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Pollo alle prugne, regia di M. Satrapi

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413084La vicenda si svolge durante il novembre 1958, in Iran. Protagonista è Nasser Ali Khan (Mathieu Amalric), un famosissimo suonatore di tar, che decide di lasciarsi morire dopo che la moglie, adirata, rompe il suo prezioso strumento musicale.

Dietro il suo dolore in realtà si cela la frustrazione di un matrimonio forzato e di una storia d’amore delusa, nonché la nostalgia per una società scomparsa. Il titolo deriva dalla pietanza preferita dal protagonista, il cui rifiuto diventerà simbolo della scomparsa di ogni residuo gusto e piacere nella sua vita.
Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Marjane Satrapi, ed è la metafora della disperazione dei progressisti iraniani di fronte al mutamento del loro Paese.
Pollo alle prugne è il naturale seguito di Persepolis, innanzi tutto, come ha affermato la regista, il protagonista della storia è il fratello di suo nonno, il prigioniero comunista e rivoluzionario di cui si parlava in Persepolis, e poi perché il secondo era un film di animazione con l’intensità di un film normale, invece il primo ha tutta la fantasia, la creatività e la libertà di un film di animazione che si apre al sogno e alla magia.
Con Pollo alle prugne Marjane Satrapi sottolinea l’impossibilità di riempire determinati vuoti, come la perdita di un amore o della Patria stessa. Per questo i protagonisti delle sue storie sono esiliati, costretti a trovare la sicurezza in altri luoghi, come Nasser Ali, il protagonista della storia, che si rifugia e decide di vivere soltanto nella sua fantasia.

Il film è ambientato nell’Iran degli anni ‘50, un Iran lontano dalle rivoluzioni culturali e religiose. Gli artisti come Nasser Ali sono importantissimi, il suo rarissimo Stradivari non è considerato un semplice violino, ma un compagno di vita e contemporaneamente rappresenta l’unica cosa che riesce ad alleviargli l’anima, in pena per aver perso il grande amore della sua vita. Un giorno, durante una discussione la moglie (donna autoritaria, mai amata da Nasser) rompe l’amato Stradivari, facendogli crollare tutte le sicurezze e spingendolo a lasciarsi morire.
La cosa che più salta agli occhi, e che rende questo film speciale, è l’unione di moltissimi generi tra cui il fantasy, il melodramma, il comico e anche un po’ di pulp, le infinite citazioni che vanno da Meliés a Hitchcock e l’ambientazione da favola che rappresenta un Iran ormai completamente ed irrimediabilmente cambiato.
Ad esaltare la bellezza di Pollo alle prugne ci pensa il cast artistico, primo fra tutti Mathieu Amalric, con un’ottima interpretazione, appena dopo; Isabella Rossellini, Chiara Mastroianni e Maria De Medeiros.


Alessia Tondi

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