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B

Dal “nostro” Dizionario musicale. B come bemolle. Il bemolle (♭) è un’alterazione musicale che indica l’abbassamento di un semitono della nota a cui si riferisce. La “B” nella musica antica corrispondeva alla seconda nota, e cioè al “SI” (si partiva dal LA) ed era l’unica nota che era possibile appunto “alterare”, trasformando la tonalità da maggiore a minore. “Molle” forse perché la forma della “b” ricordava una pancia “molle”, appunto, o forse perché quel suono era associato ad uno più grave, suonato con una corda meno tesa, molle. 

Il bemolle indica un abbassamento della nota a cui si riferisce, l’abbassamento di un semitono che svela però la sua parte più intima e profonda, e provoca a chi la ascolta uno stato d’animo d’abbandono e allo stesso tempo di riflessione. Nel pianoforte è quel tasto nero discendente dopo la nota, quel tasto nero che nella melodia dà subito il senso della introspezione, del tempo interiore, della ricerca, è una nota “trista”, mesta, quasi addolorata. La tonalità da maggiore diventa minore. Sentiamo quella corda più grave, la sentiamo vibrare proprio dentro la nostra cassa armonica. La percepiamo, la registriamo, la rievochiamo. 

Ecco, in un momento di corse e di appuntamenti, di comunicazioni 2.0 e di notizie lampo, tra immagini che vanno da un reality glitterato ad un talent sull’ultima trovata trendy, ecco che assistiamo inermi, quasi come fosse un film, ad un’ecatombe di uomini, le cui voci che non abbiamo sentito, e non sentiremo più, sono note che ci toccano e che risuoneranno per sempre nelle nostre anime. 

Questo editoriale, volutamente sintetico, è dedicato all’anima, soul, a quelle note che si imprimono nel cervello e arrivano nella pancia, a quelle note che ci fanno piangere, e oggi a quelle note di anime fragili, perse senza colpa né giustificazione, nel profondo del “nostro” mare. 

O.R.

bemolle, editoriale

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