Richie Kotzen: Peace Sign World Tour
[MUSICA]
ROMA- Nei Poison prima, storica Band Hair Metal e nei Mr. Big poi, prendendo il posto di Paul Gilbert come chitarra solista, oggi Rickie Kotzen è in Tour per presentare il suo ultimo lavoro in studio Peace Sign.
Eclettico e funambolico artista della sei corde e cantante d’eccezione, Richie Kotzen è giunto a Roma per il suo Tour mondiale e ha scaldato per quasi tre ore il palco e il pubblico del Jailbreak, ormai storico locale della Capitale e sede ideale per questo tipo di concerti. Kotzen si esibisce in Trio, come di consueto da qualche anno a questa parte. Un look “noir”: casacca e jeans neri, stivali in tinta e non ultima una chitarra Fender Telecaster rigorosamente black! Al suo fianco il bassista e compositore Daniel Pearson e il batterista Mike Bennett. La formazione a tre è di fatto un “must” che spesso ha messo in risalto le doti canore del musicista della Pennsylvania e dato libero sfogo alla sua proverbiale tecnica chitarristica.
Per tutti coloro che non avessero mai accostato le orecchie al sound di Richie Kotzen, possiamo riassumerlo in un pugno di parole, come una miscela esplosiva di soul, jazz-fusion e rock-blues. Sì, insomma, nelle vene di questo grande interprete della chitarra c’è un intreccio sublime che racconta dei suoi trascorsi di pianista (a soli sette anni) e delle sue scorribande nella musica Metal. Oggi Richie Kotzen è colui che può vantare di aver aperto i concerti dei Rolling Stones – storico quello del 2006 in Giappone – e aver disegnato in musica uno stile molto personale.
Il Jailbreak, è ormai pieno, gli amplificatori Marshall hanno appena scaldato le valvole ed è giunto il momento di vederlo sul palco. In rassegna si alternano brani dell’ultimo disco come “Peace Sign”, il brano che titola il nuovo disco e classici del suo repertorio. Le doti da vero soul man gli consentono di intraprendere spesso strade che sanno di musica funk e melodie che riecheggiano i lontani ‘70. Una canzone su tutte è “Paying Dues”. Non mancano i momenti “soft”. Richie si accompagna con una chitarra acustica in solo per cantare alcune ballad, momenti di romanticismo che spesso lo accompagnano dal vivo e sui palchi di tutto il mondo. Noi che lo seguiamo da qualche tempo ormai, possiamo suggerirvi di fare qualche salto nel passato della sua vasta produzione e scegliere pillole immancabili come il disco Mother Head’s Family Reunion (1994), sottile variazione sonora rispetto alle ultime produzioni, ma grande feeling puramente R’n’B. Ancora più indietro e passando per gli esordi metal come “Fever Dream” e “Electric joy”, vi consigliamo di ascoltare il suo disco con i Poison, Native Tongue.
Richie chiude dopo quasi tre ore di concerto, poche parole, giusto per presentare i suoi compagni di viaggio e tanta buona musica rock! Il suo Tour continua, a noi resta il tempo per una birra e due chiacchiere tra copertine di dischi in vinile pronte per essere firmate.
Line up:
Richie Kotzen – guitar and vocals
Daniel Pearson – bass
Mike Bennett – drums
Federico Ugolini
Federico Ugolini, martelive, martemagazine, musica, News, Peace Sign World Tour, Richie Kotzen