Skip to main content

I Maestri che rendono grande la birra (e il fumetto)

diegociorra
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraCon il camper già in moto che mi aspettava e la valigia già piena che andava solo chiusa, non ho resistito alla tentazione  dell’ultimo secondo di infilare nel bagaglio una lettura da viaggio. Uno sguardo fugace alla libreria e non ci sono stati dubbi su quale fosse la rilettura più adatta all’occasione.

Dopotutto stavo per raggiungere Monaco per il mio primo Oktober Fest, e non potevo sceglieremaestri_dellorzo altro per accompagnarmi de I Maestri dell’orzo, mirabile saga a fumetti di Jean Van Hamme e Francis Vallès, che possiedo nell’economica ancorché completa versione edita da Repubblica nella collana dei Classici del fumetto oro.
I più preparati potrebbero obiettare che mentre mi accingevo a partire per la Bavaria, il racconto in questione è invece ambientato nelle Ardenne del Belgio, ma per uno scarso conoscitore di birre come me, che non saprebbe mai distinguere una birra di grano tedesca, la weizen bier, da una birra trappista prodotta in un’abbazia belga, questo fumetto rappresenta il testo massimo a cui attingere per ampliare la propria conoscenza dell’argomento.
Mentre i paesaggi italiani mi scorrevano davanti in una graduale staffetta con le vallate alpine dell’Austria e lo sconfinato verde della Foresta nera, contemporaneamente potevo ammirare il panorama disegnato della Valle di Dorp che lentamente si tramutava dal borgo contadino del 1854 in un complesso urbano fatto di case di cemento e grandi viali. Insieme alla birra infatti, il tempo è il grande protagonista de I Maestri dell’orzo e rappresenta un caso sui generis nel panorama a fumetti, anche per uno estremamente vario come quello della Bande Dessineè, il fumetto francofono. E’ un racconto generazionale  che in un susseguirsi di  serrati capitoli  narra le vicende di un’intera dinastia, gli Steenfort, e della loro attività di birrai, a cominciare dalla seconda metà del XIX secolo quando nasce la tenace passione dei capostipiti Charles ed Adrianne, per concludersi negli anni ’90 con gli eredi dei loro figli e dei loro nipoti.

Mi vengono in mente pochissimi altri esempi di avventure a fumetti che presentino uno “sviluppo genealogico” similare, forse soltanto i racconti dei Paperi di Carl Barks, e Le bizzarre avventure di JoJo, il manga d’azione di Hirohiko Araki che propone in ogni serie come protagonista un membro della stessa famiglia di personaggi. Il racconto di Van Hamme però, non me ne vogliano gli altri, ha qualcosa di più, che rende la scelta di concentrarsi sull’epopea di una dinastia non un semplice artificio narrativo ma la chiave di volta su cui si regge uno vero e proprio spaccato della storia nazionale belga: fosse un romanzo e non un fumetto I Maestri avrebbe di sicuro lo stesso peso nel mondo della letteratura che hanno avuto altre grandi saghe familiari, come i Buddenbrook di Thomas Mann o I Malavoglia di Giovanni Verga. E conoscendo il rispetto che nutrono in quella zona d’Europa per i fumetti, non mi stupirei se fosse davvero così.

i_maestri_dellorzoGiunto a Monaco e già totalmente immerso nella confusionaria realtà della festa, mentre meditavo deluso su come i veri festeggiamenti siano in fondo preclusi alla maggioranza dei visitatori, ridotti a girovagare tra gli stand per ingozzarsi di wurstel e birra come in un qualsiasi luna park teutonico, ripensavo a come in parallelo la birra sia il motore che tutto muove nelle trame imbastite da Van Hamme. L’oro biondo degli Steenfort e il segreto della sua fermentazione si rivelano il tesoro concupito dai personaggi del racconto, e ciò che li spinge a scandalose relazioni, matrimoni di convenienza, tradimenti tra consanguinei, lotte contro gli invasori nazisti durante la guerra e contro gli invasori americani ai tempi della acquisizioni in Borsa, sullo sfondo di un Belgio che si trasforma e travolge con la modernità anche gli eroi della storia.
Sono di nuovo in camper, di ritorno in Italia, e rileggo le ultime pagine del volume dove la fiction del fumetto cortocirtuita con la realtà: il destino degli Steenfort diventa uno sceneggiato televisivo che ne ripercorrerà alti e bassi, un finale non casuale dato che l’idea originaria dell’autore era destinata ad essere la sceneggiatura di un serial televisivo, che venne poi bloccato dalla TV belga. E pensare che impazziamo da anni dietro un’isola misteriosa, ma avremmo potuto farlo per la fermentazione del luppolo!
Restano comunque disponibili i 7 volumi de I maestri dell’orzo, pubblicati dall’Eura Editoriale nella collana Euromaster Tuttocolore, per chi  fosse determinato ad appassionarsi per i drammi familiari degli Steenfort e i segreti della mitica birra di Dorp.

Diego Ciorra

Birra, Diego Ciorra, Fumetti, I maestri dell'orzo, Le bizzarre avventure di JoJo, martelive, martemagazine, Oktober Fest, rubrica streap tease: fumetti messi a nudo

Lascia un commento