Ancora Violapolvere
Noi del MArteMagazine sappiamo tutto di loro e continuiamo a sostenerli e a seguire la loro escalation verso il successo. Dopo la vittoria agli Hyundai Music Awards del 2011 e l’uscita del cd Spazi targato Universal reincontriamo i Violapolvere in una intervista tra il serio e il faceto.
Ripercorriamo le tappe: a Luglio del 2011 avete vinto gli Hyundai Music Awards come avete esultato (siate sinceri)…
LUCA: ero solo in casa quando ho ricevuto, a nome di tutta la band, la telefonata dagli uffici Universal che decretava il nostro successo. Ho urlato e saltato per un quarto d’ora – forse più – mentre chiamavo i ragazzi per informarli della vittoria.
GIACOMO: Ho appreso la “lieta novella” da Luca che era a dir poco esaltato, io con il mio proverbiale aplomb francese ho esultato con compostezza dentro di me.
IVAN: Ero in auto quando ho saputo della vittoria, non mi sono trattenuto ho abbassato il finestrino e gridato… GRANDI!
MAX: A dire il vero ero in giro e mi ha chiamato Luca che aveva in linea il Presidente della Universal che aveva bisogno di capire la nostra pregressa “posizione discografica”. Ricordo quel momento con grande trepidazione e un grosso sforzo di memoria per mettere in fila le risposte alle richieste di chiarimento.
Dopo 6 mesi è uscito il vostro primo singolo Rumore Bianco corredato da un bellissimo video acquistabile su I-Tunes, e poi finalmente ad Aprile l’album “Spazi”. In questi mesi cosa avete combinato?
M: E’ stato un bel periodo. Eravamo carichi e abbiamo scritto brani nuovi molto più freschi ed energici. Era nell’aria forse, ma l’idea di essere entrati in una scuderia discografica così importante ha sprigionato un’energia creativa più sfacciata.
L: da agosto scorso e per i mesi autunnali a seguire abbiamo lavorato sui missaggi e sul mastering del disco. Unitamente a questo abbiamo lavorato sulla nuova produzione musicale.
G: Siamo una macchina in continuo movimento, anzi direi un microcosmo. Anche quando occhi esterni potrebbero pensare che siamo immobili, in realtà stiamo combinando qualcosa, sempre pronti per un nuovo ”Big Bang”. Abbiamo scritto molte cose nuove che aspettano il loro turno e personalmente ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del video-making, proprio in seguito all’esperienza fatta con Rumore Bianco.
I: Principalmente ci siamo dedicati alla scrittura del nuovo disco.
Ecco e adesso che le radio mandano i vostri singoli (“Rosso”, la cover di Niccolò Fabi, è il secondo singolo uscito il mese scorso) e la televisione passa il vostro video, come è cambiata la vostra vita da rockstar?
G: non è cambiata molto, non mi fermano in strada per chiedermi autografi o foto (per fortuna!). Mi capita però che alcuni giovani colleghi musicisti siano incuriositi, e mi chiedano come funzioni il rapporto con una discografica così importante come la Universal.
I: forse è aumentata la concentrazione al progetto, ma in realtà continuiamo a proporre la nostra musica come meglio sappiamo fare e come abbiamo sempre fatto, con molta semplicità, credibilità e tanto entusiasmo.
M: nel nostro piccolo giro non eravamo “gli ultimi arrivati”, mentre alla Universal sì, altro che rock star! Grande umiltà e grande pazienza e la gavetta prosegue.
L: ci sono due fronti separati che, ad ogni occasione, rappresentano due voci distinte. Da una parte questa esperienza sta permettendo, a noi quattro musicisti, di conoscere un meccanismo così imponente come quello della produzione da parte di una Major. Dall’altra Il nostro pubblico mostra aspettative più elevate di quante ne riservasse prima. Sarà bello vedere come crescerà il nostro progetto e come si allineeranno i nostri successi con le richieste del nostro pubblico.
Quale canzone preferite dell’album e perché?
I: Rumore bianco, perché è il brano più rappresentativo dell’intero disco.
M: Rumore bianco, non tanto perché ho avuto la fortuna di esserne l’autore, ma perché ha un messaggio dentro sempre attuale: l’eterno bivio tra rimorso e rimpianto e la voglia di vivere e non sopravvivere.
L: Davanti ai tuoi dipinti di nero, la ballata del disco, è forse la storia più “emozionante” che raccontiamo. Ha rappresentato qualcosa di forte per me quando è stata scritta tanto che, anche oggi che la canzone si è trasformata in qualcosa di diverso rispetto a quello che sento, resta un bellissimo pugno nello stomaco.
G: Davanti ai tuoi occhi dipinti di nero, semplicemente perché parla di me.
Potete scegliere di aprire un concerto di un/una cantante/gruppo italiano quale scegliereste?
L: Francesco Renga.
G: Sting vive in Toscana, può essere scelto nel novero degli artisti? Seriamente direi che Niccolò Fabi è senza dubbio in cima alle mie preferenze, ma visto che questo “sogno” si concretizzerà a breve (il 15 Luglio a Nepi in occasione del Mission To Music 2012), mi piacerebbe aprire un concerto degli About Wayne, un gruppo di giovani ragazzi romani che, oltre ad essere molto bravi e preparati, ha capito che per poter chiedere alla musica bisogna dedicarle molto tempo.
I: Subsonica.
M: Niccolò Fabi. Immancabile nel mio iPod ed ogni volta sorprendente per intensità e profondità.
Isola deserta: cosa vi portereste se poteste scegliere 2 oggetti (superflui)?
G: Un computer che va ad energia solare full optional e una foto delle persone che “amo” (ammesso che non sia già sul desktop del mio computer).
I: Un paio di bacchette. Se il paio vale come un oggetto singolo allora direi due paia di bacchette.
L: carta e penna.
M: una lente di ingrandimento e occhiali da sole.
A cena con un personaggio che amate chi e perché? (non valgono i morti)
I: Carlo Verdone, mi ucciderei dalle risate.
M: Samuele Bersani. E’ poeticamente concreto.
L: Erri De Luca, una delle voce più intense della narrativa contemporanea.
G: Direi Luciana Littizzetto perché sarebbe capace di farmi sorridere e personalmente la trovo bellissima.
Quattro parole (o aggettivi) che esprimono ciò che odiate nel mondo…
M: ignoranza, ottusità, stare male, smettere di sognare.
L: demagogia, rivalsa, medicinali, fanatismo.
G: staticità, menzogna, violenza, superficialità.
I: La guerra, la fame, le malattie e chi muove i fili di tutto.
… e quattro immagini che vi ricordano che potreste anche amarlo.
G: Una flebile luce che illumina la quiete in una stanza di notte, il volto di una persona qualsiasi che con un tuo gesto hai reso felice, una corda che vibra solo grazie al gesto di una mano capace di far palpitare il petto di chiunque l’ascolti, il profitterol.
M: quattro immagini sono perfette, ma per me hanno anche dei nomi!
I: due orecchie, due occhi un naso e una bocca: i tratti che compongono un viso.
L: un quartiere di Roma, il sorriso spensierato di un bambino, le capriole di un cane, il buon vino.
E poi, quando e dove e perché dovremmo seguirvi?
M: dove volete e quando volete. La motivazione la sapete voi!
L: sul quando e dove: venite a trovarci sul sito ufficiale della band www.violapolvere.it o sulla pagina facebook (sono costantemente aggiornati sui nostri spostamenti); sul perché: solitamente regaliamo momenti particolari con la nostra musica, ci sono persone che addirittura ci ringraziano a fine spettacolo e per noi è la più grande soddisfazione.
G: perché tutti quelli che ci ascoltano dicono che siamo meglio dal vivo!
I: perché i nostri non sono solo concerti, ma veri e propri spettacoli.
Un ringraziamento speciale a chi volete voi…
L: a tutti coloro che non si sono ancora sbarazzati di noi e ci seguono instancabili dall’inizio.
M: a chi ci supporta e sopporta ogni giorno nelle nostre vite.
G: Il mio ringraziamento speciale va alla MUSICA, per tutti i momenti in cui mi ha sostenuto, per tutte le esperienze che mi ha regalato, per tutti i luoghi che mi ha fatto scoprire e per tutte le persone che mi ha fatto incontrare. Perchè “La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo” W. H. Auden.
I: A tutte le persone che ci circondano in questo momento così importante.
… e una parolina speciale a noi del MArteMagazine (se volete….volete, volete!!!)
M: vi vogliamo bene come il primo giorno!
I: un grazie speciale a te e a tutto lo staff per l’intervista.
G: Personalmente ho milleuno motivi per ringraziarvi, ma quell’uno è talmente prezioso che non ho nessuna intenzione di condividerlo con voi!
L: siete la redazione che più ci ha tenuto a battesimo e seguito lungo tutti i momenti significativi della nostra carriera. Grazie infinitamente. P.S.: continuerete a sostenerci, sì?
I VIOLAPOLVERE sono:
LUCA LATINI: voce
MAX PESCOSOLIDO: chitarra
GIACOMO CITRO: basso
IVAN CACACE: batteria e percussioni
Per saperne di più:
www.violapolvere.it
https://www.facebook.com/violapolvere
http://universalmusic.it/pop/artista/discografia/?ida=16400
http://www.comunicazioneglobalepromotion.com/
Valeria Loprieno
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