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Mario Biondi, sempre più su

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[MUSICA]

Mario_Biondi_2NETTUNO- Dopo diverse apparizioni nella Capitale, durante il 2010, il cantante siciliano Mario Biondi, torna in terra laziale per un concerto estivo, allo Stadio del Baseball di Nettuno. E sale su questo palco da vincitore, reduce di un successo planetario che lo ha visto protagonista per tutto il biennio 2009/2010 sui palchi di mezzo mondo, acclamato come il più grande cantante italiano degli ultimi tempi.

Non contento di questo grandioso successo, l’artista catanese ha recentemente partecipato come voce ospite nel nuovo album della band inglese Incognito al fianco della grandiosa Chaka Khan, un sound molto vicino al suo quello del gruppo britannico, con cui la sua voce ben si sposa alle ritmiche jazz funk del disco.
Il palco si gremisce di musicisti quando alle 22:40 si spengono le luci, e Mario si siede su di una poltrona al centro della scena con un libro in mano, illuminato solo da un’abat-jour rimanendo impassibile ad ascoltare l’esecuzione di un brano strumentale che dà il la alla performance.Mario_Biondi_1
Sul palco i musicisti sono divisi in due formazioni ben scandite, il team elettrico sulla destra e  quello acustico a sinistra, che a quanto afferma il cantante, si completano egregiamente in una fusione di generi e di suoni all’avanguardia, di cui si ha costante conferma nell’ascolto. Tra di loro tanti nomi importanti, come Daniele Scannapieco al sax tenore e Lorenzo Tucci alla batteria, musicisti di altissimo livello nel panorama jazzistico nazionale ed europeo.

Mario Biondi si esibisce nel pieno della forma con alcune delle sue canzoni di maggior successo, tratte dall’ultima fatica If, partendo da pezzi piu’ danzerecci come “No Mo’ Trouble”, “Be Lonely” e “Love Dreamer” per arrivare a ballate romantiche quali “Something That Was Beautiful”, “I Wanna Make It” e “Ecstacy” nelle quali tutto il suo charme e la carismatica voce a metà tra l’insegnamento di Isaac Hayes e Al Jarreau esce fuori prepotentemente confermandone la bravura. C’e’ spazio anche per rivisitazioni di brani, uno su tutti “Winter in America”, omaggio al grandissimo Gil Scott-Heron, recentemente tornato in auge grazie ad un nuovo progetto discografico e poi anche “Close to You” di Burt Bucharach, per arrivare a “Just The Way You are” di Billy Joel.

Mario_Biondi_5Mario entusiasta della sua band, ad ogni esecuzione trova spazio per ringraziarli uno ad uno, anche senza che loro si cimentino in particolari assoli ed estri, le sue parole sono cariche d’amore e di gioia nel progetto e l’affiatamento lo si percepisce dall’esterno.
Lo stadio non e’ pienissimo, ma i presenti sembrano apprezzare molto il concerto, e’ bello vedere tra le file gente di ogni età, ma sopratutto persone grandi che battono il piede a ritmo quando Mario esegue “Rio De Janeiro Blues” e “This is What You Are”.
Il concerto, lunghissimo, termina solo a mezzanotte passata, con un bis lungo oltre 3 brani, che porta Mario Biondi a fare dell’ironia sulla lunghezza delle sue esibizioni, che effettivamente sono sempre molto appaganti e valgono davvero ogni singolo centesimo del prezzo pagato. Acclamazioni e applausi fragorosi al termine, un ottimo concerto, un’artista che per quanto ci riguarda ha scalato la vetta ma continua a salire e a regalarci splendide emozioni!

Laura Fioravanti

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