Dal MArteLive al Tg 1: ritratto di famiglia
A distanza di poco più di nove messi eccoci di nuovo a parlare di lei. Cantautrice dalla voce graffiante e intensa, elemento di spicco dell’underground italiano, Giulia Ananìa insieme all’ormai inseparabile Lidia Ravviso, regista di entrambi i suoi videoclip (Il cigno e Ritratto di famiglia) è ora anche vincitrice della sezione videoclip all’edizione 2010 del MArteLive.
Giulia eccoci di nuovo qui a parlare di te. E’ stato un anno denso. Raccontaci…
GIULIA: Un anno molto intenso. Oltre la realizzazione del videoclip e dell’ arrangiamento (assieme a Gatti e Sinigallia) di “Ritratto di famiglia (1984)” il brano è stato presentato a SanremoLab dalla Universal ed è arrivato tra i finalisti del 2010.
Inoltre ho suonato tantissimo in tutta Italia con la mia band Le Casepop e scritto tanti nuovi brani (spesso in collaborazione con un altra bravissima artista, Marta Venturini). In un momento piuttosto difficile della mia vita, questa estate, poi è arrivata la proposta di un contratto editoriale di esclusiva per la Warner Chappel. Una enorme soddisfazione. Sarò autrice anche per altri artisti ben più importanti di me e spero anche per il teatro e per il cinema. Nella vita ho sempre pensato di saper fare bene solo una cosa: scrivere.
Quindi è davvero un sogno per me poter vivere di quello che di più amo fare.
Innanzitutto Giulia, come è nato il tuo incontro con il MArteLive?
GIULIA: MArteLive per una persona che come me vive appieno l’offerta culturale romana, è una realtà imprescindibile in cui mi sono imbattuta sin dalle prime edizioni. Credo sia una bella opportunità per i giovani parteciparvi è un concorso attivo e al contempo uno spettacolo.
Giulia il tuo lavoro continua a ricevere forti consensi di pubblico e di critica e questa deve essere una grande soddisfazione. Come è stato vincere la sezione videoclip al MArteLive sia per te che per Lidia?
GIULIA: Sono felicissima di questa vittoria. Il videoclip di Ritratto di famiglia secondo me è un piccolo capolavoro, un esempio raro di come si può realizzare un ottimo prodotto sul piano tecnico e emozionante sul piano stilistico, senza dispendi di budget, in barba alle politiche di sperpero della discografia! E poi questo videocip è esattamente come ho sempre immaginato il video di questa canzone. E tutto il merito va a Lidia Ravviso (e alla troupe) che sta continuando a fare bellissime cose, come il sorprendente videoclip di Clementino “La mia musica” che vi consiglio di vedere. Sono stata fortunata a lavorare con gente in gamba come Lidia e tutti i talenti che si sono prestati al mio video. Spero che questa vittoria sia un modo di ricambiare il loro lavoro.
LIDIA: E’ un bel riconoscimento, che ci ripaga di tutte le energie investite nella realizzazione di questo lavoro e ci spinge a continuare la nostra collaborazione.
Un videoclip, Ritratto di famiglia, ed una canzone intimista: il risultato è un montaggio che prende pezzi di presente, di passato e le mescola sapientemente insieme creando un effetto “seppiato” che stupisce e fa sentire come a casa. Come è nato questo progetto?
GIULIA: L’idea del video è nata dall’esigenza di evocare il senso di dolce nostalgia del brano. Io e Lidia eravamo molto confuse sulla direzione da dare al videoclip perchè ne avevamo girato prima un altro – molto faticoso – che poi non era piaciuto alla mia produzione e che non aveva soddisfatto neanche noi. Poi Lidia è partita per Milano e, casualmente, una domenica mattina alcuni suoi amici videomaker le hanno fatto vedere delle videocassette di materiale in Super 8 che avevano comprato a un mercato dell’usato. Da lì è partita tutta l’idea del nuovo video che racconta una storia d’amore – quella dei miei genitori – prima che io nascessi , i loro sogni o meglio le loro illusioni. Ma racconta anche l’Italia degli anni ‘80, la strage di Piazza Bologna, i Mondiali di Calcio, la purezza e la voglia di emancipazione. Il video segue passo passo il testo con grande rispetto.
LIDIA: Il progetto di questo videoclip è stata denso di difficoltà. La ricerca sul materiale di repertorio girato su pellicola Super 8 è stata la chiave di volta di un lungo ragionamento che abbiamo fatto sul linguaggio più adatto alla realizzazione del video. Siamo entrambe soddisfatte del risultato. Credo che il video rispecchi l’atmosfera della canzone e interpreti senza banalità anche gli aspetti più romantici del testo. Un ringraziamento speciale va a Giulia Vallicelli, che mi ha fatto scoprire il mondo del Super 8 e mi ha dato alcuni dei suoi emozionanti filmini, scovati nei mercatini milanesi.
Dal MArteLive al Tg 1. Parlaci di questa esperienza e di cosa ha rappresentato per te e per voi questo ritorno di immagine.
GIULIA: Devo ringraziare il critico musicale Leonardo Metalli che cura la rubrica TG1 Note. Si è accorto del videoclip e ha deciso di passarlo: per noi un’ottima occasione di visibilità!
LIDIA: Io non guardo molto la TV, sono una ‘web addicted’. Comunque sia sono contenta dello spazio che ci è stato dato, il brano musicale merita di essere conosciuto da un pubblico più ampio.
Lidia riesce ad interpretare al meglio le tue espressioni musicali. Il sodalizio tra di voi ha già ricevuto forti consensi con Il cigno che, ricordiamo, nel giro di poco tempo sul web ha ricevuto migliaia di visualizzazioni. Come vi siete incontrate? Cosa avete in comune?
GIULIA: Io e Lidia ci siamo siamo conosciute bene durante l’organizzazione del LADYFEST2009 (www.ladyfest-roma.noblogs.org). Ho sempre apprezzato molto il suo lavoro di videomaker e di vj, mi è sempre piaciuto il suo immaginario – visionario, trovandolo affine con il mio modo di scrivere e con le mie immagini poetiche.
LIDIA: Io e Giulia ci siamo incontrate durante la preparazione delle quatto giornate del ‘Ladyfest’, una rete indipendente di artiste che si muove a livello internazionale dal 2001 e che, due anni fa, è approdata anche a Roma. Ci siamo conosciute quindi in un contesto ricco di stimoli e scambi, sia dal punto di vista umano che artistico. Siamo diventate amiche e da lì a poco è nata l’idea di fare un video insieme. Cosa ci accomuna? Credo una forte curiosità per tutto ciò che attraversa il pianeta terra e, nello specifico, il mondo dell’arte. Siamo entrambe molto testarde, però lei è più dolce e paziente di me!
Avete in mente di realizzare altri progetti insieme?
GIULIA: Ora abbiamo in cantiere, insieme ad altre persone, un bel progetto teatrale su una tematica che ci sta molto a cuore e che spero un giorno vedrà la luce.
LIDIA: Si certamente! Anzi, abbiamo appena cominciato a lavorare alla realizzazione di un grande sogno di Giulia: portare in scena un musical sui migranti. Giulia ha già scritto delle canzoni bellissime sul tema e abbiamo dei collaboratori preziosi e speciali pronti a mettersi in gioco insieme a noi. E più in là, chi lo sa, sforneremo un altro videoclip…
Lidia, tu invece a cosa stai lavorando ora?
LIDIA: Attualmente sto facendo diverse cose, tra cui la realizzazione di due videoclip e la finalizzazione di un documentario sui trombettisti rom del Festival di Guča. Un progetto in cui, ancora una volta, la musica ha un ruolo fondamentale.
Giulia, Lidia in bocca al lupo ad entrambe e, visto che abbiamo avuto il piacere di incontrarvi già ad inizio anno e di ritrovarvi ora, speriamo che la nostra presenza nelle vostre carriere sia un segno di buon auspicio. Grazie!
Edyth Cristofaro
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