Seul: the new era of fashion
[MODA & DESIGN]
SEUL- “C’è crisi”. Così tagliano corto le aziende di fronte ai giovani in cerca di un impiego. Sono loro, o meglio siamo noi che abbiamo pagato il prezzo più alto della recessione, secondo l’Ocse (Organisation for Economic Co-operation and Development ) il 60% della popolazione dei precari è nata dopo il ’74.
Cresce la frustrazione e l’impellente desiderio di fare le valigie e scappare via, lontano, ma dove?
Per chi vuole cimentarsi nella moda, cinema o design forse la risposta in questo momento è Seul.
20 ore di volo ci separano da una realtà all’avanguardia, in fermento, che in quanto a ritmo di vita non ha nulla da inviare alla Grande Mela. Nominata dall’ ICSID (International Council of Societies of Industrial Design) Capitale Mondiale del Design (WDC) 2010 (www.worlddesigncapital.com), quest’anno la città Sud Coreana è stata scelta come location privilegiata di molteplici eventi internazionali, prima fra tutte la Fashion Week svoltasi al SETEC (Seul Trade Exhibition Center) un evento che stupisce per il suo carattere democratico, cosa questa abbastanza atipica nel mondo dell’haute couture; chiunque infatti al costo pari di un biglietto per il cinema ha potuto partecipare alle sfilate. Oltre agli stilisti più affermati, la Seul Fashion Week (http://www.seoulfashionweek.org/main/) ha rappresentato una concreta occasione per i talenti emergenti di farsi conoscere da un pubblico multiculturale, grazie all’evento “Generation next”, ospitato al Kring Art Center, spazio culturale creativo.
Tra i fashion designer che si sono distinti per innovazione ed estro vogue.it menziona Jain Song (http://www.jainsong.org/), definita una pioniera per aver fatto sfilare i suoi capi in uno spazio alternativo (la Galleria F&F) ed aver affermato con vigore le proprie scelte (come l’uso di materiali di origine NON animale).
Manifestazioni come la Fashion Week testimoniano come le istituzioni locali si stiano impegnando in un programma di ripresa economica del paese, puntando su mercati emergenti come la moda o il design, capaci di rendere la Corea Del Sud competitiva a livello internazionale.
Sono sempre più numerose le le maison che negli ultimi anni hanno inaugurato a Seul un punto vendita e nel 2009 la città è stata scelta come scenario per il Prada Transformer (http://www.prada-transformer.com/) edificio temporaneo mobile progettato da Rem Koolhaas e basato sulla forma del tetraedro: quattro facce, una croce, un rettangolo, un cerchio che a seconda delle esigenze ruotano per farsi pareti o soffitti. Il progetto è stato pensato per ospitare eventi speciali, proiezioni cinematografiche, art e fashion exhibition.
Tutti i riflettori sono quindi puntati sulla megalopoli che per essere all’altezza del titolo di World Capital of Design 2010, per la fine dell’anno inaugurerà un edificio il Dongdaemun Design Plaza (http://www.seouldesign.or.kr/eng/), una futuristica città del design progettata dall’architetto anglo-iraniano Zaha Hadid che si propone come anello di congiunzione tra la cultura contemporanea, la storia e la natura della città.
Aspiranti architetti,designer di tutte le fogge che meditate un imminente trasferimento, avete ancora dubbi sulla meta?
Vanessa Scicchitano
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