Quando gli uomini odiano le donne
[L’ILLETTERATA]
Credo di essermi già espressa riguardo quelli che io chiamo i “fenomeni letterari di massa”: spesso rifuggo queste osannazioni a volte plateali di prodotti editoriali, che diventano oggetto di culto di massa. Non so la sensazione è che divengano un prodotto di consumo, che non abbia dall’altra parte un reale fondamento critico.
Ma la mia curiosità innata poi ha sempre la meglio, quindi finisco anche io per cedere alla tentazione di capire perché, magari un libro ha un successo così dirompente da battere tutti gli altri in circolazione.
E’ sicuramente per questo che ho aspettato così tanto prima di darmi alla lettura dell’ormai celebre Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson.
Non me ne sono pentita, quel che ho avuto sotto gli occhi è stato davvero un buon romanzo di genere, che non ha lesinato sui colpi di scena, e che vanta un buon linguaggio, pur rimanendo nella sfera del “popolare”.
Due parole sull’autore, morto improvvisamente nel 2004 a soli 50 anni: giornalista, esperto di organizzazioni di estrema destra, è stato anche consulente di Scotland Yard. Da queste sue esperienze pregresse nasce la Trilogia Millenium di cui Uomini che odiano le donne è il primo episodio (gli altri sono La ragazza che giocava con il fuoco, e La regina dei castelli di carta, ma di questo avremo modo di parlare prossimamente).
Il romanzo è la storia di Mikael Blomkvist, giornalista economico di successo che guida la rivista Millenium, che per una serie di eventi verrà ingaggiato dal Capostipite della famosa famiglia Vanger per fare luce sulla scomparsa di sua nipote Harriet, avvenuta molti anni prima. Sulle coste del Mar Baltico, con l’aiuto di Lisbeth Salander, abile hacker, Blomkvist scava nella storia dei Vanger fino ad arrivare a scoprire cose davvero inquietanti e terribili che lo porteranno anche ad un passo dalla morte.
Un giallo che all’azione combina anche una storia tragicamente umana ed attuale non è proprio cosa di tutti i giorni, in un’epoca come la nostra in cui pare che il genere poliziesco sia tutto rivolto alla risoluzione di enigmi del passato remoto. Larsson accompagna il lettore dalla prima pagina fino all’ultima, prendendolo per mano e guidandolo in una trama intricata e complicata, piena di personaggi e di scoperte, emozionando, tenendoci inchiodati alle parole scritte e alle pagine che, inesorabilmente, si finisce per divorare.
E’ stato definito un “caso editoriale”, motivo per cui, poi, si è scelto anche di farne un film, potremmo aggiungere inoltre che è un romanzo ingegnoso, scritto bene da un autore che dissemina pagina per pagina e con arte le regole basilari di un poliziesco di successo.
Sicuramente da leggere, ma saprò dirne di più a trilogia completata: la curiosità è davvero una brutta bestia…
Stieg Larsson, Uomini che odiano le donne, Marsilio, pag. 676, € 18.00
Eva Kent (evakent.74@gmail.com)
Eva Kent, martelive, martemagazine, Rubrica L'illetterata, Stieg Larsson, Uomni che odiano le donne