Le preziose: omaggio alla psiche femminile
[TEATRALMENTE]
“Un’opera corale che ci trascina in un viaggio fantastico attraverso il tempo per parlarci della donna e della sua realtà irrazionale…”. L’opera Le preziose è una pièce messa in scena al Teatro Piccolo Eliseo gli scorsi 19 e 20 settembre. Il lavoro è nato dalla collaborazione di un gruppo di donne, letterate, poetesse, filosofe, psichiatre, dalla ricerca sulla realtà psichica femminile.
La regia è del direttore del teatro stesso, Massimo Monaci. Le musiche sono state composte ed eseguite da Lorenzo Porta Del Lungo, alle percussioni Tommaso Sansonetti.
Il tema principale dell’opera è l’intelletto femminile anche se la narrazione della storia prende ispirazione da un testo sull’anoressia (L’anoressia. Storia, psicopatologia e clinica di un’epidemia moderna di Ludovica Costantino). Di qui si dipana un lungo excursus storico (2500 anni) in cui viene affrontata appunto la donna.
A partire dall’Antica Grecia che aveva penalizzato il sesso debole perché irrazionale, passando dal Cristianesimo che l’ha resa all’opposto donna e madre premurosa. E ancora: l’Inquisizione, l’Illuminismo, la Rivoluzione Francese e l’ ‘800.
Le Preziose affronta la questione femminile con una forte componente emotiva. In questo senso l’empatia con lo spettatore viene sottolineata e potenziata attraverso le musiche e le percussioni, che bene si combinano con le espressioni delle voci e dei volti femminili rappresentati sulla scena, approfondendo abilmente quest’opera corale altrimenti un po’ stonata.
Missione della regia riuscire ad armonizzare i diversi elementi e le diverse forme artistiche che comprendevano la pièce, peccato per la recitazione delle attrici non sempre in sintonia con l’opera.
Gabriella Radano
Gabriella Radano, Le preziose, martelive, martemagazine, Piccolo Eliseo, rubrica teatralmente, teatro