Il vinile di tendenza
[DIMODA&DEMODE’]
Non è impresa facile al giorno d’oggi fare colpo su una ragazza, magari al primo appuntamento. I ragazzi lo sanno bene che inviare fiori a casa o organizzare una cenetta romantica in un ristorante alla moda, non basta più, anzi si rischia addirittura di cadere nel banale. Allora la ricerca dell’originalità innanzitutto diventa per molti una priorità imprescindibile.
A volte basta poco e rispolverare il vecchio giradischi dei genitori, abbandonato in soffitta tra i ricordi sepolti dalla polvere è un’idea niente male.
Sì proprio così, il fascino del 33 giri potrebbe avere un appeal inimmaginabile, una vera sorpresa!
Anche perché la corrente vintage che impazza in ogni dove esige un ritorno alle origini anche nei gusti musicali, pare che sia considerato molto glam.
Certo che in una società dell’usa e getta, del virtuale e dell’effimero, il fascino al tatto del vinile è una vera e propria rivelazione di gusto, riassaporare la musica come si faceva una volta. Tradizione e semplicità sono molto più cool di quanto immaginiate. Mistero della psiche umana, riascoltare pezzi in vinile ha tutto un altro suono, un altro calore, un altro ambient, vi assicuro che il vinile ha davvero il suo perché… A riprova del fatto, l’acquisto del vinile non riguarda solo appassionati e collezionisti, ma anche teenager, i quali stanno riscoprendo il fascino del “supporto acetato” in totale controtendenza con la diffusione di massa dell’MP3.
Pare sia scoppiata davvero la febbre del vinile, un virus che sta contagiando tanti musicofili rapiti da questo oggetto fisico ben definito con le sue dimensioni, l’atwork delle copertine e il fascino della sua storia a dispetto di un formato, quello attuale, sempre più freddo.
È un prodotto di nicchia che di sicuro dona a chi ne usufruisce una personalità originale, di controtendenza, assolutamente chic!
Diciamo allora che stiamo assistendo alla nascita di una vera e propria nuova tendenza e le vendite crescenti sia che si tratti di dischi usati, che di ristampe nuove di zecca di titoli storici e non, ne sono la testimonianza.
Avere nella propria camera un 45 giri, con una bella collezione personalizzata di vinili pare sia veramente cult, non una volontà conservatrice di mantenimento refrattario delle vecchie tecnologie, ma una nuova affezione ad un sapore artigianale che emoziona “in tutti i sensi” dando valore e un sapore affascinante alla musica.
Il particolare “rumore dei silenzi” tra un brano e l’altro, il posizionamento manuale della puntina e il roteare di uno strumento che produce senza dubbi suoni più avvolgenti più di ogni altro mezzo tecnologico in commercio, è questa sicuramente la forza del 45 giri, il mito del vinile, così carico di forza e valenza comunicativa, simbolo implicito di un’identità sottoculturale, l’appartenenza ad un dato stile di vita (Mick Jagger soleva andare in giro per strada portando i dischi preferiti sottobraccio…stile mods).
Una collezione di dischi in vinile è molto più personale, è qualcosa da mostrare, ci si può vedere dentro l’animo di una persona che siamo sicuri saprà apprezzarlo…