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Kick- Ass

Alessia_Grassoi
[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiMi sono sempre chiesto perchè nessuno lo avesse fatto prima di me. Voglio dire , tutti questi fumetti, films, spettacoli televisivi…si può anche pensare che qualcuno prima o poi possa indossare un costume. La vita di tutti i giorni è davvero così eccitante? La scuola e il lavoro, sono tanto interessanti da essere solo io l’unico che fantastica? Andiamo! siate onesti con voi stessi. Ad un certo punto della nostra vita, tutti abbiamo desiderato di essere dei supereroi”.

C’è chi da piccolo sogna di essere un’astronauta, un archeologo, semplicemente Wendy di Peter Pan, oppure il classico quanto scontato supereroe. Indossare una maschera è affascinante quanto magico, ed una volta erano perfino gli imbarazzanti Power Rangers (pur sempre in costume) a relegarsi nell’immaginario dei fanciulli. Ma sono state la Dc Comics e la Marvel, ad averci sfornato tutti i più grandi super eroi mai esistiti, riuscendo ad accompagnarci attraverso cartoni animati kick-asspomeridiani e trasposizioni cinematografiche abbastanza epiche. L’unico, probabilmente, ad aver fatto sentire la forza umana priva di super poteri è stato da sempre Batman. Quindi, perchè non poter difendere il genere umano con le proprie forze ed una tuta da sub verde improvvisata a costume?
Probabilmente, in Kick-Ass, diretto dal regista di Stardust Matthew Vaughn, si sarebbe risposto che Bruce Wayne aveva dei dannati accessori che sembravano non esistere proprio  a questo mondo e, in fondo, come dargli torto?

Dave Lizewski (Aaron Johnson) é uno sfigato. Arriva a malapena a due amici, anch’essi degli sfigati;  inoltre non riesce a proferire parola a scuola quando nei paraggi c’é la ragazza che adora: Katie (Lyndsy Fonseca). Oltre a masturbarsi selvaggiamente davanti al computer Dave ha un sogno. Il sogno di poter diventare un super-eroe proprio come i personaggi dei fumetti che ama tanto. Tra un sito porno e l’altro decide di acquistare una muta integrale su ebay ed é qui che inizia la sua nuova carriera da vigilante mascherato. Dave, pur non avendo doti fisiche particolari, né un autentico addestramento alle spalle, si getta nell’occhio del ciclone rimediando costantemente: calci, pugni, bastonate, coltellate e chi più ne ha più ne metta. Finisce all’ospedale più e più volte, ma qualcosa gli impone di continuare a tentare. Un video amatoriale su youtube, in cui difende uno sconosciuto da una banda di lestofanti, gli darà una semi-immediata celebrità. Caso fortuito o segno del destino? Sarà in grado Dave, o per meglio dire “Kick Ass” (questo é il nome che su due piedi il protagonista sceglie per il suo alter-ego), a mantener fede alle aspettative che ora i cittadini hanno nei suoi confronti?

KickAss-01-Aaron-JohnsonLa cultura dei Vigilantes mascherati é viva e pulsante in America fin dagli anni ‘60/’70. In alcuni casi, difatti, la CNN ha dedicato molteplici report a queste bizzarre figure, primo fra tutti il famoso Shadow Hare di Cincinnati. Per approfondire la tematica alla quale sono ispirati i fumetti di Moore o di Millar, della new wave sui super-eroi, esistono dei documentari reperibili sul web (alcuni sono contenuti  speciali del DVD di Watchmen di Snyder).
La pellicola tratta da una serie a fumetti scritta dallo scozzese Mark Millar e disegnata da John Romita Jr., tira fuori tutta la sua ambiguità fin dalle prime immagini. Differenziandosi dalle solite commedie abbastanza scontate, sui teenager che vogliono spacciarsi per super eroi, il film sembra essere ciò che ci vuole per un pubblico ormai smaliziato da tempo.
Di ‘cinefumettoni’ se n’é visti tanti fino ad oggi (il recente Ironman 2 ne é un esempio eclatante), ed i riferimenti allusivi d’origine visiva e di scrittura a quel panorama Blockbusteriano non mancano in Kick Ass. Il risultato potrebbe essere un ibrido tra il primo Spider-Man di Raimi, per la natura ingenua del protagonista, ed il recente Punisher: Warzone di Lexi Alexander, per quanto riguarda le scene gore.
Qui si parla di violenza per nulla minimizzata, scene politicamente scorrette ed una certa ironia kick-ass-picfresca, ma decisamente amara sotto certi punti di vista. Abbiamo a che fare con psicopatici, bambine che amano più un coltello a farfalla che un semplice giocattolo, e sottoposti che si rubano un bazooka per il semplice amore delle armi.

Tuttavia Kick-Ass non può essere davvero relegato a nessun genere particolare, stratificandosi nel suo contenuto e passando, più di una volta, lo scettro da protagonista: si passa da Dave, al criminale Frank D’amico (l’eterno e bravissimo villain Mark Strong), per poi parare sulla vita dell’ex poliziotto Damon Macready (Nicolas Cage) e della figlia vendicativa Mindy, nonché una disturbata e scoppiettante Hit Girl (Chloè Moretz), fino al figlio di D’amico, Red Mist (Christopher Mintz-Plasse).
Il film così, dando l’impressione di avere solo ed un unico protagonista, si dimostra invece di avere una solida base corale, e impressionante resta la prova attoriale di Chloë Moretz che spazia dal ruolo sentimentale alle scene d’azione con armi da lancio, pistole, arti marziali e mosse acrobatiche. Da non crederci.
Ma ciò che non convince appieno su tutto, purtroppo, é il flashback che funge da spiegone riguardo la vita di Big Daddy (Nicholas Cage) e Hit Girl (Chloë Moretz): disegnato a fumetti dalle stesse mani di Big Daddy, l’escamotage appare un pò troppo ridicolo e allusivo alla natura originaria del progetto.
Resta comunque di fatto, che la pellicola di Vaughn, riesce in buona parte a donarci la consapevolezza di un contenuto non propriamente comico, che ci apre gli occhi sulle identità odierne, di persone normali che possono improvvisamente rompere gli schemi, o di chi un tempo difendeva la giustizia ed ora si ritrova con l’ossessione di un unico scopo malsano: squarci di figure moderne, lasciate fluire all’interno di un contesto bizzarro quanto fumettistico, decisamente surreale su molti punti di vista.
E’ un pò difficile, quindi, inquadrare un target ben preciso per quanto riguarda questo film. Sembra un progetto indirizzato ai soli teenager o al limite individui in fase post-adolescenziale ed è per questo probabilmente, che la pellicola non ha ancora una sua uscita Italiana, ne tanto meno una futura data precisa, seppur in America si stia già pensando ad un Sequel.
Ci si aspetta di più dall’ultimo lavoro di Edgar Wright: Scott Pilgrim VS The World. Infondo, a tutti piacciono i Blockbusters d’autore, o no?!

Alessia Grasso & Luca Vecchi

Alessia Grasso, cinema, Kick- Ass, Luca Vecchi, martelive, martemagazine, Matthew Vaughn, rubrica cinemacittà

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