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Voci dal basso

Vocidalbasso1
[TEATRO]

Vocidalbasso1ROMA- Passionalità, seduzione,sensazioni, desideri e percezioni che si scontrano con la razionalità, con la paura, con i timori e i dubbi che invadono un uomo e una donna che un giorno qualunque s’ incontrano per caso. Un incontro-scontro che un attimo dopo diviene un invito a un bar per accorciare le distanze.

E dopo l’iniziale diffidenza tra i due, specie della giovane donna, che vorrebbe lasciarsi andare al proprio istinto dal primo istante, questo incontro diviene un appuntamento frequente. Pervasi dalle emozioni, ma accecati dai fanali spesso abbaglianti della realtà, dai luoghi comuni, l’istinto dei due giovani che vorrebbe prendere il sopravvento viene ostacolato, intralciato nel suo percorso Vocidalbasso2naturale, da remore, indugi e incertezze; preoccupati di vedere l’oasi nel deserto che invece non c’è, cercano nubi volontariamente per dissiparle un attimo dopo.
Queste due identità, prescindendo dai loro corpi che rappresentano solo la superficie, sono attratte l’una dall’altra, calamitate. E questa forza irresistibile spinge i due a pensarsi, a cercarsi.
Due anime che si sono “ riconosciute” a pelle senza volerlo, nè cercarlo; e seguendo il loro fiuto, che continua ad imporsi sulle loro razionalità proseguono gli incontri, ma con lo sguardo spesso rivolto allo “specchio retrovisore, con uno spioncino d’allarme in standby pronto a suonare.
Ed è qui che si entra nelle viscere di questo spettacolo e nell’intimità dei due personaggi, interpretati da Mirella Martinelli e Alberto Hoiss, che danno voce al pathos più acuto che vivono i due.
Pensieri paralleli, paure che se pur profonde gridano ad alta voce esplicitandosi, perché irruenti e incontenibili nelle loro anime, prendendo forma nei gesti e nei corpi.
Vocidalbasso3E lo scorrere del tempo, reso teatralmente chiaro, come nella scena di un film, evidenzia comunque la loro voglia e il desiderio di trovare un punto d’ incontro, e infatti…Ma poi? Non finisce qui.

E tra la quotidianità, gli equilibri delicati e le proprie esigenze, lo spettacolo,  – tenutosi lo scorso 29 novembre al Teatro allo Scalo, (S.Lorenzo)-  intitolato Voci dal Basso, con Girolamo Agnello autore e regista, si arricchisce.
Questa performance, specchio dei rapporti interpersonali tra un uomo e una donna, ne rappresenta al meglio le dinamiche, evidenziate anche grazie alla presenza rilevante e incisiva dei musicisti, Javier Salnisky con il bandoneon e Valentina D’Accardi alla chitarra. Le voci si fondono e si confondono con le note musicali, attribuendo a queste quell’aura di fascino che le spetta, attraverso quei suoni che profumano di tradizione siciliana avvertita dalle espressioni dialettali che trasmettono la percezione del calore e radici profonde.

In scena fino al 6 dicembre, suggerirei di non perderlo…

Maria Logroio
(foto di Debora Muraro)

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