Words on the wall
[DIMODA & DEMODE’]
Words, words, words. Quante parole diciamo al minuto? E quante ce ne sono che vorremmo pronunciare e rimangono intrappolate in gola, care Fashion Victims?
Parole al vento, contro un muro, parole sussurrate o semplicemente digitate nella tastiera come password per il Pc. Ognuna di noi ha le parole chiave, quelle lontane che insegue da una vita che si confondono nella mente in notti insonni. Cosa succederebbe se i pensieri diventassero concreti? Se potessimo leggere nella parete di fronte a noi le parole che ci rappresentano?
G&m Design, azienda che vanta recensioni su British Vogue, crea opere personalizzate con antichi caratteri tipografici, ogni lettera viene dipinta a mano e assemblata in un pezzo unico. Le possibilità di catturare i ricordi sono infinite, si può selezionare il tipo di carta, le venti combinazioni di sillabe che vorremmo aver sempre davanti ai nostri occhi e il colore. Ogni tonalità è disponibile, spesso viene consigliato un colore base e uno di forte impatto visivo per catturare immediatamente lo sguardo, talvolta anche una terza macchia chiara ai lati. Le combinazioni più richieste sono molteplici: dal classico black & white con una nota di rosso, al grigio-nero con accenti rosa shocking, fino alle nuances più calde del marrone abbinato ad un arancio scuro.
Un ottimo modo per catturare ricordi, date importanti, eventi o semplicemente parole mai dette, dimenticate, inascoltate. Solo venti parole, care Fashion Victims, quali scegliereste?
Sofia Mattioli
design, G&m Design, martelive, martemagazine, Moda, rubrica dimoda & demodè, Rubrica Dimoda e Demodè, Sofia Mattioli