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N. Ceccoli e M. Vago, La Bambina Bianca

La bambina bianca

La bambina biancaLa Bambina Bianca è una favola che racconta la storia di una bambina coraggiosa e pronta ad affrontare un’avventura. La protagonista di questa favola è Nicoletta, no, scusate Nicoletta è il nome dell’illustratrice del libro edito da Arka: Nicoletta Ceccoli è tra le più famosi illustratrici italiane.

Nel 2000 la Ceccoli non era ancora l’artista pluripremiata di oggi, quando dava un volto alla Bambina Bianca usava ancora poco l’aerografo, ma nei suoi personaggi c’erano già i tratti malinconici e onirici che oggi le rendono calzante l’etichetta di pop surrealista.
Scoperta qui in Italia da Alexandra Mazzanti, la Ceccoli è ospite nella sua galleria, la Dorothy Circus Gallery, in occasione di due personali, l’ultima nel dicembre del 2010. La Ceccoli ne La Bambina Bianca dimostra come, già dai suoi primi lavori, la sua mano sia inedita e forte nel racconto per immagini.
Nocciolina, la vera protagonista della favola, non è diafana ed eterea come le creature fantastiche di Beautiful Nightmares (ultima pubblicazione con i lavori della Ceccoli edito da Venusdea), e neanche la triste bambina del lago è incorporea e impalpabile, le sue linee sono più delineate e non si perdono nell’acqua come le ultime protagoniste dei sogni – incubi dell’artista sammarinese, ma il suo sguardo è, comunque, triste e pacatamente un po’ confuso. Ecco la linea di continuità dell’opera della Ceccoli che, se ne La Bambina Bianca non ha ancora un approccio digitale nella sua produzione dedicata all’editoria, ha nel tratto la malinconia e la solitudine che rimarranno i temi cari alla sua produzione artistica.

Le tavole della Ceccoli accompagnano il testo di Maria Vago, una breve favola per bambini che sviluppa il tema della comprensione e dell’amicizia, del perdono e del saper ricambiare.
La favola pone in contrapposizione due mondi, il colore della superficie e la vita nella comunità si legheranno al silenzio della vita di una bambina sola con i suoi capricci, l’incontro tra le due bambine non sarà facile come non lo è l’incontro tra due mondi diversi che non sanno parlarsi e, quando l’orgoglio lascerà il posto alla disponibilità, nascerà la vera magia.
La Vago usa la favola per spiegare ai bambini una regola fondamentale che spesso le nostre resistenze e paure ci fanno dimenticare: la comprensione ha come suo diretto sinonimo l’intelletto.
Dalle fiere del libro per ragazzi, quella di Bologna in primis svoltasi dal 19 al 22 marzo scorso sappiamo che i ragazzi sono un pubblico sempre più vasto, e le favole tornano finalmente in primo piano come strumento educativo; lo sa bene la Vago che è pedagoga specializzata in giornalismo ed è capace di usare una comunicazione diretta alla sensibilità infantile.
La Bambina Bianca è un racconto di un incontro di una bella storia con delle belle immagini, combinazione perfetta per tornare a capire qualcosa che magari sottovalutiamo: il valore educativo delle favole.

Nicoletta Ceccoli e Maria Vago, La Bambina Bianca, Edizioni Arka, pag. 32, € 12.40

Rossana Calbi

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