Il jazz di Bosso per Nino Rota: Enchantment
ROMA- 16 dicembre 2011. Metti assieme un’orchestra di quaranta elementi (i-Orchestra) e sfrutta la magia delle sette note per accostare loro un quartetto in puro stile jazzistico. La tromba è quella di Fabrizio Bosso e le composizioni indimenticabili sono quelle di Nino Rota, grande compositore di colonne sonore.
L’incantesimo finale è Enchantment, progetto unico, intreccio ramificato tra il jazz e la contemporanea. Richiami monografici delle opere più belle di Rota, dove le musiche realizzate per alcune delle pellicole che hanno fatto la storia del cinema, rinascono dall’estro creativo del maestro Stefano Fonzi. “Ha fatto tutto Stefano, ha inviato una e-mail e fatto ascoltare alcune mie performance tramite YouTube” – dice Bosso in diretta su Rai Radio 1 per “Invito Personale”, la trasmissione dedicata alla musica di qualità a cura di Gianmaurizio Foderaro. “Poche ore dopo, – prosegue il giovane trombettista torinese – è giunta la risposta della London Simphony Orchestra, che ha accettato di lavorare a questo progetto”.
Nella Sala A di Via Asiago a Roma, si ripete così l’incantesimo. In onda con la voce di Simonetta Zauli si apre un’ora di concerto interrotto solo da ripetuti applausi, che rivelano quanto il pubblico si stia avvicinando al suono delle “blue note”.
Da “Otto e mezzo” scritta per il film di Fellini alla composizione per “Romeo e Giulietta”, colonna sonora dell’acclamato film di Zeffirelli. C’è spazio per l’improvvisazione propria del jazz e c’è spazio per innescare un connubio d’eccezione con la musica contemporanea, dove i quaranta elementi dell’orchestra riportano al tema portante di ogni singola esecuzione in continuo equilibrio. “Non è stato facile – dice Fabrizio Bosso – seguire una costante interpretativa tra i ritmi sincopati del jazz e le note classiche”.
E così il progetto suona dal vivo fino alla fine con le musiche rivisitate di “Amarcord” onirico e autobiografico film del Maestro Federico Fellini, sino alle più belle creazioni come “Il Gattopardo” di Visconti, “La Strada” sempre di Fellini e il tema tratto da “Il Padrino”, di Francis Ford Coppola. Il progetto porta con sé anche due tracce in più: un inedito scritto dallo stesso Stefano Fonzi che dà anche il titolo al disco e un rarissimo brano dello stesso Nino Rota che il maestro ha composto nel 1976 dal titolo: “Ragazzo di borgata” ed edito solo su 45 giri.
Il progetto Enchantment ha visto la luce in un disco digitale che è stato inciso niente poco di meno che negli studi che furono dei Beatles, ovvero gli Air Studios di Abbey Road, in quel di Londra assieme alla London Symphony Orchestra. “Sono dei grandi professionisti, – dice ancora Bosso ai microfoni di Radio 1 – già abituati a lavorare in una chiave più pop con musicisti come Sting e Peter Gabriel, che hanno preso a cuore il progetto. Un giorno”, racconta il trombettista, ”abbiamo finito di registrare prima e abbiamo detto che erano liberi, potevano andar via. Ma loro hanno iniziato a rumoreggiare con le bacchette, volevano continuare a suonare”.
Line Up:
Fabrizio Bosso tromba, filicorno
Claudio Filippini pianoforte
Rosario Bonaccorso contrabbasso
Lorenzo Tucci batteria
London Symphony Orchestra
Direzione, M° Stefano Fonzi
Federico Ugolini
Foto di Valentino Lulli
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