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Ali in catene: teatro e donne recluse

[TEATRO]

Raramente accade di sentir narrare storie di donne, di donne senza via d’uscita, tra gli angoli silenziosi e le mura spesse di una prigione, dove la vita sembra fermarsi in un limbo dalle tinte rosso inferno, dove la droga la solitudine e l’emarginazione sono al centro di un luogo senza tempo, fuori dalla realtà eppure così crudelmente reale.


Dal progetto europeo, Movable Barres, organizzato dal Centro Europeo Teatro e Carcere, in giro per le carceri d’Europa (da San Vittore a Rebibbia, da Barcellona a Berlino), nasce la voglia e il desiderio di raccontare in modo crudo e onesto storie di donne detenute, di vittime di una società di immigrazione e mafia, di personaggi allo sbando. Le stesse donne a cui lo spettacolo è stato per la prima volta presentato nel carcere di San Vittore e che proseguirà in viaggio a più tappe tra Roma e in Europa.

Tra le note e la poesia di Fabrizio de Andrè, eseguite in modo raffinato da Juri Aparo, psicologo di San Vittore che tramite le canzoni del cantautore genovese cerca di entrare con delicatezza nella vita dei detenuti, in un nuovo percorso artistico all’insegna dell’autodrammaturgia e dei testi come materia di nuova creazione musicale e teatrale, si muoveranno le protagoniste dello spettacolo Gilberta Crispino, Donatella Massimilla, Francesca Romana Nascè, dirette dalla stessa Donatella Massimilla, e a fare da sfondo dalle immagini di repertorio di anni di “lavoro teatrale recluso” curate da Fabio Giorgetti.

E se un grande cantautore come Fabrizio De Andrè (il progetto è sotto al patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè) ha apprezzato un progetto ambizioso e coraggioso come quello che nei prossimi giorni, dal 5 all’8 febbraio ad “Accento Teatro”, approderà a Roma: Princese. Diario di bordo, memorie di teatro e carcere: sezione femminile, è difficile non essere catturati dalla curiosità e dalla voglia di entrare in qualcosa di nuovo e forte che ci parlerà di vita e sofferenza,di speranze e delusioni,di voglia di rivincita e paure, della vita di tutti noi: “anime salve in terra e in mare/ sono state giornate furibonde/ senza atti d’amore /senza calma di vento/solo passaggi e passaggi/ passaggi di tempo/ore infinite come costellazioni e onde /spietate come gli occhi della memoria /altra memoria e no basta ancora /cose svanite facce e poi il futuro/i futuri incontri di belle amanti scellerate”.

Accento Teatro, Via Gustavo Bianchi 12/A (Testaccio)
Dal 5 all’ 8 febbraio h 21.00
Biglietto unico 10,00 euro
Per info e prenotazioni 06.57.28.98.12
www.cetec-edge.com
www.trasgressione.net

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