permeare nel complesso lo sguardo e l’agire sul mondo, compresa la cura e protezione della natura e degli altri esseri viventi, siano animali o piante”.
 
Delle 20.137 donne che nel 2017 si sono rivolte a uno dei 78 centri antiviolenza della rete D. i. Re che hanno partecipato alla rilevazione statistica, il 56% ha subito delle violenze da parte del partner attuale, quasi il 20% da parte dell’ex partner e il 13% da familiari e amici. È la violenza psicologica quella più frequente (nel 73% dei casi) cui spesso sia associa una violenza di tipo fisico (62,1%) o ancor più devianti come la violenza sessuale (13,5%) e lo stalking (16,1%).
 
Hashtag ufficiali:
#4women4earth
#villaggioperlaterra19

Earth Day Italia
Earth Day Italia è l’organizzazione italiana dell’Earth Day Network di Washington che dal 1970 celebra la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite nei 193 Paesi membri, arrivando a coinvolgere ogni anno oltre 1 miliardo di persone attraverso l’opera di 22 mila organizzazioni partner.
www.earthdayitalia.org
 
Il Villaggio per la Terra è il format ideato da Earth Day Italia e riconosciuto dal network internazionale come una delle migliori celebrazioni dell’Earth Day a livello globale.
Nel 2018 Il Villaggio si è articolato in ben 600 eventi arrivando a coinvolgere oltre 250 organizzazioni. Si è inoltre confermato l’evento di sensibilizzazione ambientale più significativo del nostro Paese con oltre 150mila visitatori e 170 milioni di contatti maturati attraverso i media.
www.villaggioperlaterra.it
 
D. i. Re Donne in Rete contro la Violenza
D. i. Re Donne in Rete contro la violenza è la più grande associazione italiana che si occupa di violenza contro le donne.
La rete D. i. Re riunisce attualmente 80 organizzazioni in 18 regioni dal Nord al Sud della penisola, che gestiscono oltre un centinaio di strutture diverse e collaborano con istituzioni e organizzazioni della società civile a livello locale e regionale.
Il lavoro dei centri antiviolenza riuniti nella rete si articola secondo due filoni principali: da un lato il supporto alle donne vittima di violenza, compresa l’accoglienza in case rifugio e alloggi sicuri, spesso insieme ai propri figli e figlie, l’assistenza psicologica e legale, l’accompagnamento nel reinserimento sociale anche attraverso il sostegno economico e lavorativo; dall’altro il lavoro di sensibilizzazione e formazione, advocacy e collaborazione istituzionale, volto a modificare il contesto socio-culturale che favorisce, legittima la violenza contro le donne e a contrastare la rivittimizzazione, nel corso dei processi, delle donne che denunciano.
www.direcontrolaviolenza.it

Al MAXXI LA COSCIENZA DELL’ARTE

Dai martedì 13 al 17 novembre al MAXXI ritorna il secondo incontro de LA COSCIENZA DELL’ARTE, dove le teorie della psicoanalisi si ritrovano nei temi sollevati dalle mostre del museo.

Accanto a questo, la seconda delle LEZIONI BORROMINIANE, la serie di lectio magistralis offerte da grandi architetti internazionali per celebrare Francesco Borromini a 350 anni dalla sua scomparsache vede protagonista Mario Botta (nella foto)

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“Des gens qui dansent”

Foto Sergio Gilles Lacavalla

L’arte della danza contemporanea e modern di Silvia Ceccangeli

 Des gens qui dansent”, intitolava un suo spettacolo il maestro francese della nouvelle danse Jean-Claude Gallotta. Ognuno ha dentro di sé una danza. Basta accorgersene e darle la possibilità di uscire. Il danzatore ne è consapevole, ma ogni volta ha bisogno di ritrovarla. Chi non ha mai danzato può scoprirla. La danza è linguaggio. Coreografia, dal greco χορεία, choreia, danza, e graphè, grafia, scrittura, vuol dire scrivere con la danza: scrivere, in questo caso, una storia che sia personale espressione del nostro vissuto o dei nostri sogni, e metterla in scena.

Attraverso una serie di lezioni che, mediante l’uso delle tecniche del contemporaneo e della modern dance, pongano il corpo nella condizione di farsi mezzo comunicativo. A ogni lezione il corpo acquisisce una nuova frase, un periodo nuovo, per giungere al racconto completo. Una coreografia fatta della costruzione di quel movimento in grado di riconoscere e usare anche tutti gli strumenti vocali, recitativi e musicali indispensabili per acquisire un lessico il più completo possibile (non trascurando elementi di pilates per rendere il corpo maggiormente reattivo e flessibile). L’attore può trovare i suoi gesti, il danzatore la propria voce e inedite frasi fisiche, chi non ha mai danzato potrà stupirsi nel vedere, nel sentire, che sì, c’è danza dentro di sé. La musica avvolge e guida chiunque.

Silvia Ceccangeli, danzatrice, coreografa, insegnante di pilates e musicista, condurrà ogni allievo lungo questa strada. La coreografia finale che andrà in scena sarà l’unione di tutte le lezioni e un momento di teatro-danza per raccontare la ritrovata singolarità di ognuno come il proprio far fortemente parte di un corpo comune. Quello della bella “gente che danza”. Perché ognuno ha i suoi motivi per ballare. Allora: “Let’s dance”.

Riservato a danzatori, attori, registi e a chiunque abbia voglia di danzare.

 Lezioni settimanali. Ogni giovedì dalle ore 18.45 alle ore 20.00 presso Danza Nuova,
Via Francesco Caracciolo n. 12 (Roma) tel. 06456505669
mail info@danzanuova.it 

www.danzanuova.it

Inizio lezioni 8 novembre 2018.

Stage. Si terrà una domenica al mese in data da stabilire di volta in volta.

CHI E’ Silvia Ceccangeli.
Danzatrice, coreografa, musicista. Diploma presso il “C.I.D.” (Centro Internazionale Danza). Perfezionamento danza classica e contemporanea con studio della tecnica Graham nel “Centro di Danza Professionale” diretto da Elsa Piperno e Joseph Fontano. Frequenza il “Centro di Formazione di Danza” diretto da Renato Greco. Si specializza nel teatro-danza frequentando vari stage, sia in Italia sia all’estero, e soprattutto cominciando a lavorare direttamente in palcoscenico. Oggi danza per varie compagnie, nazionali e internazionali.

1Silvia Ceccangeli Foto Sergio Gilles Lacavalla
2Silvia Ceccangeli Foto Sergio Gilles Lacavalla
3Silvia Ceccangeli foto Sergio Gilles Lacavalla
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