Absoluteblack, absolutely dark!
[STREAP- TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]
Anche se di solito non presto molto interesse per le fanzine, sebbene ammetto che alcune sanno davvero sviscerare con un sano spirito critico e una rara competenza quegli argomenti che appassionano i lettori di fumetti, non ho potuto fare a meno di sfogliare incuriosito il primo numero di Concrete.
Ad incuriosirmi è stata l’associazione tra il nome della rivista, che richiama un celebre fumetto di Paul Chadwick di cui dovrò assolutamente parlare prima o poi, e l’eroina che ammiccava dalla copertina, la diafana Rigel, la vampira ideata da Elena de’ Grimani che pare stia per tornare in una nuova incarnazione, editoriale naturalmente. La lettura della fanzine mi ha in realtà permesso di scoprire il gustoso materiale che sta producendo una piccola ma già promettente realtà del nostro mercato, l’Absoluteblack. Per saperne di più su ciò che ribolle nel calderone della casa editrice più gotica e dark del momento, abbiamo rivolto qualche alla mente dietro il progetto, Luca Belloni.
Ciao Luca, il nome della tua etichetta è già un programma. E mantiene quel che promette, vero?
L’ Absoluteblack è una piccola realtà editoriale indipendente. Ci occupiamo prevalentemente di fumetti, anche se in futuro vorremmo ampliare la nostra offerta anche ai libri. Nella fattispecie, produciamo e distribuiamo fumetti dark, o comunque di “estrazione” oscura.
Vi rivolgete soltanto a lettori in cerca di brividi horror?
Il nostro è un piccolo catalogo, che può però rivolgersi a tipi diversi di lettori, infatti le nostre produzioni si differenziano per il tipo di approccio alla lettura che ognuno ha. Amate le atmosfere manga dark spruzzate di un briciolo d’horror? Allora il fumetto adatto a voi è sicuramente Il cimitero dei bambini addormentati, una miniserie di 4 numeri disegnata da Samanta Leone, arrivata finora alla terza uscita.
Le copertine di questa serie sono davvero inquietanti. Invece gli interni, anche se oscuri come richiesto dalla trama, sono in parte mitigati da una certa morbidezza del tratto. Qual è la storia?
I protagonisti sono tre bambini, capeggiati da Neve, una “gothic lolita” con poteri paranormali. La storia si svolge quasi interamente in un vecchio cimitero abbandonato, nel quale dovranno cavarsela sfidando una forza oscura. Lo consiglierei perché è la nostra produzione di maggior successo nonché quella che ci ha permesso di farci conoscere come etichetta. Se siete amanti delle atmosfere oscure e del tratto simil manga, è il fumetto che fa per voi. Dal secondo episodio poi raddoppiano le pagine, raddoppia la qualità dei disegni, raddoppia l’angoscia profusa nella storia. Un fumetto dark italiano, realizzato in stile manga occidentalizzato, che non lascia indifferenti i lettori e infatti guadagna estimatori mese dopo mese.
Quali sono invece gli altri vostri titoli?
Ai tanti amanti di Dylan Dog che non vogliono abbandonare il tratto simil bonelliano, conviene provare Stella del mattino, una storia adulta e cruda, tanto che la drammaticità degli avvenimenti lo fa consigliare ad un pubblico decisamente più adulto.
Per la violenza della storia o per la presenza di argomenti controversi?
Beh, il protagonista è un montatore di film hard, che vive alla giornata tra alienazione e follia. La sua vita verrà sconvolta dopo la visione di un filmato esoterico scaricato per caso dalla rete; si troverà suo malgrado a lottare per la vita, minacciato dagli adepti di un culto segreto. Stella del mattino è violento, sessista, crudo, esoterico…Niente compromessi: davanti al limite, gli autori premono sull’acceleratore trascinando il lettore in un vortice di deliri psicosessuali. Direi che se ne (s)consiglia la lettura ad un pubblico (im)maturo, ecco.
Anche in questo caso lo scrittore della serie sei tu, ma cambia l’artista che da vita alle tue fantasie nere.
Sì, Stella del mattino è disegnato da Luca Piersantelli, in arte Pierz, giovane talento emergente del panorama fumettistico italiano. Ha saputo rendere benissimo le atmosfere noir che cercavo, con un tratto spettrale e nerissimo per l’appunto, che rende davvero penetrante ogni singola tavola.
Sicuramente non possiamo affermare che il colore abbondi nella vostra produzione, visto che anche l’ultimo titolo in catalogo è stampato in un fulgido bianco e nero…
Vero, anche se è diverso dagli altri. Bianca di Gabriele Cerruto Costa è una avventura pagana completamente acquerellata, con una particolarità sconvolgente: è muta! Cioè, non ci sono ballons né didascalie. La storia segue fedelmente le gesta di Bianca, bambina senza bocca, custode di un grande segreto karmico, e la scelta di eliminare i suoni disegnati è dettata dal desiderio di far sì che sia la natura stessa a parlare attraverso gli occhi di Bianca, e per ora non occorre altro per entrare nel mondo bianco e nero di Lamina. Io vi invito a lasciarvi cullare dai riti propiziatori di questa piccola incarnazione degli Dei, nel primo rituale: l’evocazione dell’inverno!
Inoltre, per qualsiasi informazione sulle nostre produzioni o per parlare con gli autori presenti sul nostro forum, vi rimando al nostro sito principale: www.absoluteblack.net.