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TEATRO IV_ Tra realtà e finzione

m.angeliTeatro4

m.angeliTeatro4Nei numeri precedenti avete avuto modo di scorgere una mia particolare tendenza a mettere in risalto un legame, un trait d’union o chiamatelo come vi pare, tra le varie compagnie teatrali che si sono esibite sul palco del concorso MArteLive di questa stagione, e anche questa volta vi propongo un comune denominatore per gli artisti in gara: la condizione di chi si trova in uno stato fluttuante tra la realtà e la finzione.

In ordine di apparizione, la compagnia EMC2 in CHROMA (Giovanni di Lonardo, Rafaele Morellato Lampis, Paolo Passeri, Serena Ventrella, Francesca Beatrice Vista) ha presentato agli spettatori la storia di un uomo, Derek Jarman, reso cieco dopo aver contratto l’AIDS, una malattia che sebbene abbia la capacità di appassire la natura umana, in questo caso rende consapevole il nostro personaggio della possibilità di cospargere la vita altrui di sentimenti allocromatici: i colori lo rendono il figlio del caos, dimenticando le incertezze e i limiti imposti dalla malattia.
Il bianco gli ricorda il suo passato, la sua purezza infantile che ben presto si trasformerà in tante pillole bianche costretto ad inghiottire ne presente; il rosso è il colore della passione. “Quando gli altri dormivano nei loro letti, io decollavo per Soho, il quartiere a luci rosse; e poi il grigio di Beckett e Mantegna, il verde delle droghe sintetiche degli anni settanta, il marrone dell’inverno che avanza, il giallo dell’oro, il blu nipponico e il nero del sonno profondo che lo trascina lungo l’eterno addio alla vita reale”. L’illusione dei giochi adolescenziali e quella di una vita dedita ai piaceri si scontra con la triste realtà di una male che produce ombre.

Poi è stata la volta di Teatro Baraba che ha portato in scena una vicenda che difficilmente si trova sui libri di storia, ma che fa riflettere sull’ambiziosa illusione dell’Unità d’Italia con Le drude, ovvero la storia di due donne che partecipano alle azioni di briganti vissuti tra il 1861 e il 1871: i preparativi di un agguato contro le truppe piemontesi fanno da sfondo all’interpretazione delle bravissime attrici (Annamaria Zuccaro,Barbara Umile e Alice Attala), le quali raccontano il m.angeliTeatro12fallimento della loro compagnia. Uniche superstiti, addolorate e rassegnate per la grave sconfitta e per la perdita dei loro compagni, le due protagoniste si interrogano sulla vicenda che rivela il massacro inflitto dei piemontesi a danno di uomini e donne del sud che si sono visti sottrarre i propri beni.

Infine, Carlotta Piraino e Claudia Loddo hanno dilettato gli spettatori con Studio per uno spettacolo divertente sull’anoressia, una coinvolgente e a tratti esilarante storia di una bambina di 11 che racconta la sua triste esperienza con l’anoressia. Parole e musica si mescolano per creare un effetto di contrasto tra luci ed ombre, tra la realtà che sgretola il corpo e la finzione e l’illusione di un futuro ancora lontano.  
Anche questa volta gli attori saliti sul palco sono stati eccellenti esecutori di uno spettacolo che ha divertito e commosso allo stesso tempo gli spettatori. Alla prossima!

Eva Di Tullio

18 maggio, Carlotta Piraino, Claudia Loddo, EMC2, Eva Di Tullio, martelive 2010, martemagazine, teatro, Teatro Baraba

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