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Cantautorato moderno: Otto ohm + 2Pigeons + Piji + Nedry

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fabio.ventrone-piji-IMG_4164Ancora arte, ancora live. Ancora MArteLive.
Lo scorso 25 maggio il palco dell’Alpheus ha ospitato un altro grande evento musicale fatto di autorialità e sperimentazione: questi i binari entro cui si è mossa una serata attesissima e molto partecipata, con Piji, Nedry, 2Pigeons e, come headliner, Otto ohm.

Ad aprire la serata, Piji, pluripremiato cantautore romano che si muove tra tango e jazz con una grande cura per i testi e la “messa in scena” delle canzoni.
Piji ha presentato alcuni brani tratti dal suo primo Ep da solista Lentopede, Ep che ha alla base una singolare filosofia della lentezza, nel nostro mondo superveloce e superefficiente: il risultato è uno spettacolo divertente e scanzonato che attira la curiosità dei presenti.

Poi è il momento della sperimentazione sonora e vocale dei 2Pigeons. Un duo, che in realtà è una band, che ha riempito l’Alpheus con le sue suggestioni comunicative. Perché l’elettronica dei fabio.ventrone-2pigeons2Pigeons arriva e si sente.
Si apre con “Beast and Time” (dall’omonimo lavoro autoprodotto del 2008), e siamo subito proiettati in quel viaggio spaziale e musicale attraverso i suoni sintetici di Kole Laca e l’eclettica voce di Chiara Castello.
I 2Pigeons presentano anche brani da Land, uscito a gennaio per La Fabbrica: “The River” e “Biko” ci portano in quel “posto strafico” del testo. Dove ci perdiamo.

Attesissimi, poi, salgono sul palco gli Otto ohm. La sala è strapiena e l’entusiasmo davvero palpabile: impressione confermata dalle voci del pubblico che sovrastano quella di Andrea Vincenzo Leuzzi quasi dall’inizio alla fine della performance. La band romana è in tour per presentare il suo ultimo album, Combo.
Ma non solo. Gli Otto, infatti – perché sono otto per davvero –, sono attivi dal 1997 e possono contare su un repertorio abbastanza vasto nel quale spaziano per la gioia del pubblico presente.
Ecco allora susseguirsi il ritornello accattivante di “Telecomando”, dal primo lavoro omonimo del 2000 e “Christina non lo sa”, da Pseudostereo, album del 2003.
Si continua in levare, con l’estiva e famosissima “Crepuscolaria” (Ottohom, 2000) che li ha portati alla fama che ancora oggi conservano.
giovanni.buonomo-ottoohm-8042È il momento del romanticismo: “Come parlo di te” (Combo, 2009) unisce tutti i presenti in una riflessione sull’amore, forza potente che cambia vite, in ogni senso. Ancora romanticismo con “Domani” (Naif, 2005) e la sua delicata ed emotiva proposta di matrimonio.
Ritorniamo a ballare con “La vita e quel che ci fai” (Naif, 2005) e poi di nuovo alle “Strade inquiete” del cuore (ancora da Naif) sulle quali si chiude il concerto.
Richiamati a gran voce dai presenti, gli Otto ohm ritornano subito in scena per chiudere con “Amore al terzo piano” (Otto ohm, 2000) e “Oro nero” (Pseudostereo, 2003).
Il pubblico si ritira soddisfatto, dopo quasi due ore di musica, parole e atmosfere continuamente in bilico tra ritmo e malinconia.

A chiudere la serata torna la sperimentazione con Nedry, progetto musicale d’oltremanica che sta mietendo successi in tutta Europa. Approdato finalmente anche in Italia grazie al MArteLive, il trio presenta il suo recentissimo lavoro (è uscito circa un mese fa) Condor, a cavallo tra elettronica e indie.
Insomma piatto ricco, ancora una volta: a conferma che il MArtePalco ha sempre una marcia in più.

Chiara Macchiarulo

25 maggio, 2Pigeons, Chiara Macchiarulo, martelive 2010, martemagazine, musica, Nedry, Otto ohm, Piji

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