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Percorsi dell’anima

evakent
[L’ILLETTERATA] 

evakentHo aperto la prima pagina di Sotto lo stesso cielo e mi sono lasciata travolgere come sempre da dediche e citazioni di apertura (chissà perché ogni volta tento di capire da queste che tipo di libro mi ritroverò a leggere): confesso che sono rimasta perplessa, l’accostamento tra Benigni, Vasco Rossi e Nietzsche è stato troppo anche per me.

Ho cominciato a leggere con la fretta di chi deve recensire un libro ed ha poco tempo, ed è andata avanti così per almeno un paio di giorni e 50 pagine: mi sembrava di leggere da una barca, dove i confini tra mare e cielo sono parecchio confusi e dove tutto ondeggia, anche le idee. Poi qualcosa è cambiato, la fretta si è trasformata in curiosità, e la curiosità in furia cieca, proprio come quando un libro mi afferra l’anima e mi trascina dentro alle sue pagine di inchiostro per non lasciarmi più fino alla parola FINE.

Christian Bergi, classe ’85, alla sua prima prova letteraria (con la Fermento Editore nella C.Bergi-sotto-lo-stesso-cieloCollana Percorsi dell’Anima), ci propone un romanzo davvero stupefacente, sia per la struttura che per l’intensità dei personaggi e degli eventi, che crescono di pagina in pagina. Il perno su cui si basa la vicenda è quello di un Destino dispettoso (o rispettoso) che mischia le carte in tavola e le distribuisce senza un apparente filo logico, scoprendo poi invece un gioco di vite inesorabilmente e indissolubilmente legate tra loro. La IV di copertina cita: “non sapevo se fosse stato inopportuno intromettermi nella sua serata, ma poi ho trovato miracoloso essermi intromesso nella sua vita“. E forse il vero riassunto, la vera anima del romanzo è proprio in queste parole.

Riccardo è un uomo con un peso enorme nel cuore, dovuto ad un passato misterioso che non gli dà pace. Ilaria è una ragazza di appena diciotto anni, che si lascia travolgere dal primo “presunto” amore e dalle esperienze che la sua età le regala. Più di anno di vita raccontato da queste due voci, tra Roma e Londra, incrociandole con quelle degli altri personaggi: Kiko, Karoline, Giulia, Antonio, Marcello e Patrizia. Un anno di cambiamenti, rivelazioni, decisioni importanti, ricordi e incontri più o meno casuali, che incrociando le strade di queste persone segneranno le loro vite in maniera indelebile. Sotto lo stesso cielo è amore, dolore, paura, conforto, rinascita e morte, è un romanzo drammatico, ironico, emozionante, ma soprattutto intricato e sorprendente, che lascia senza fiato fino al colpo di scena finale. E’ il racconto di una catarsi, di un cambiamento necessario che dal caos iniziale produce poi una stella danzante (Nietzsche docet…), un romanzo che forse vuole insegnare ad essere vigili sulle situazioni che ci circondano, perché tutto può cambiare da un momento all’altro e l’unica cosa veramente importante è saper riconoscere le occasioni che la vita ci offre.

Forse la vostra occasione è quella di non perdere proprio la presentazione di questo volume che avverrà il 28 maggio al Tuma’s Book Bar (via dei Sabelli 17 a San Lorenzo), nell’ambito della manifestazione LetteraturaViva (casa MArteLive). Con lui avrete anche l’opportunità di ascoltare i lavori di Francesca Capitoli, che presenterà il suo libro di poesie Voce di Gola, e di Federico Fiume.

In fondo le parole scritte sono da sempre un percorso dell’anima tra le idee… 

Christian Bergi, Sotto lo stesso cielo, Fermento, pag 297, € 15,00

evakent.74@gmail.com

Christian Bergi, Fermento, letteratura, libri, martelive, martemagazine, Sotto lo stesso cielo

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