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Gli dèi nella street art di Pixelpancho alla Galleria Varsi

E se nel futuro fossimo tutti dèi?

Pixelpancho, l’artista torinese dalla formazione accademica valenciana, presenta la sua personale visione dell’uomo del domani alla Galleria Varsi di Roma.

 

Il giovane artista, nato a Torino nel 1984, è stato introdotto all’arte grazie alle lezioni di pittura del nonno e ai viaggi in Spagna che gli hanno permesso di perfezionare e interiorizzare tutte quelle tecniche che lo hanno portato oggi a colorare con le sue opere le strade delle principali città europee.
Dal mondo rappresentato nei suoi murales, in esposizione dal 19 febbraio al 3 aprile, emerge un’immagine forte, a tratti profetica, in cui i robot e il decadimento umano si fondono in un tutt’uno di perfezione artistica e desiderio di immortalità.

Se il sogno di ogni artista è quindi quello di essere ricordato nei secoli grazie alle proprie opere, Pixelpancho in questi lavori riesce a scardinare le barriere tra reale e trascendentale creando gli Androidèi, robot-dèi dalle forme umane che ambiscono all’immortalità.
Una metafora visionaria delle nostre paure. O delle nostre speranze?

www.galleriavarsi.it

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