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Concerto in bicicletta con i Tetes de Bois

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[MUSICA]

96tedeboisROMA- Quando il 16 settembre alle 19 arrivo nei pressi di piazza dei Sanniti, nel quartiere San Lorenzo di Roma, la strada è già chiusa e un numero insolitamente alto di ciclisti converge verso il centro della piazza. La ragione è presto detta: da lì a due ore ci sarà un concerto dei Tetes De Bois che ha la particolarità di attingere l’energia necessaria a luci e strumenti da 128 biciclette collegate a una dinamo.

A generare l’elettricità altrettanti spettatori che hanno messo a disposizione della band la forza dei propri polpacci. L’iniziativa, presentata a Bari il giorno precedente, è un’idea di Andrea Satta ed è stata realizzata grazie alla collaborazione di Gino Sebastianelli, della Just in Time di Mauro Diazzi, e finanziata dall’Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità della Regione Puglia col contributo dell’Assessorato alla cultura della Provincia di Roma per la tappa romana. La data non è casuale, ma cade all’interno della Settimana Europea per la Mobilità, volta palcoproprio a incentivare i mezzi di trasporto a basso impatto ambientale come i mezzi pubblici e la bicicletta, da sempre molto amata dai Tetes De Bois.
Ad aprire il concerto non è la band romana di Andrea Satta, ma sono gli spettatori, che iniziano a pedalare circa dieci minuti prima dell’inizio del concerto per permettere ai generatori di accumulare l’energia necessaria a dare inizio allo spettacolo. Appena pronti, lo show si apre con “Noi Siamo Il Traffico”, grintoso pezzo tratto dall’ultimo lavoro, Goodbike, e continua con brani dello stesso disco come “Mia Cara Miss”, “La Canzone Del Ciclista”, “Corrosivo acido”, “Aria Di Neve” e “Alfonsina E La Bici”, che come spiega il cantante è «la storia straordinaria di una ragazza che nel 1924 fece il Giro d’Italia tra i professionisti, unica donna nella storia!».
Non mancano anche le rivisitazioni di grandi pezzi del passato tra cui “La Bicicletta”, di Yves Montand, e “Coppi”, brano dedicato da Gino Paoli all’indimenticabile campione dei pedali nonché, per par condicio, “Bartali” di Paolo Conte. Solo per cantare “Padrone Mio” si lascia qualche minuto il tema della bicicletta per ricordare tutti coloro, specie gli immigrati, che oggi lavorano duramente nei campi per misere paghe.

IMG_4233Alla musica si alternano poesie sulla bicicletta, come “Le due Strade” di Guido Gozzano, e spezzoni originali del Giro d’Italia del 1975, accompagnati dalla voce di Claudio Ferretti, telecronista passato alla storia proprio per aver associato la sua voce alle immagini del duello sullo Stelvio tra Galdos e Bertoglio, vinto infine da quest’ultimo.
Andrea Satta incita il pubblico pedalante a suonare i campanelli e si unisce a loro quando, poco prima della fine del concerto, è pronta la bicicletta Graziella che Claudia Tifi ha iniziato a montare non appena è cominciata la musica. Il concerto si conclude con un bis, “Avanti Pop”, grazie ai 128 ciclisti che si prestano a pedalare per ulteriori 4 minuti pur di sentire la musica della band.
Scevro da problemi tecnici, lo show, durato più di un’ora, ha fatto vibrare le anime dei presenti e soprattutto ha dimostrato che l’uso delle energie alternative non solo è possibile, ma raccoglie larghi consensi di pubblico, tanto che alcuni ciclisti non hanno potuto contribuire allo spettacolo perché in sovrannumero rispetto ai 128 cavalletti collegati alla dinamo.

Giuditta Danzi

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