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Bethnal Green Working Men Club: Londra

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[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggiAnche, e soprattutto, nella città in cui le mode nascono, si è sempre soliti cercare qualcosa di nuovo, di mai visto, che offra qualcosa di diverso da fare quando si celebra il rito del weekend. E il piacere di imbattersi in un menù alternativo a quello che l’offerta generale propone, è davvero esaltante.

Se ne sente parlare ormai da un annetto di questo fantomatico Bethnal Green Working Men Club, ma per esser sicuri di poter entrare è necessario recarsi al loco assai presto, cosa non sempre fattibile per le distanze di Londra e per le BethGreen_WMClub_3abitudini dei festaioli continentali non ancora abituati agli orari british.
Ma talvolta, presentarsi alla porta subito dopo cena saltando l’amaro, non è poi così male: si può certo dire che ne valga la pena. Anche perché poi – dettaglio non trascurabile -, gli amari dentro costano pure poco! Ma perché fra i 300 circa nightclub londinesi, questo BGWMC è diventato così chiacchierato? Forse perché ha riproposto un nuovo modo di essere un locale avveniristico. E come? E’ un locale pioniere a ritroso, si potrebbe dire, cioè che non innova perché presenta il nuovo, ma perché ripropone “un vecchio” ormai scomparso, con una tale credibilità da divenire un unicum. E non stiamo parlando di “party vintage”, parola ormai abusata e concetto talmente inflazionato da risultare tutt’altro che invitante.

Il BGWMC è davvero una nuova tipologia di intrattenimento, perché ripropone una forma, una sostanza e gli ingredienti di un vecchio modo di fare intrattenimento: musica, show, giochi, balli e masquerade,  che ripesca negli anni della Swinging London, del rock’n’roll autentico e di quando Soho era un quartiere di stravaganze ed eccessi, e non la brutta e triste copia di qualcosa che pretende di far scandalo come lo è diventato oggigiorno.

bethWMC_2Questa sorta di club che sorge a poche centinaia di metri dal cuore di Brick Lane – il quartiere più alternativo di Londra –, è un ex ritrovo post-lavoro della working class dell’ East End. Ha conservato sia esteriormente che, soprattutto al suo interno, le stesse sembianze del vecchio covo di allegri “pintaioli” cockney, che andavano a rinfrescarsi l’ugola dopo una dura giornata di lavoro nelle fabbriche della zona: ed è anche per questo motivo, in una città in cui tutto cambia così in fretta, che rappresenta un qualcosa di esaltante. Si è immersi quindi un’atmosfera assolutamente non pretenziosa, moquette, bancone di legnaccio massiccio, palco da orchestrina locale e prezzi popolari.
Sin da subito si nota qualcosa di strano: baristi over 60 supersorridenti,  cameriere dal seno generoso e dalla gamba villosa, originalissimi intrattenitori pre-serata che sfoggiano mise da saccheggio al mercato dell’usato, i quali, riscaldano gli entusiasmi degli astanti con una vasta gamma di giochi da lunapark: minigolf, lancio del barattolo, corsa dei cavalli a manovella, lettura dei tarocchi interpretati dall’altissima FABULOUS ROSSELLA TRANNY (che stà per trans) TAROT, che ha suscitato la curiosità di decine e decine di ragazze in spericolati vestiti da pin-up in coda per sapere il destino della loro serata. E mentre la temperatura della serata comincia ad alzarsi (in tutti i sensi), ecco il via a show di magia, mangiafuoco e gara di ballo fra i 5 ballerini Wild_horsespiù esilaranti che i membri dello staff hanno svagato fra la folla danzante: un rock’n’roll ’50-’60 made in USA veramente elettrizzante, grazie all’accurata selezione musicale della Crew Grind a GoGo.
La performance sul palco dei vari concorrenti oscilla fra l’imbarazzante e il comico, e così il pubblico ha modo di scatenarsi in un’amatorialissimo applausometro. Sino a quando con una testa di cavallo infilata sul capo, entra una cantante che intona una hit dei Rolling Stones “Wild Horses” e bissa con un’irriconoscibile canzone sdolcinata che fa gridare del pubblico, quando scopre che dietro la testa di cavallo si celava la ormai nota Fabulous Rossella.
Il resto della nottata, è un tripudio di anche che si scuotono e spalle che ondeggiano a ritmo di rock, cercando di imitare le GoGo girls o il nerboruto Action Man che dettano le movenze giuste dal palco. O, per chi proprio non resiste al richiamo del bar di provincia, si può buttarla sul torneo a biliardo, a freccette o al classico calciobalilla nella affollatissima terrazza fumatori.

Claudio Aleotti

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