Afterhours_ Padania (Paranoica)
“La tempesta è in arrivo” è stato il singolo con il quale gli Afterhours hanno annunciato l’arrivo di Padania (Germi 2012), loro decimo album, e tra il singolo e l’uscita del disco, la tempesta in Padania è arrivata davvero e già solo questo conferisce all’album un ché di profetico.
Già, perché mentre Rosy Mauro si difendeva e il piccolo Bossi si laureava gli Afterhours, in veste di cittadini e musicisti, hanno messo in piedi un album che parla con la voce di chi vive in quella terra di nessuno. Quindici tracce che non sono politiche o politicizzate, ma semplicemente raccontano l’inevitabile iter di un ideale coltivato in modo improprio.
Lasciando i discorsi che non ci appartengono ai salotti bene e tornando a parlare del pane di tutti i giorni, Padania è un album che ti stordisce, che ti lascia confuso nel primo ascolto e del quale si può parlare solo liberandosi dai preconcetti. E’ rumoroso ,distorto, ricercato, esasperato in alcuni riff, assordante per certi versi, eppure ipnotico. Quando entri nel mood e nel suo suono allora, tutto diventa trascinante. E’ piacevole inoltre passare da un pezzo all’altro e percepire in ognuno di essi il contributo creativo dei musicisti che l’hanno suonato, primo tra tutti Giorgio Ciccarelli, presenza massiccia nell’album, senza dimenticare la produzione di Tommaso Colliva e la partecipazione ai fiati di Enrico Gabrielli.
In “Metamorfosi”, brano con cui si apre Padania, oltre al melanconico violino di Rodrigo D’Erasmo, cattura ed incuriosisce la sperimentazione vocale di Manuel Agnelli,e senza cedere alla tentazione di far paragoni, risulta interessante questa direzione verso il “metodo Stratos” .” Terra di Nessuno” è forse l’unico fil rouge con gli Afterhours che ricordavamo, riporta a Germi e le sonorità grunge sul finire degli anni ottanta, con la morbidezza dell’acustica e la voracità di riff rumorosi e agitati.
“Padania” si regge su un testo grigio e pieno che si riunisce alla musica in un ritornello intenso “… che si attacca come una colla all’anima”. “Fosforo e Blu” scorre amletica ed energetica una delle più accattivanti già al primo ascolto.
“Ci Sarà una bella luce” prende il via con un cantato sulla riga di Don Van Vliet alias CaptainBeefheart e si dimostra un pezzo perfetto messo su “solo” con chitarre elettriche e acustiche e la batteria di Giorgio Prette che ci regala una ritmica reinventata che consegna a Padania un punto in più.
Molto divertenti i due intermezzi pubblicitari affidati a D’Erasmo e Dell’Era.“Giù nei tuoi occhi “ e il marchio di XabierIriondo, fanno presto breccia nell’animo musicale ed anche qui la ritmica di Dell’Era e Prette è trascinante.
“Spreca una vita” è un pezzo in cui distorsioni e campionatura di batteria fanno da cornice ad uno dei testi più belli dell’album “Aspetti qualcosa,lo aspetti una vita e poi quel qualcosa era proprio l’attesa”. Dice tutto.
Più morbide “Nostro anche se ci fa male” e “La terra promessa si scioglie di colpo”, quest’ultima anticipata da “Iceberg”pezzo orchestrale firmato da D’Erasmo.
L’indipendenza, fa di quest’album un lavoro libero da pressioni, che dice ciò che ha voglia di dire, che è suonato come lo si voleva suonare e trova il coronamento nella coralità. Forse è un concept album, forse si son rifatti agli Area e ricordano i FlamingLips, ma che importa? Che importa trovate una esatta catalogazione per un album che racconta quanto può essere distruttiva la dittatura che abbiamo dentro di noi?Sarebbe meglio riconosce il degno ritorno di Agnelli&Co, i quali, piuttosto di (s)fuggire al loro “dovere indie” come topolini in una nave che affonda, si son messi in gioco in una riuscitissima sperimentazione di generi musicali e una sperimentazione di se stessi,perché loro hanno avuto un dono, sanno chi sono.
TRACKLIST:
Metamorfosi
Terra di nessuno
La tempesta è in arrivo
Costruire per distruggere
Fosforo e blu
Padania
Ci sarà una bella luce
Messaggio promozionale no. 1
Spreca una vita
Nostro anche se ci fa male
Giù nei tuoi occhi
Messaggio promozionale no. 2
Io so chi sono
Iceberg
La terra promessa si scioglie di colpo
Ornella Stagno
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