Alla ricerca del design tra arte e funzionalita’
[ARTI VISIVE]
S. BENEDETTO DEL TRONTO- Dove va il design? è il titolo della Biennale Internazionale del design che ha luogo a San Benedetto del Tronto fino al 15 luglio, un appuntamento che consente ai visitatori di relazionarsi con un vero e proprio laboratorio di idee per l’innovazione ed il futuro.
Questa prima edizione chiamata anche “edizione 0” è stata realizzata attraverso la fusione di eventi, workshop, tavole rotonde, proiezioni e mostre che hanno lo scopo di esplorare le varie forme del design, una parola che, con il trascorrere del tempo, diventa l’espressione visiva dei cambiamenti sociali e culturali in atto, soprattutto nell’era contemporanea dove la funzionalità viene associata alla bellezza e alla linea.
Il sottotitolo dell’evento, Laboratorio di idee per l’innovazione ed il futuro intende mettere in primo piano il carattere specifico di questa manifestazione culturale, ovvero la realizzazione di una piattaforma in cui le idee prendono forme e su cui far confluire il proprio modo di vedere il design ed il suo scopo nel nostro vivere quotidiano; inoltre, gli organizzatori dell’evento intendono sottolineare l’importanza del luogo che ospita la manifestazione, ovvero una regione, le Marche, la quale ha sviluppato nel corso dei secoli una importante propensione verso il design e la realizzazione di una vera e propria comunità di talenti.
Gli oggetti/opere collocati nello spazio espositivo della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto appartengono ad artisti provenienti da diversi paesi, i quali però hanno una comune tendenza ad unire la forma dell’arte con l’idea del progresso tipica della società post-industriale. Spuntano così opere come Dandelion, una lampada da terra realizzata da 31 flute illuminati da LED e somigliante ad un tarassaco che viene mosso dal vento; ma sono soprattutto i materiali utilizzati a dare supporto alle idee che prendono forma attraverso il recupero di componenti altrimenti destinati alla dispersione: Steps, per esempio, è una sedia realizzata in feltro e alluminio, mentre Tulip è un caminetto al bioetanolo utilizzabile senza canna fumaria. Infine, la vera sorpresa della mostra, è Nuclear!, ovvero uno sgabello realizzato per il 70% con riciclo di scorie nucleari e per il restante 30% da resina naturale: la dispersione del materiale radiattivo viene evitato grazie all’involucro di resina che ingloba le scorie, creando così un prodotto riciclabile al 100%.
Da sottolineare anche la mostra fotografica di Fabio Gambina intitolata Il popolo del design, la quale accompagna il percorso espositivo con immagini tratte dal Salone del Mobile di Milano: uomini e donne che inseguono il design. Noi l’abbiamo trovato ad Ascoli Piceno.
Eva Di Tullio
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