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Crisis Shake: La crisi non è mai stata così gustosa!

crisis shake
[TEATRO]

crisis shakeROMA- Un frullato sulla crisi ad alta digeribilità, e che non rimane per niente sullo stomaco, quello shakerato da Double Eventi al Teatro allo Scalo di San Lorenzo. Sono due gli spettacoli di satira politica: Cronaca di una crisi annunciata di e con Tiziano Turci, e Balena Kebab… di Damiano Torre. Due formule diverse che c’entrano l’obiettivo e che sensibilizzano le giovani generazioni a quello che realmente sta accadendo negli ultimi anni in Italia, e non solo.



Il primo è un monologo: pianoforte e voce che ci raccontano una teoria su come il popolo sia stato piegato dalla contemporanea società capitalistica, arrivando ben presto al quid della questione: eliminare la sovranità monetaria ad un popolo, per indebitarlo fino al collo. Debito e inflazione quindi le due cause della crisi, provocata volutamente da chi ci governa. Una teoria raccontata da un connubio voce e piano, che ha reso il tutto più digeribile, divertente e chiaro anche agli occhi dell’ascoltatore più inesperto e refrattario agli argomenti politici. Uno spettacolo di buon gusto frutto di uno studio politico, sociale e antropologico non superficiale, anzi attento ai minimi dettagli. Un accattivante Tiziano Turci che, con il suo ultimo lavoro ci racconta un altro viaggio, del quale ci rende partecipi trasmettendo il pathos e il senso dell’humor dell’alta satira politica.
E se protagonista della prima recita sono le teorie su come il tridente della democrazia è stato abbattuto, il secondo spettacolo ci racconta la storia di Davide Lago, un giovane come tanti vittima del precariato.
Balena Kebab…, un reading con musica dal vivo by Cremisi, la quale fa da colonna sonora a questa storia interpretata da tre attori: Daniele Fabbri, Giulia Vanni e Stefano Usai. Ognuno di noi può essere Davide Lago; ognuno di noi può essere colui che sceglie di essere ciò che non vuole pur di ambire al “posto fisso”, alla fatidica “pensione”; ognuno di noi si è ritrovato a far vacillare i propri sogni per piegarsi ai bisogni che la società capitalistica impone; ognuno di noi in fondo sa che ciò che farà nella vita molto probabilmente sarà diverso da ciò che si sarebbe voluto fare. Ma non per questo bisogna arrendersi, non per questo bisogna smettere di lottare e soprattutto di credere, perché se il nostro cuore lo vuole ci porterà verso ciò che più desideriamo, coi dovuti sacrifici, ma con soddisfazione  e pensione al seguito!

Manuela Rippa

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