L’universo commestibile della Leuners
[L’ILLETERATA]
Curioso e grottesco parallelismo tra cibo e sesso, questo romanzo di Christine Leuners: a tratti gustoso e malizioso, in ogni caso oniricamente surreale.
Uomini da mangiare è romanzo di formazione trasgressivo, tratteggiato con savoir faire dalla penna ironica della Leuners che lo condisce di metafore interessanti, che raccontano e restituiscono quelle che sono le tentazioni primordiali dell’animale uomo, unendo a questo la grande capacità di trascinare il lettore dentro la storia e di coinvolgerlo nelle vite dei personaggi.
Kate: un’infanzia con una madre lituana che la rinchiude nella dispensa per costringerla ad abbandonare la sua innata avversione per il cibo (la carne soprattutto), le tenebre che nel buio danzano vive e una fervida fantasia. La mente impaziente della bambina è alla ricerca di risposte che nessuno si preoccupa di dare, così è lei stessa a crearsi risposte tutte sue su quello che gli uomini e le donne fanno quando sono soli. Ed è da questo spunto che nasce il terrore del cibo (e dell’amore): i suoi occhi hanno assistito per sbaglio alla scena di un uomo e una donna in preda alla passione, che quasi sembravano consumarsi a vicenda come pietanze prelibate sulle lenzuola del letto dove la bambina li scopre. Per Kate l’assunto finale è che gli innamorati si mangiano, affamati l’uno dell’altra si staccano morsi di frutti proibiti che crescono sotto i loro vestiti. Un Universo di corpi commestibili che proprio il giorno della sua prima comunione si disvela nel corpo di Cristo che le si scioglie in bocca: Kate inizia per la prima volta ad avere fame. Il suo corpo si risveglia all’adolescenza, al desiderio carnale che diventa fame, reale, insostenibile ed incontenibile.
Le metafore di un inconscio disturbato, piccantemente deviato, danno vita ad un romanzo torrenziale, finemente cesellato in cui le parole scorrono rapide, in cui sembra di veder avanzare lo stato di decomposizione fisica dell’ignoranza.
Eppure l’età dell’innocenza scorre dolcemente, pensieri naif cedono il passo mollemente a sconcertanti conciliaboli amorosi, il tutto condito da una sorta di perenne preparazione culinaria che prende il sopravvento.
Un romanzo provocatorio eppure sentimentale, trasgressivo eppure ironico, erotico ma di un erotismo noir e surreale, volendo anche un po’ trash, che consacra una storia sicuramente indimenticabile.
C. Leuners, Uomini da mangiare, Meridano Zero, pag. 170, € 14
Eva Kent (evakent.74@gmail.com)
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