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Un dipinto da indossare

ileniapolsinelli

[DIMODA & DEMODE’]

ileniapolsinelliCare Fashion Victim, in occasione delle feste non consiglierò look azzeccati a base di pailletes e lustrini. Sono sufficientemente eloquenti le vetrine dei negozi della mia città.

Vorrei invece proporvi le creazioni di una giovane designer il cui progetto è uno dei più interessanti dell’anno che sta sfumando. Sharareh Lotfi, nata in Venezuela da padre persiano, si è trasferita a San Francisco lotfi-lookbooknel 2005 dopo una laurea in Letteratura inglese. E’ la collaborazione con il marito, l’artista Chris Koehler, che ha ispirato la linea “Lotfi” composta da pezzi unici:abiti progettati per le donne che amano l’arte e l’essenza “slow fashion” , una tendenza che predilige l’handmade e le collezioni formate da pochi elementi.
Shara e Chris, che da anni dirigono un online store chiamato A La Fin Du Mond, dividono lo stesso studio e le medesime idee. Le opere pittoriche di Chris, prevalentemente realizzate con la tecnica a olio, vengono riprodotte su tessuto ottenendo effetti cromatici unici. L’aspetto sartoriale delle creazioni è un tentativo di sfuggire alle macro produzioni del mondo della moda mentre una cura particolare accompagna la selezione dei materiali, fibre naturali e pigmenti privi di sostanze chimiche.
Il tessuto come tela di un quadro presenta chiaroscuri, pennellate e angoli in cui le tinte si mescolano in spirali rese ancora più confuse da trasparenze che lasciano intravedere il corpo. Richiamano qualche gioco di acquarelli o le macchie di Rorschach, le opere da indossare firmate “Lotfi”. Le linee semplici evocano l’essenzialità di una tunica o di un supporto cartaceo ricoperto da mille intarsi di colore. Non a caso il bianco funge spesso da sfondo sul quale far crescere trame di foglie intrecciate o chiazze psichedeliche. Da imitare, care Fashion Victim…

Sofia Mattioli

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