Paola Turci, note e intimità
[MUSICA]
ROMA- E’ da qualche tempo ormai che ad ospitare la musica sono dimore raccolte, piccole anticamere sonore che più di ogni altro luogo rappresentano quell’intimità che solo artisti di senso possono raccogliere in note.
Ecco come accade che Paola Turci, artista in continua evoluzione, regala ad un piccolo grande pubblico le sue canzoni più belle e qualche cammeo, frutto delle ispirazioni di grandi artisti che, a loro volta, l’anno ispirata. Giovedì 10 febbraio, serata targata I giovedì di OTR live e ospitata dal The Place di Roma, in chiave acustica per restituire meglio le energie sonore della voce raffinata della Turci. Momento magico, quando tutto può accadere e anche un’artista di esperienza come lei può ritrovare nell’esibizione dal vivo la propria musa ispiratrice, trovare nel calore del pubblico e nella complicità del canto gioia e vigore compositivo.
Tant’è che il repertorio si muove su passi soffusi, accompagnato dal sublime tappeto sonoro delle percussioni di Massimo Cusato e dal basso acustico di PierPaolo Ranieri. Le parole ci sono tutte, anche quelle di canzoni di qualche tempo fa come “Tu stai con me” (tratta da Candido – 1991). Paola Turci traduce in musica veri e proprio cavalli di battaglia come “Ti amerò lo stesso” e “Bambini”. In scaletta anche brani scritti a quattro mani, come “Sabbia bagnata”, intreccio di senso con l’amica Carmen Consoli.
Le dediche, importanti e sentite, a grandi artisti che hanno consolidato la musica dell’artista romana e anche di chi l’ha seguita tutta la sera. In scena il maestro Giorgio Gaber per una versione di “Si può” piena di ritmo. Poi ancora Domenico Modugno che riporta a quel tema dell’amore dimenticato in passato dalla cantautrice per dar posto a temi sociali. Oggi l’amore ritorna nelle corde della Turci e torna anche la voglia e l’energia di suonare dal vivo e vivere di emozioni e musica.
Profonda e sentita è la versione di “Dio come ti amo”. Un brano potente e corale che la Turci esegue come toccata sino al cuore. Da qui in poi l’apertura anche per altri brani che cantano un sentimento forte e difficile come l’amore.
La ragazza con la chitarra, che dimostra di suonare egregiamente coprendo in frequenze tutte le sonorità, si muove in un folk cantautoriale, dove la spinta ritmica si fa sentire e fa battere il tempo. Si chiude con un elogio alle sette note. Paola Turci e i suoi due musicisti aprono un interminabile “Music” tratto dall’album omonimo di Madonna. La versione per il The Place ha la forza per chiudere in bellezza il concerto. Una serata che ancora una volta dimostra come la musica cantautoriale italiana è viva viva!
Paola Turci, voce e chitarra acustica
Massimo Cusato, batteria e percussioni
PierPaolo Ranieri, basso acustico e contrabbasso elettrico
www.paolaturci.it
Federico Ugolini
Foto di Federico Ugolini
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