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Salvador Dalí – Il sogno si avvicina

Dal
[ARTI VISIVE]

DalMILANO- Milano ritorna al sogno, all’anticonformismo, al surrealismo. Dopo 66 anni torna infatti ad aleggiare sotto la Madonnina lo spirito e il genio di Salvador Dalí, che proprio ad ottobre 1954 fu ospite con una personale nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano.

Una sala che gli fu di ispirazione proprio per creare la sua casa-museo di Figueras, sede della Fondazione Gala-Salvador Dalí (www.salvador-dali.org). Per l’occasione l’architetto Oscar Tusquets Blanca, amico e collaboratore di Salvador Dalí, ha ricreato nell’allestimento proprio la celebre sala Mae West creata insieme al maestro.
La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale con 24 ORE 7.Venere_con_tiretti_1936-1964Cultura – GRUPPO 24 ORE in collaborazione con Unipol Gruppo Finanziario e con il sostegno dell’Ente del Turismo Spagnolo in Italia, porta davanti al pubblico oltre 50 opere di Salvador Dalí, che indagano in modo approfondito il rapporto tra pittura e paesaggio.
Come egli stesso disse: “dopo essere incantato dallo spettacolo del tuo paesaggio prediletto […] ti ordino di non rivederlo più […]deve rimanere sepolto nella tua memoria”.
L’esame del rapporto tra il maestro e il paesaggio ci parla del legame di Dalí con la pittura rinascimentale italiana, il surrealismo e la metafisica, in un processo che, secondo il curatore Vincenzo Trione, porta il pittore dal caos dell’inconscio al silenzio.
Sono quattro le sezioni che compongono la mostra:
1. Paesaggi storici: guardare dietro di sé e intorno a sé. Emerge qui il rapporto dell’artista con il passato come La Venere di Milo con tiretti (museo Boymansvan Beuningen di Rotterdam), o le tele dedicate a Velaquez. Poi è la storia contemporanea ad irrompere sulle tele che parlano di guerra, morte e distruzione.
2. Paesaggi autobiografici: guardare dentro di sé. Siamo nel clou del Surrealismo: Dalí si dedica a inconscio, introspezione e alla ricerca di sé. Trova qui la sua degna collocazione la celebre Stanza di Mae West.
3. Paesaggi dell’assenza: guardare oltre se stesso. La figura umana evapora, si scioglie: resta solo il paesaggio. La Stanza del Vuoto è il punto di arrivo dove la pittura di caos si trasforma in pittura del silenzio.
L’inquietudine lascia pian piano il posto all’astrazione, testimoniata ne Il rapimento di Europa (conservato a Figueras), l’ultimo olio dipinto dall’artista prima della morte, nel 1983.
4. Epilogo, con una sintesi che parla di richiami classici, memorie rinascimentali, atmosfere metafisiche e iconicità pop. L’esposizione si chiude con un inedito cortometraggio “Destino”, del 1946, cui Salvador Dalì lavorò per Walt Disney. Le sue forme, fissate nelle tele, prendono vita e movimento sullo schermo. Un lampo, una visione, la preveggenza del grande maestro che intravede nell’animazione un mezzo potente di diffusione culturale.

8.Il_viso_della_guerra_1940-41INFOLINE e PREVENDITA: tel.: 02 54913 www.ticket.it /dali, www.ticketone.it
ORARI: Da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle 19.30
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima.
BIGLIETTI: Intero € 9,00
Ridotto  € 7,50
Ridotto speciale € 4,50
Prevendita scolaresche € 1,00 a persona
Gruppi organizzati € 1,50 a persona
AUDIOGUIDE: Adulti: € 5,00
Auditour bambini “Dalì a qui: il labirinto”: € 4,00
Per informazioni e prenotazioni scuole, gruppi, visite guidate:
Ad Artem (www.adartem.it), tel. 02 6597728 – 02 6597728, fax 02 6599269, info@adartem.it.

Catalogo a cura di Vincenzo Trione, con testi anche di Montse Aguer, Paolo Bertetto, Robert Storr, Oscar Tusquets Blanca, Catherine Millet, Bruce Sterling, pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE è in vendita al bookshop della mostra a € 35,00.

Amanda Ronzoni

DIDASCALIE IMMAGINI
© FUNDACIÓ GALA-SALVADOR DALÍ, Figueres, by SIAE 2010
1. Smaterializzazione del naso di Nerone, 1947
Olio su tela, 76,5 x 46 cm
Salvador Dalí
© Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, by SIAE 2010
7. Venere di Milo con tiretti, 1936-1964
Scultura
Salvador Dalí
8. Il viso della guerra, 1940-41
Olio su tela, 64 x 79 cm
Salvador Dalí

Amanda Ronzoni, arti visive, martelive, martemagazine, Milano, News, Palazzo Reale, Salvador Dalì

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