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Piovono Polpette, regia di P. Lord e C. Miller

piovono_polpette

piovono_polpetteCINEMA- Flint Lockwood é un bambino intraprendente che si preoccupa, fin dalla tenera infanzia, di risolvere i piccoli grattacapi della sua giovane comunità. Difatti, come sua prima invenzione, si ritrova a somministrare alla classe delle bislacche scarpe spray senza lacci. Che però poi non sa togliere.

Tra i suoi eroi non si annoverano stelle dello sport, o divi Hollywoodiani, ma famosi scienziati come Tesla, Einstein, Marconi e tanti altri.
Gli anni passano, ma Flint riesce ad inventare solo bizzarrìe dagli strani effetti collaterali che, il più delle volte, finiscono per nuocere al prossimo, infastidire il forzuto (e mai soggetto alla forza di gravità) agente di polizia dell’isola, o che, più semplicemente, deludono l’animo paterno.piovono_polpette2
Arriva il giorno, però, in cui Flint, tra un pasticcio e l’altro, finisca per inventare una strana macchina capace di generare (su richiesta telematica) ogni forma di cibaria esistente al mondo.
La città diventa così, per merito di Flint, un’attrazione mondiale e calamita palati da ogni parte del mondo, riscuotendo di conseguenza anche molto successo come scienziato: il sogno di Flint. Ma tutto questo, ovviamente, esclude purtroppo la stima di papà. Quella sembra rimanere costantemente (ed inspiegabilmente) aliena per tutta la durata del film. Guai da disaster-movie però sono ormai dietro l’angolo.
Riuscirà Flint a non distruggere il mondo a causa della sua stessa invenzione che non ne vuol sapere di smettere di bombardare le capitali del mondo a colpi di polpette giganti? Un finale da guerre stellari!

La mano registica e quella adibita alla scrittura non sembrano essere, tutto sommato, niente male.
Il film ha rispettivamente un percorso: lineare, simpatico e drammaticamente efficace, poiché assai rodato sulla celebre fiaba bestseller Cloudy with a Chance of Meatballs (ovvero Nuvoloso con possibili precipitazioni di polpette), scritta da Judi Barrett e illustrata dal marito Ron Barrett piovono_polpette3(con uno stile di rappresentazione assai diverso e più classicheggiante rispetto al film). Nella trasposizione filmica, difatti, sembra che la Sony abbia voluto emulare un pò troppo i concept de Gli incredilili, uno degli innumerevoli successi della Pixar.
Sostanzialmente, il film in questione, ha due pecche: se Hitchcock asseriva che nella costruzione drammatica di una pellicola l’antagonista debba necessariamente essere costituito da un personaggio ben caratterizzato psicologicamente ed efficace, allora, nei film d’animazione, prodotti indirizzati perlopiù ad un pubblico infantile, se ne avverte inesorabilmente la mancanza.
L’altra pecca é costituita dal fatto che Piovono Polpette non sia necessariamente finalizzato alla visione 3D.
Il mio consiglio é di diffidare assai più volentieri dai film in computer graphic che hanno alle spalle una duplice distribuzione: 3D ed ordinaria. Questo poiché, nella maggior parte dei casi, c’é da rimanerne delusi. O per lo meno interdetti.

Luca Vecchi

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