18 maggio: la grande famiglia dei MArteLivers
Si prosegue con il vento in poppa in quel del MArteLive. Siamo quasi alla finalissima di questo 2010, stanchezza e tenacia vanno di pari passo e anche ieri sera lo Spettacolo Totale ha fatto da vetrina per molti artisti della scena capitolina e non solo.
L’aria è familiare, l’iter all’ingresso è lo stesso, accrediti, liste, timbri suggellati sul palmo della mano, e subito i primi saluti sulle scalinate, via vai di artisti intenti nella preparazione, nel trucco, ultimi ritocchi prima dell’esibizione…adrenalina ed emozione allo stato puro. Ci piace respirare tutto ciò, un modo per entrare facilmente nel vivo, nella piacevole sensazione di far parte di una grande famiglia, una famiglia composta di tante particelle artistiche.
Lo stupore trasmesso attraverso il live, lo si comprende osservando le persone discorrere in compagnia mentre, in un angolo del piazzale dell’Alpheus una scultrice in concorso dà forma a corpi e volti che lasciano incantati tutti. E magari, dalla parte opposta, contemporaneamente, graffiti pieni di energia colorano un muro virtuale fatto di Domopak , mentre di fronte giocolieri intrattengono il pubblico affascinato da variegate isole artistiche che riempiono il locale.
Fotografi professionisti e non, affollano di flash ogni sala dell’Alpheus immortalando così uno dei mille volti dell’arte.
Ieri sera, forse più delle altre, l’impressione era di essere ad una tipica serata MArteLive, una di quelle serate tradizionali per intenderci, non solo giovani incuriositi dal Festival multiartistico in corso a Roma, non solo i fans della band ospite (ieri sera è stata la volta dei Tetes de Bois hanno presentato in anteprima i brani del nuovo album GoodBike), bensì i “MarteLive’s”, gli appassionati per intenderci, i cultori dell’arte, coloro che aspettano ogni anno questo evento per apprezzare un Live a 360 gradi che in un’unica serata offre la bellezza, la spontaneità, la novità di sedici sezioni artistiche. Immaginiamo che in tanti anni siano passati da queste parti decine e decine di artisti, sia come protagonisti che come semplici spettatori, ma tutti con lo stesso spirito e la stessa volontà di sentirsi accomunati da uno stato di appartenenza, quello di cittadino del pianeta MArteLive.
Tutto ciò ci fa sorridere e mette inevitabilmente di buon umore e quando poi a metà serata un Andrea Rivera, ospite della sezione Teatro della quarta serata esplica tutta la sua ironia irriverente, non ci stupisce che il cantastorie romano, rappresentante di uno spaccato della nostra società, dei nostri vizi, della politica, delle nostre speranze scelga di nuovo questo palco per incontrare il suo pubblico.
E mentre i sound si accavallano tra la sala emergenti e la sala grande dei concerti, passando tra le creazioni della sezione “Moda&Riciclo”, dopo aver osservato gli scatti in concorso della sezione “Fotografia”, proseguendo in quella della sala “Pittura”, è facile e spontaneo sentirsi a casa propria, tutto in un grande spazio, in un legame che è esente da ogni forma di convenzionalismo, ma con il semplice intento di poterlo esplicare nel pieno della libertà e della creatività.
Ilenia Polsinelli