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Daniel Gonzalez, Super Reality

La mostra si chiama SUPER REALITY, presenta oggetti fantastici, ricoperti tutti di pailettes ma utilizzabili, protagonisti del quotidiano, utili come deve essere l’arte contemporanea. Potete persino piantarci dei fiori e vederli crescere in un concetto a chilometri zero…

Il progetto di Daniel narra di uno spostamento di senso del materiale che più rappresenta, nel linguaggio Pop, il luccichio, l’effimero, la caducità e l’inutilità della moda quando questa viene intesa e interpretata come sostituzione della personalità a vantaggio dell’apparire, invece che medium di espressione, comunicazione e affermazione della personalità stessa.

La mostra apre martedì 19 maggio a Roma, presso la Galleria di Valentina Bonomo che con il Pop ci lavora da sempre. Barese di nascita, romana di adozione, Valentina conosce perfettamente il senso e il valore dell’ironia creativa. D’altronde l’ironia l’ha riportata Duchamp sulla scena, come mezzo di indagine delle derive sociali, e abbiamo visto quanta influenza ha avuto sul mondo. E l’hanno riportata grandi attori italiani, soprattutto meridionali e romani, che l’hanno portata nel mondo come bandiera identitaria dell’intelligenza italiana… Tutti i nostri Oscar sono andati a registi e attori che dell’ironia, colta e raffinata, hanno fatto la loro cifra stilistica. Fellini e Sorrentino, Benigni e Salvatores, per citarne alcuni tra i più recenti.

Badate bene, qui non si tratta di Kitsch, oppure sì, ma la radice culturale del linguaggio di Daniel è il Pop quello vero, latino, figlio di Eduardo e Totò, Sordi e Gassman, Cattelan e Koons. Creare dei dispositivi di senso che sono paradossi immaginari e, con questi oggetti, denunciare i paradossi della società reale, è il mestiere degli italiani, da sempre.

Daniel è nato in Argentina ma ha vissuto in Italia per anni. Ancora ci vive, dopo lunghi soggiorni a Berlino e a New York dove, come vedete dalle immagini, ha pervaso la città di cultura e paillettes, strumenti di aggregazione gioiosa e giocosa ma non per questo meno profonda. In Germania e in America gli artisti sono compresi, per questo ci vanno i più grandi del mondo. In Germania e in America sono comprese tante cose; l’IVA innanzitutto, perché se ne capisce il valore e lo si tratta con intelligenza, non come uno strumento di punizione. D’altronde Iva è l’unica donna compresa….

Perché le paillettes? Daniel ne cuce circa 18mila per ogni opera, per cui sembra uno scherzo invece il materiale usato nasconde un concetto altissimo di lavoro, creatività, espressività ai massimi livelli. Codici identitari di un’Italia che lavora SOLO DOPO AVER IMMAGINATO. Quelli del “fare” che vanno tanto di moda, dimenticano che senza immaginazione non esiste fare che sia utile quindi duraturo, solido quindi remunerativo, serio quindi permanente.

Gli slogan degli anni ’90 sono morti in tutto il mondo tranne che in questo Paese diventato serioso per convenzione, paura, inadeguatezza di una classe dirigente che dietro l’apparire nasconde un vuoto assoluto, profondo, colmabile solo dall’arte e dagli artisti. Come fu per il Rinascimento; se qualcuno si interrogasse sul perché lo chiamarono così già saremmo un passo avanti…

Ed è esattamente questo il punto: il senso critico smarrito. L’arte, lo sapete meglio di me, sviluppa senso critico e pensiero laterale, a patto di averne di propri e di non nutrirsi di luoghi comuni e retorica pre elettorale. Ma il senso critico, dopo un po’, risulta noioso, pesante da sopportare dopo i problemi quotidiani che abbiamo tutti. Pur nella sua assoluta necessità, il senso critico risulta un peso, spaventa e paventa solitudine. Ecco perché interviene l’ironia, la leggerezza, la superficialità che indaga in profondità pericolose senza svegliare i mostri….

Finito il sermone. Ci vediamo Martedì 19 maggio da Valentina Bonomo a Roma in Via Portico d’Ottavia 13 in fondo al cortile.

La galleria è nel Ghetto (che non è un gatto pugliese emarginato ma un bellissimo quartiere ebraico in pieno centro…)

Sul mio profilo Facebook potete vedere le immagini della straordinaria performance di Daniel Gonzalez giovedì scorso nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia, e seguire tutte le nostre attività attraverso le immagini che, spesso, narrano ed esprimono molto più di tante parole.

Life is an Artitude.

Saluti.

Francesco Cascino

arte, Daniel Gonzalez, galleria valentina bonomo, Moda, mostra

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