Il bestiario di Lucamaleonte
[ARTI VISIVE]
ROMA- Il 14 agosto si è conclusa la mostra Stencil Bestiario di Lucamaleonte presso la Mondo Bizzarro Gallery di Roma, un evento che va ad aggiungersi ai successi dell’estate delle mostre romane.
I cultori di street art venerano il suo nome, nella Capitale siamo abituati a vederlo lavorare su superfici di grandi dimensioni come muri e sottopassaggi, ma chi lo segue ormai da tempo sa che la sua originalità non conosce confini. Difatti in questa occasione Lucamaleonte ha deciso di mettere in mostra alcuni gioielli di famiglia, presentando una collezione a dir poco strepitosa di stencil e acrilico su tela e incisioni che richiamano gli antichi bestiari del trecento, i quali venivano esposti in biblioteche come delle vere e proprie enciclopedie su animali reali e immaginari corredate da descrizioni e storie curiose. Lontani dalle atmosfere medievali, Lucamaleonte si è messo alla prova, cimentandosi in un lavoro di ricerca e illustrazione che conferma la sua vena eclettica, che si affianca ai suoi lavori di urban art.
Sulle pareti della Mondo Bizzarro Gallery il bestiario di Lucamaleonte sembra a prima vista un insolito laboratorio di scienze, un concentrato di insetti minuziosamente disegnati da uno scienziato che si diverte a collezionare anche lupi, rettili imbalsamati, come in posa per una fotografia, ossa e scheletri, gufi e uccelli. Insomma tutto l’occorrente che serve per una lezione sugli animali. Improvvisamente però il laboratorio di scienze si trasforma in laboratorio creativo dove ogni singola creatura raffigurata prende voce e diventa protagonista di uno spettacolo in cui l’arte e la precisione certosina si uniscono: quelle farfalle appese sui muri non sono messe lì per essere studiate, ma per essere contemplate, adorate in ogni singolo dettaglio; i lupi e i gufi sembrano teneri custodi delle ore notturne, mentre le ali trasparenti delle api coprono la bellezza selvaggia che cattura un attimo di vita. Il serpente dal corpo sinuoso che sembra muoversi nel gioco del bianco nero travalica la superficie su cui viene raffigurato e apre alle leggende create dall’uomo, alla mitologia che ne aveva fatto il simbolo della sapienza, alla Bibbia che mette in rilievo la sua audacia, l’astuzia. E poi lo sguardo tenebroso dei rapaci, unito a quello intimidatorio del gufo e quello docile dei fenicotteri che vengono assemblati fino a formare una composizione armoniosa di esseri liberi oggetto d’invidia per l’uomo.
Mondo Bizzarro vi dà appuntamento al 10 settembre con l’inaugurazione della mostra sull’artista giapponese Daikichi Amano, da non perdere.
Eva Di Tullio
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