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Glazed, la fotografia smaltata è un artEficio da Alecci e Di Paola

Omino Shiba-ok
[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

Omino Shiba-okTutto si scioglie sotto questo caldo asfissiante, sarà Caronte o forse Minosse. Quando ascolto le previsioni del tempo, come faceva mio nonno, non accontentandosi la mattina di aprire le finestre e anticipando alla sera prima le preoccupazioni per la pioggia o il caldo che gli avrebbe tolto il respiro il giorno dopo.
Mi sono sempre chiesta perché lo facesse, in fondo era inutile, bastava far passare la nottata. Adesso, invece, mi preoccupa eccome pensare di dover aspettare un autobus per quaranta minuti sotto il sole, reso più cattivo da una figura infernale a cui neanche un obolo basterebbe per concedermi un po’ di respiro.
Più si cresce, o meglio si diventa adulti, e più si capiscono le parole di quelle figure incartapecorite che erano i Ursula Persianinostri nonni, e mio nonno lo diceva sempre che il secchio della spazzatura a casa sua si riempiva molto meno e che tutta quella plastica gettata dopo un primo utilizzo era un mistero. Mio nonno che portava al lattaio la bottiglia di vetro perché gliela riempisse nuovamente!
Ma io pensavo che la guerra fosse finita e che ci si poteva risparmiare la fatica di andare in giro con una bottiglia vuota. La plastica era un’invenzione geniale che mio nonno non poteva capire, o forse eravamo tutti noi che non avevamo capito come riutilizzarla.
Ancora indecisi su dove collocare gli inceneritori, mentre in altri paesi dell’Unione Europea si procede a freddo con il trattamento meccanico biologico, c’è qui in Italia chi utilizza la plastica per realizzare oggetti di design, dopo le innovazioni stilistiche della Kartell, la nuova frontiera è quella di riciclare la plastica delle bottiglie colorate e trasformarla in oggetti unici.
A Roma, Alecci e Di Paola, realizzano effetti nuovi e assolutamente unici per decorare la casa di noi consumatori accaniti. Si tratta di una vera e propria magia, ecco perché il loro studio nel cuore del primo municipio, zona Cavour, si chiama Artefici d’interni.

Ursula Persiani1Lampade, gioielli e soprammobili di varia natura come fiori in un giardino tutto fatto di plastica trasformata, un modo per sperimentare a muoversi in una realtà contestualizzata con l’intenzione di trasformare con innovazione ciò che ha avuto già una primaria funzione.
La sperimentazione di Alecci e Di Paola è stata premiata con la partecipazione a Fast Forward Design, mostra dedicata al design ospitata fino al 19 maggio presso la Galleria d’Arte Sala 1 di Roma, un vero e proprio premio per il design sostenibile e soprattutto innovativo che ha coinvolto, non a caso, anche designer finlandesi all’avanguardia. Alecci e Di Paola, non fanno solo sperimentazione costruendo oggetti incredibili come il pianoforte a coda in cartone pressato, totalmente funzionante e smontabile, ma uniscono la creatività con l’arte, sua stretta sorella.
Lo studio ospita abitualmente mostre d’arte, fino al 30 giugno la plastica disciolta è stata la base della fotografia di Ursula Persiani.

Lo still life della Persiani è diventato ritratto di una scultura creata dalla stessa fotografa che entra in toto nello spirito dello studio, anche le cornici delle sue opere sono realizzate in legno riciclato ed è quasi una ferita vedere le immagini traslucide delle sue fotografie incastrate nella povertà del legno, una ferita che si può chiaramente inquadrare nella parola pop. I colori, la materia stessa e la denuncia fatta con la stessa ironia di Warhol, che è attualmente in mostra, fino al 9 settembre, presso la GNAM di Roma, sono state assorbiti e ripresi in modo originale dalla fotografia plastificata di Ursula Persiani.
Un mondo patinato, concreto sotto uno strato brillante diventa ironicamente drammatico in Glazed, piccole stampe Ursula Persiani2fotografiche, 25×25 cm in edizione limitatissima, che solidificano la semplice realtà di tutti i giorni e la colorano in modo insolito. Un nuovo trucco per patinare la realtà, nascondendo ma non troppo la stessa critica a questa. La Persiani ha in queste fotografie uno stile profondamente giocoso, se questa definizione può sembrare un ossimoro è perché spesso non si comprende che in un unico oggetto non esiste un’unica lettura, e che gli oggetti sono la nostra stessa rappresentazione della realtà. Quindi questa si può reinterpretare e vivere in modo diverso. Proprio secondo lo stile di Alecci e Di Paola.

www.alecciedipaola.it
www.ursulapersiani.com

Shiba

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