Noi del MArteMagazine sappiamo tutto di loro e continuiamo a sostenerli e a seguire la loro escalation verso il successo. Dopo la vittoria agli Hyundai Music Awards del 2011 e l’uscita del cd Spazi targato Universal reincontriamo i Violapolvere in una intervista tra il serio e il faceto.
Possono non esserci molte cose più difficili che essere una bandonesta. In che senso, dite? Pensateci: avere un’immagine ( e – che non è la stessa cosa! – un immaginario) senza diventare degli sparapose da competizione; prendersi tutta la fatica di scrivere per creare un contatto con l’esterno senza mai tradire il principio di urgenza, verità e qui-e-ora, epperò ambire a vivere di questo come di un lavoro senza mai porsi come messia calati dal cielo per svolgere missioni per conto di Dio; avere uno stile, ma non essersi mai potuti (né voluti, né vivaddio dovuti) agganciare a questo o quell’estemporaneo fiumiciattolo modaiolo per avere altre orecchie all’ascolto.