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Salviamo i Talenti, Teatro Vittoria, parte I

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Cambio vita

foto_2_spettacoloScritto e interpretato da Simone Perinelli, con la partecipazione di  Aurora Mascheretti e la regia di Roberto Belli, lo spettacolo racconta di un uomo come tanti che, dopo un’attenta (?!?) analisi costi-benefici, decide di cambiare religione e di passare da Gesù a Buddha. Sembrerebbe semplice come cambiare marca di caffè o passare da Tim a Vodafone, se non fosse che…il Dio in questione è più determinato di un operatore di call center a non lasciarsi sfuggire il cliente. E allora via alle chiamate persuasive e ad uno scherzo “ultraterreno” ci cui è vittima l’inconsapevole protagonista. 
Se la trama risultava sulla carta suggestiva e ricca di spunti, non si può dire lo stesso della resa scenica in alcuni casi prolissa negli escamotage narrativi (che noia il telefono che interrompe continuamente la lettura della poesia) e priva di un ritmo tale da interrompere gli sbadigli; anche se bisogna ammettere che in sala c’era chi si divertiva e di gusto. Simone Perinelli è bravo nel suo ruolo di interprete sempre in scena, ma perché la scelta di un secondo personaggio, una spalla, talmente poco presente da poter essere tranquillamente omessa?
Una dialettica fra monologo (il 90% dello spettacolo) e scambio a due (il restante 10%) non risolta. E se il concept sulla carta poteva funzionare è la scrittura a non convincere: tante trovate, ma forse poco convincenti.

Angelo Passero

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