Sting_ Symphonicities

sting-symphonicitiescover1

sting-symphonicitiescover1CD MUSICA- Uscito il 13 luglio del 2010, Symphonicities segna un nuovo capitolo nell’affascinante produzione musicale di Sting. E’ un album che s’inserisce perfettamente nell’ultima tendenza dei grandi autori del rock e non solo (Peter Gabriel fra tutti): realizzare una raccolta di brani riarrangiati solo con voce e orchestra sinfonica.

Ma Symphonicities non è solo un greatest hits, è soprattutto ricerca ed elevazione compositiva. Sting scava in una lunga lista di brani che hanno portato lui e i Police al successo, selezionando una buona parte di vecchi e indimenticabili successi, ma dando largo spazio anche a pezzi meno popolari. Forse un contentino per i fan più affezionati o forse semplicemente un’autocelebrazione, fatto sta che il risultato finale è di un album in parte ben riuscito e di piacevole ascolto.
L’apertura con “Next to you” è convincente. L’armonizzazione dei violini in sottofondo mantengono una linea che definiremmo rock e la voce di Sting non sembra affatto subire l’effetto sinfonico della Royal Philharmonic Concert Orchestra, il rock’n’roll scorre vivo nel suo sangue.
“Englishman in New York” è forse il brano più riuscito, una riproposizione che mantiene la struttura originale del battere in levare, grazie anche ai violini pizzicati, e che si abbandona in momenti di puro swing. In sottofondo il trascinante suono del clarinetto accompagna un testo molto intenso che Sting scrisse nel 1987 e che dedicò ad un suo amico omosessuale (lo scrittore Quentin Crisp).
Andando avanti ci scontriamo con una versione intima e introspettiva di “Roxanne” ed è a questo punto che l’album inizia a perdere intensità e convinzione. La canzone è un preludio di quello che succederà nei minuti successivi: poca intensità con il conseguente appesantimento dell’ascolto.
Symphonicities è sicuramente un lavoro nato per l’esecuzione dal vivo, una convinzione che scaturisce soffermandosi sulla sua struttura armonica e, quindi, emotiva.

Sting sarà in Italia il 25 ottobre a Firenze, il 2 novembre a Milano, il 3 novembre a Torino e il 10 novembre a Roma. Durante una di queste occasioni potremo finalmente verificare se realmente il suo pungiglione è sempre pronto a iniettare il proprio veleno.

TRACKLIST
1. Next To You

2. Englishman In New York

3. Every Little Thing She Does Is Magic

4. I Hung My Head

5. You Will Be My Ain True Love

6. Roxanne

7. When We Dance

8. The End Of The Game

9. I Burn For You

10.We Work The Black Seam

11.She’s Too Good For Me

12.The Pirate’s Bride

Paola D’Angelo

martelive, martemagazine, musica, Paola DAngelo, Recensioni, Sting, Symphonicities

Lascia un commento

Viale Pico delle Mirandola, 15
00142 - Roma
P.IVA 11924061002

redazione@martemagazine.it
tel. 0686760565

Utility

Contenuti

martemagazine.it © Associazione Culturale Procult - 2007  - Registrazione tribunale di Roma n. 19/2022 del 10 febbraio 2022