Avanti il prossimo
[TEATRO]
ROMA- Uno spettacolo dal gusto effervescente, frizzante, ironico e goliardico quello di Maurizio Lops, autore, regista ed interprete, insieme ad una vivace compagnia di interpreti, quali Cristiana Polegri, Carlotta Tommasi, Alessia Amendola, Urbano Lione, Max Delgado, Leonardo Sbragia , Ilary Artemisia Rossi, Valeria Brozzi, Giuseppe Morrone, Claudio Cappotto che hanno rappresentato Avanti il prossimo, andato in scena, con gran successo, dall’ 8 al 20 marzo scorso al Teatro 7 (via Benevento, 23 – Roma -).
“L’idea di questo spettacolo nasce per caso, esattamente dopo la visione di un film” dice l’autore, “ma c’era l’intento di portare in scena uno spettacolo Shakespeariano“. Ma poi è accaduto che del teatro elisabettiano (di Shakespeare) è stata applicata di fatto la sua filosofia: il metateatro, cioè il teatro nel teatro.
La storia nasce nel momento in cui un attore disoccupato, sull’orlo di una crisi di nervi, perchè non lavora ormai da tempo, decide, con l’aiuto della sua agente, di allestire in un paesino di provincia l’opera teatrale Amleto e decide quindi di fare l’ultimo tentativo e di rischiare. La sua agente gli concede l’ultima chance finanziandogli il progetto, consistente, per l’appunto, nel realizzare uno spettacolo teatrale di Shakespeare. Comincia dunque la fase dei provini e da questo momento se ne vedranno delle belle! Ed ecco che il metateatro prende forma: la volontà di portare un classico teatrale, avvolto in una commedia ironica e brillante. E le risate sono la prova vivente di questa impresa, risultata nettamente positiva.
Si presentano alla selezione alcuni attori che dichiarano di avere un loro background attoriale, ma le loro performance fanno vacillare queste affermazioni. Non avendo alternative si decide di tentare il tutto per tutto, con loro, mettendo su un gruppo di attori davvero sui generis. Ed è così che cominciano le prove.
In questa commedia ogni attore ha una sua peculiarità: gli è stato cucito addosso un personaggio, con un proprio carattere. E sarà stato un caso, ma anche le loro fisionomie calzavano a pennello. Ed è stato attribuito loro inoltre, una situazione tragicomica che è stata poi la chiave che ha contraddistinto questa performance: “…perchè trovo sia giusto che tutti abbiano le loro soddisfazioni, parlando di commedia sempre e quindi, una buona distribuzione di battute e momenti comici a tutti ” afferma sempre l’autore.
Ma tutto questo aggrovigliamento di sensazioni divertenti ed emozionanti non possono essere raccontati. La storia di ogni singolo personaggio si racconta nel dipanarsi dell’intera performance assumendo quel gusto di realtà misto a fantasia, che poi si concretizza nel finale. Infatti, dopo mille avventure, tra altalenanti umori, le varie vicende che hanno coinvolto tutti i personaggi, si sviscerano a catena sul palco, attribuendo alla pièce un romanticismo inaspettato.
Uno spettacolo completo, unico, farcito di balli e canti alla musical maniera. Non resta che attenderne la replica…
Maria Logroio
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