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Ex: Canzoni della penombra? Dimmi di sì…

Gli_Ex
[MUSICA]

Gli_ExROMA- Una vera entrata da “duri” quella degli Ex. Scendono dalla scala, cocktail in mano, attraversano la sala e eccoli lì sul palco a schioccare le dita. Nonostante un orario in cartellone alquanto improbabile, intorno alle 22, comincia la presentazione di Canzoni della penombra, l’album d’esordio de gli Ex.

Imprevedibilmente seri e composti, ma in fondo, citandoli, “da un ex puoi aspettarti di tutto”. E quindi è con una flemmatica chitarra che si presentano al pubblico. Si parte, manco a farlo apposta, con “Noi duri”.
Il mood degli Ex è un po’ camaleontico: a tratti ironico, a volte noir, ma spesso amaro. Nei testi sembrano non volersi prendere troppo sul serio, ma sul palco sembra proprio che non si scherzi affatto. Ed è così che riescono a creare un certo ambiente ricercato e sofisticato.
Ed è a quel punto che ho cominciato a chiedermi cosa intendessero dire effettivamente con quella “pratica stradaiola della musica” che si attribuiscono. La domanda non ha trovato una risposta, ma di punti ne hanno guadagnati.

Un po’ Capossela un po’ Battiato, la voce di Frei Rossi è calda, pulita, profonda. Sorprende il 3particolarissimo tub bass sfoggiato da Valerio Corzani che, tra una patchanka di lingue e umori, rende questa prima uscita ufficiale degli Ex un concentrato di folk di classe. Non mancano momenti languidi o brillanti che lasciano nell’aria intuizioni jazzistiche. Ma la qualità artistica certo non manca ad un gruppo come il loro, musicisti già forgiati dalle rilevanti esperienze che ognuno ha già fatto con altri gruppi.

Le canzoni della penombra è uno di quegli album da ascoltare con tranquillità, muovendo appena testa e piede. In modo calmo e rilassato, come la loro presentazione: una brevissima introduzione tra un pezzo e l’altro. Poi ascolti la tecnica. Precisa. La ritmica mantiene sempre il serrato di un quasi reggae acustico. In “Scorribande” resta impossibile non apprezzare l’eccentrica elettricità di corde (Massimiliano Amadori)  troppo strette dalle catene di un placido swing. Ci si diverte con “Signor Penombra” tra la spensieratezza delle percussioni (Fabio Paglierani) e suoni concentrici, quasi gitani.
Coraggiosa la scelta di proporre due cover, “Le vent nous portera” dei Noir Désir, riadattata da un andamento ossessivo, frizzante, aggressivo, e “Sweet Dreams”, versione mansoniana, che forse potevano evitare, ma che gli perdoniamo giusto perché ci rivela la parte più rude e sporca di Frei, che altrimenti difficilmente sarebbe uscita fuori.
Galeotta fu l’Ucraina e la vodka, ci spiegano, per l’agrodolce “Ya Soldat”, malinconica e sincopata. Un respiro di terre fredde e lontane per una traccia che è riuscita ad incuriosire e soddisfare non pochi ascoltatori, e che sembra lasciarci in bocca un po’ di quel alcohol dei Gogol Bordello. Una multietnicità che fa davvero bene, soprattutto nella musica.
L’ultima parte del concerto perde un po’ di grinta, le canzoni sono meno trascinanti delle prime, ma non per questo è priva di qualche buon sbalzo vintage, come quell’irresistibile stoner di tutte le corde presenti sul palco.

1Il lavoro di questi musicisti romagnoli, prodotto dalla Interno 4 Records, sarà disponibile a fine novembre. Nel frattempo, il 12 novembre saranno presenti tra i nuovi nomi – come ospiti –  al prestigioso Premio Tenco. Condivideranno, così, lo stesso palco dei romani Mannarino e Piji, ma anche degli Yo Yo Mundi, Morgan, Pagani, Battiato, Capossela…
Usciamo dal Dimmi di sì. Si è sentita la mancanza dell’ospite, la violinista H.E.R., assente per un imprevisto. Con il cd esce anche un libro scritto dal Corzani giornalista – illustrato dal pittore e scrittore Pablo Echaurren – di cui però si è fatto appena un accenno. Staremo a vedere… Con ottimismo.

Gli Ex sono:

Frei Rossi (già con Frei Castigo), voce e alla chitarra acustica
Massimiliano Amadori (Mazapegul, Daunbailò, Vip200, Jang Senato), chitarra elettrica
Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Daunbailò, Corzani Airlines), basso tinozza e basso semiacustico
Fabio Paglierani (Mazapegul, Cafè Sport Orchestra), batteria e percussioni

My space: www.myspace.com/gliexmusic

Emiliana Pistillo

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